MODITAL

[rivarossi76]

Salve, qualcuno sa qualcosa in piu' su questi tre edifici?
Apparentemente sembrano Modital, ma non sono di certo nei cataloghi Rivarossi..forse la Modital ha anche operato indipendentemente?
Grazie per il vostro gentile aiuto, david

[rivarossi76]

Ah, un'informazione supplementare: sulla base c'e' una sigla stampata che penso sia di un negozio di modellismo degli anni che furono: "2N - Via Roma, 4 - Livorno".
Qualcuno conosce qualcosa anche a proposito di questo negozio, o forse rivenditore..?

david

[Giorgio]

Non so riponderti,
Modital è una ditta misteriosa, di cui non conosco cataloghi, pubblicità o altro e non so neppure dove avesse sede.
Però i modelli per Rivarossi avevano sul fondo la doppia marcatura RR e Modital, come puoi vedere qua http://www.rivarossi-memory.it/Edifici/ ... mpagna.htm
Presumo che se fosse Modital almeno il proprio marchio l'avrebbe.
Ciao
Giorgio

[rivarossi76]

Ciao Giorgio, grazie per la risposta..purtroppo sono stati staccati da un plastico, e come puoi capire eventuali targhette sono scomparse..si vede soltanto un timbro con l'indicazione "2N-Via Roma 4- Livorno" e un prezzo (£ 1.650)

Ma che siano Modital mi pare certo, e non solo perché me l'ha detto il venditore, ma per alcune considerazioni:

1- Come scritto su Rivarossi Memory la Modital era una ditta artigiana di Como (ed e' anche per questa vicinanza geografica che la Rivarossi si appoggiò ad essa) e la stazione e' indicata come quella di Como, anche se di fantasia.

2- Nota che le tecniche costruttive e i dettagli degli edifici sono identici agli edifici Rivarossi Modital esposti sul sito. Guarda le porte o le finestre dello scalo merci qui sopra e le stesse dello scalo merci piccolo Modital. Confronta le porte della stazione con quelle della stazione di Cecina. Confronta i tetti, la decorazione dei muri e tanti altri dettagli della stazione con gli stessi della stazione di Empoli e di Formia. Confronta anche la palizzata del posto di blocco con le palizzate negli edifici Modital, e si potrebbe continuare. Da tutto ciò si capisce che la produzione e' la stessa.

A mio parere, forse questi edifici non furono accettati dalla Rivarossi e probabilmente la Modital li vendette a qualche grossista o negozio di modellismo. Sarebbe interessante capire se sono dei prototipi o se ne esistono altri in giro per il mondo. Ecco perché spero che qualcuno dei "guru" del forum ci aiuti a scoprire qualche altro dettaglio.

In più, architettonicamente parlando, tutti i tre modelli presentano un design più complesso dei classici edifici Rivarossi Modital: osserva le rotondità delle forme della stazione, o la vetrata del posto di blocco, oppure ancora le forme arcuate di alcuni muri esterni dello scalo merci.

Che ne pensate?

[rivarossi76]

Ecco qualche altra immagine dei tre edifici..penso che l'origine Modital sia pressocche' certa..ma dopo..?

[massimo.ciarapica]

Chiare ed esaurienti le ossevazioni ed i collegamenti dell'amico David,
personalmente anch'io ritengo che sia materiale Modital pur non essendoci il doppio marchio (RR-Modital o solo RR) ma lasciando, per cautela, un piccolo margine di incertezza. Inizialmente avrei datato gli edifici verso la fine degli anni '40 ma la presenza delle porte in plastica RR (ma non il tetto) li pone giustamente, se pur in un periodo di transizione, nei primi anni '50.
Manca il doppio marchio o RR sulla base che staccando il fabbricato dalla sede precedente, avrebbe lasciato comunque dei frammenti, come quelli visibili della targhetta di carta probabilmente con nuovo prezzo posizionata sopra quello iniziale.
I marchi quindi, doppi o singoli, non ci sono mai stati e rimane valida l'altra osservazione di David riguardo ad una produzione Modital non considerata da Rivarossi o prodotta per negozianti e grossisti (forse Modital aveva un rapporto in esclusiva con RR)

qualche altro membro del Gruppo può aggiungere, oltre a Giorgio, altri commenti, considerazioni, pareri ?

Antonello
Gianni
Luciano
Massimo (qualche ricordo visivo su immagini datate di un plastico)
Oliviero
Pietro

coraggio

[rivarossi76]

Grazie Massimo per il contributo..in effetti, queste erano le foto del venditore, e quando ho potuto finalmente toccare con mano questi edifici ho avuto la conferma che non c'e' traccia del simbolo Modital, ma solo "2N" peraltro anche su un lato del posto di blocco..ma al tempo stesso le analogie con la produzione Modital sono troppe per esser solo un caso.

Al momento sono propenso a credere che la Modital (o magari anche solo qualche suo impiegato) abbia prodotto in modo anonimo questi elementi per questo negozio di modellismo di Livorno, perche' penso che doveva essere un negozio -via Roma, 4-

Ho pure provato a cercare su internet, ma a quest'indirizzo non corrisponde piu' nulla di riferibile al modellismo..la 2N potrebbe esser stata anche una piccola impresa di fermodellismo che si appoggiava ad altri per certi prodotti..quello che pero' ho anche notato, soprattutto nella stazione, e' un grado di precisione e di dettaglio impressionante: immagina che anche l'interno dell'edificio e' pieno di particolari come insegne, cancelli e decorazioni..e solo se prendi in mano la stazione e la illumini riesci a malapena a sbirciare all'interno e a notarli.

Poi e' da rimarcare la differenza tra il posto di blocco e la stazione da una parte e lo scalo merci dall'altra: i primi hanno la base in cartone pressato, la seconda in legno massiccio.

Ad ogni modo, data l'omogeneita' dei colori dei tre elementi mi pare abbastanza scontato che facessero parte di una singola serie..e peraltro anche da un punto di vista architettonico son molto interessanti, perche' soprattutto la stazione e il posto di blocco sono in puro stile razionalista (grazie Massimo per avermelo fatto notare) lo stile italiano proprio degli anni 30/40, con volumi possenti, con vetrate che incorporano gli spigoli delle costruzioni e con ambiento dai muri circolari od ovali. E se si fa attenzione, anche la produzione Modiatal per Rivarossi presenta tre edifici, a mio parere, di chiara impronta razionalista: la stazione grande S041 e quella media 039, ma soprattutto il posto di blocco grande S022, tutti prodotti tra il 1947 e il 1958, quindi coevi dei tre elementi in questione.

C'e' qualche fermodellista di Livorno all'ascolto? O qualcuno che abbia un'intuizione? Non vorrei che questi tre edicici restassero per sempre 2N, nel senso di NN = figli di nessuno :)

david

[berto75]

Complimenti vivissimi David, questi 3 edifici (qualunque sia la loro origine ) sono delle vere OPERE D'ARTE degne di un museo[lupe.gif] !!!
Condivido pienamente le tue osservazioni e quelle dell'amico Massimo Ciarapica, certamente sono edifici contemporanei alla BEN nota produzione RR- Modital di metà anni 50 e molto probabilmente di derivazione Modital.
Non saprei aggiungere altro a quello che già avete esaurientemente detto ed evidenziato, forse però una speranza di trovare qualche riscontro potrebbe venire dalla consultazione di vecchie riviste di modellismo dell'epoca (per chi ha la fortuna di averle) o anche delle riviste H0 Rivarossi per vedere se tale indirizzo corrisponde a qualche negozio di modellismo dell'epoca , (infatti i negozi di modellismo si facevano quasi sempre pubblicità su tali riviste evidenziando il loro indirizzo ) e può darsi che nelle foto dei plastici che i lettori inviavano alla Rivista H0 Rivarossi salti fuori qualche altro riscontro visivo .
Ovviamente la cosa richiede tempo e pazienza e nessuna certezza di trovare dei riscontri ma è pur sempre una possibilità che val la pena tentare .
Comunque una cosa è certa ,sono pezzi rarissimi italiani d'epoca !!
In bocca al lupo e buona domenica a tutti Berto75

[GianPiero]

Spero di non dire ovvietà , data l'ora, ma è tale la curiosità che ho fatto una ricerca sul web e da google map risulta che oggi all'indirizzo di via Roma 4 a Livorno c'è un negozio di tabacchi.Qualche amico livornese , dunque, potrebbe ricordare se , effettivamente, in altri anni lá vi fosse un negozio di modellismo o simili....

[Giorgio]

Mi scive l'amico Marco Claudio

Modital: Io sono di Livorno ed in effetti ricordo che a Livorno all'inizio di via Roma angolo piazza Attias (la stessa dove di fronte c'era uno dei negozi "La Comba" di elettricità, specializzato in Rivarossi), all'inizio di via Roma, dicevo, fine anni 50 inizio anni 60 c'era un piccolo negozio di un riparatore di biciclette, che nella vetrina teneva degli edifici della Modital ed altri che il "meccanico ciclista" evidentemente appassionato di trenini, costruiva in proprio e con quelli arrotondava le misere entrate da cilcista. Erano edifici approssimativi, con la base in Masonite, le ringhiere dei balconi fatte con strisce di rete di metallo tagliata all'uopo, le pareti in cartoncino e finestre e porte riportate in plastica di provenienza Monital o Rivarossi. Sotto la base di Masonite c'era un buco di 20 mm di diametro in cui a richiesta il "ciclista modellista" montava una lampadina da 3 candele a 160 Volt (la tensione di allora prima del 220 Volt) su un portalampade di quelli con due piedini a vite, senza alcuna protezione elettrica. Gli edifici erano pitturati con vernice opaca da pareti ed i tetti erano pure in Masonite montata alla rovescia che con quella superficie rugosa imitava le tegole. Da qualche parte forse ho un paio di quegli edifici, ricordo uno era la stazione di Arona, completamente di fantasia.
Il ciclista chiuse la sua attività verso il 1964 ed aprì per uno due anni un negozietto di modellismo nelle vicinanze, una traversa di piazza Magenta (chiamata dai livornesi Piazza della Vittoria) oved teneva un po di quegli edifici, un po di buste della CO-MA e qualche treno Rivarossi, Conti e Favero, ma durò poco.
Forse all'inizio lo favorì la presenza del negozio La Comba col Rivarossi, poi forse lo stesso ne decretò la fine, troppo vicino e più noto ai più.
Ecco questo è quanto ricordo. Non credo che quel "ciclista" fosse il detentore del marchio Modital, però, non so che nome avesse, a molti a cui ho chiesto, anche a Livorno, nessuno ricorda o lo conosceva... Sono quelle figure che si perdono nell'oblio del tempo eppure hanno contribuito a tramandare la nostra passione. Altri tempi, altre esigenze, ove non arrivava la tecnica a riprodurre i minimi particolari, arrivava la fantasia dell'uomo.