H0 poco Pocher



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Talgo49 » 22 mar 2015, 0:59

L'intervento di berto75 apre un discorso assai ampio, poiché, allontanandosi dalle macroscopiche differenze tra Pocher, Pocher/Rivarossi e Rivarossi, da cui è cominciato questo argomento, si addentra tra la pura epoca Pocher.
Nella relativamente breve durata della produzione di Arnaldo Pocher i vari carri hanno subito numero variazioni, spesso non immediatamente evidenti per i non esperti; tali variazioni possono essere relative a colorazioni, scritte, sospensioni, respingenti, telai, ecc.. Tanto per fare un esempio, il carro chiuso tipo "F" scuro con omino (art. 305) ha avuto , tra il 1956 ed il 1964/66 ben 10 varianti. Pertanto i due carri inseriti da berto75, essendo privi del telaio originale pongono problemi di datazione. Tuttavia vorrei proporre che il carro con il portellone liscio è del 1962 o successivo mentre, ovviamente quello con il portellone chiodato è antecedente.
Il discorso si amplia se si vuole considerare gli altri carri tipo "F" marrone con omino (art. 304) o le analoghe versioni senza omino (art. 308 e 309).
Poiché tali numerose varianti sono rimaste contemporaneamente a catalogo per diversi anni sono portato a credere che si siano trattati di stampi diversi.
Infine, le varianti nella produzione Pocher sono tali che, a mio modesto avviso, solo esperi collezionisti possono darne una corretta collocazione.

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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda berto75 » 23 mar 2015, 22:13

Ha scritto TALGO 49:
Tanto per fare un esempio, il carro chiuso tipo "F" scuro con omino (art. 305) ha avuto , tra il 1956 ed il 1964/66 ben 10 varianti. Pertanto i due carri inseriti da berto75, essendo privi del telaio originale pongono problemi di datazione. Tuttavia vorrei proporre che il carro con il portellone liscio è del 1962 o successivo mentre, ovviamente quello con il portellone chiodato è antecedente.
Il discorso si amplia se si vuole considerare gli altri carri tipo "F" marrone con omino (art. 304) o le analoghe versioni senza omino (art. 308 e 309).
Poiché tali numerose varianti sono rimaste contemporaneamente a catalogo per diversi anni sono portato a credere che si siano trattati di stampi diversi.

Ringrazio l'amico Talgo 49 per il chiarimento !! Corpo di bacco esistono addirittura 10 versioni del solo articolo 305 ???
Allora su Pocher BISOGNEREBBE SCRIVERE un enciclopedia (x) per trattare tutte le varianti esistenti di tutti i modelli !!
Il mio amico mi ha venduto a 5 euro una carrozzeria nera (quella con una porta liscia e una rivettata) consigliandomi di sostituirla alla mia carrozzeria marrone che ha la vernice graffiata in vari punti per fare un carro ottimamente tenuto.
IL PIANALE SI ADATTA perfettamente , però chiedo consiglio a voi non rischio di creare un ibrido, nel senso che non so se il mio pianale sia filologicamente corretto montato su una carrozzeria nera che probabilmente è di un altra epoca.....o non mi devo porre problemi ? in fondo è sempre un telaio originale POCHER .GRAZIE per eventuali consigli in merito -4- A TUTTI BERTO75
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Talgo49 » 23 mar 2015, 23:30

berto75 ha scritto:Allora su Pocher BISOGNEREBBE SCRIVERE un enciclopedia per trattare tutte le varianti esistenti di tutti i modelli !!
Esatto. Il collezionismo dei treni Pocher si distingue da quello di altre marche perché, non solo si è trattato di una produzione d'elite, ma soprattutto perché, in un periodo relativamente breve, ha prodotto innumerevoli varianti che non si sono limitate alle solite ricolorazioni ma hanno modificato sostanzialmente la struttura dei modelli.
Che io sappia esistono solo due opere che hanno trattato la produzione Pocher in modo definibile come "enciplopedico", si tratta del libro del Sig, Michele Lomolino (Palermo 1984) e quello del Sig. Arnaldo Benetti. Non saprei dove reperire una copia del libro del Sig. Lomolino mentre pochi anni fa il Gruppo Ferramatoriale "Arnaldo Pocher" di Trento ha curato la ristampa del libro di Arnaldo Benetti; si tratta di un lavoro veramente ottimo ad un prezzo assai modesto. Potresti vedere se vi sono alcune copie ancora disponibili presso il Gruppo o contattando l'amico Merlotrento che normalmente segue il Forum.
In effetti nei miei modesti interventi mi baso sui pochi modelli in mio possesso cercando conferma nel libro di Benetti.
Venendo al tuo quesito sulla traslazione di una cassa su un altro telaio, sono in forte difficoltà. Oltre ai carri con omino o senza di cui abbiamo già scritto, bisognerebbe aggiungere i cosiddetti carri frigorifero che non sono altro che i carri F verniciati in bianco o argento; forse solo una precisa immagine e descrizione di cassa e telaio potrebbero suggerire il corretto accoppiamento.
Comunque parlare un po' di Pocher porta una ventata di nuovo sul forum
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda berto75 » 24 mar 2015, 22:16

Grazie ancora Talgo49 ;-) per le TUE preziose e precise indicazioni bibliografiche !!!
Certamente ora che lo so, cercherò di reperire almeno uno dei due libri [fischse7.gif] .
In effetti la mia conoscenza sulle "varianti" Pocher è molto approssimativa e limitata più che altro per il fatto che non ho molti POCHER eccezione fatta per la produzione e le carrozze old west visto che, sono prevalentemente un americanista come te [09.gif] .
Certamente quello riguardante la produzione Pocher sarebbe a mio avviso, un argomento interessantissimo da affrontare anche su questo forum con foto e comparazioni dirette di diverse versioni di uno stesso modello, ma il problema ovviamente (come da te già ribadito) è la grande difficoltà/impossibilità di reperire materialmente le diverse versioni di tali modelli, condizione indispensabile per tali confronti . Effettivamente sarebbe un impresa titanica e certamente anche dispendiosa economicamente visti i prezzi (x) che i Pocher hanno in genere sul mercato.
Buona serata a tutti -4- Berto75
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Talgo49 » 24 mar 2015, 23:27

Anche a me piacerebbe parlare un po' di più di Pocher, bisogna vedere a quanti altri la cosa può interessare; di sicuro esistono molti appassionati o collezionisti, sia in Italia che all'estero, come ho potuto verificare durante le celebrazioni del centenario della nascita di Arnaldo Pocher a Trento nel 2011, ma non ho trovato ancora un sito che si presti a discussioni tra appassionati.
Forse proprio l'accostamento con Rivarossi può essere il punto di partenza. Si potrebbe cominciare col definire esattamente quali modelli appartengono a quelli che, secondo me, sono i tre periodi produttivi, cioè solo Pocher, Pocher/Rivarossi e solo Rivarossi. Tradotto in date questo si traduce in pre 1964, 1964/1968 e post 1968. Ovviamente la parte difficile è quella solo Pocher.
Questa selezione aiuterebbe anche a dare il corretto valore economico ai modelli; personalmente, per quanto riguarda i carri merce, io non spendo più di 40 Euro per un modello pre 1964 in ottime condizioni e con scatola; richieste di 60 Euro e più che appaiono talvolta su eBay sono da rifiutare. Con un po' di pazienza si trovano delle richieste corrette nei vari mercatini.
Se poi si vuole far circolare il carro, bisogna anche tenere presente quale tipo di assi e di ganci si desidera.

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P.S. Una piccola curiosità: viewtopic.php?f=53&t=946&hilit=+omino
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Max 851 » 25 mar 2015, 9:28

Secondo me ha ragione Talgo49, con un po' di attenzione si trova materiale Pocher a prezzi ragionevoli. L'unico carro che possiedo ante 1964 è la cisterna pulisci binari Esso, acquistata al Serafico qualche anno fa per 50 €, ma si tratta di un carro particolare, mai usato, con la sua scatola e ancora la carta velina. Il venditore dal quale l'ho preso aveva rilevato un'intera collezione Pocher e i prezzi che chiedeva per carri "normali" ma sempre nuovi in scatola erano tra i 35 e i 40 €.
A titolo di curiosità aggiungo poi che ho una locomotiva "Bowker" marcata Pocher, con scatola di plastica rossa e coperchio trasparente marcata Pocher e fogli istruzioni Pocher dove si consigliano le spazzole di ricambio Rivarossi, nonché altre loco e materiale rimorchiato "western" marcato Pocher ma già con le scatole Rivarossi.
Massimiliano
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda nino44 » 25 mar 2015, 11:01

Piccolo OT
non ho mai capito perché Pocher abbia fatto il carro chiuso anche nella colorazione nera, che al reale, almeno in Italia non mi pare sia esistita.
Quindi quasi certamente di fantasia, ma perché? D'altronde anche Fleishmann nel suo scarso assortimento di rotabili italiani produceva il carro chiuso
nella versione nera; moda del momento od altro? Avanzo una ipotesi assolutamente non suffragata da qualche immagine; possibile che nell'epoca del
vapore i carri, che penso non venissero mai lavati nel corso della loro esistenza, assumessero una colorazione più vicina al nero che all'originario rosso?
Qualcuno ne sa di più o ha altre ipotesi?
Argomento prezzi: seguo da un po' di tempo il mercato Pocher e mi sembra che possa grosso modo dividersi in due tranches. Il grosso della produzione,
come dice giustamente Talgo 49 la si può trovare intorno ai 40/50 euro e anche meno; ma i carri pianali a carrelli caricati da mezzi vari(bulldozer ,
scraeper, traliccio, marmo) e i pianalini con Fiat 1400, auto da corsa, nonché il carro scarica tubi e scarico barile, difficilmente vanno sotto i 100 e
200 euro rispettivamente. Ciao
Nino
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Giorgio » 25 mar 2015, 11:03

Max 851 ha scritto:ho una locomotiva "Bowker" marcata Pocher, con scatola di plastica rossa e coperchio trasparente marcata Pocher

Questiti:
La scatola è quella rossa RR, col logo Rivarossi stampigliato sul vetro?
Il motore è Rivarossi?
Pubblichi una foto della loco e del sotto del tender per vedere il motore???
Il foglietto allegato che data porta (ultima riga dell'ultima pagina)??
Thanks
Giorgio

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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Talgo49 » 25 mar 2015, 16:29

Max 851 ha scritto: L'unico carro che possiedo ante 1964 è la cisterna pulisci binari Esso, acquistata al Serafico qualche anno fa per 50 €, ma si tratta di un carro particolare, mai usato, con la sua scatola e ancora la carta velina.

nino44 ha scritto:ma i carri pianali a carrelli caricati da mezzi vari(bulldozer ,scraeper, traliccio, marmo) e i pianalini con Fiat 1400, auto da corsa, nonché il carro scarica tubi e scarico barile, difficilmente vanno sotto i 100 e200 euro rispettivamente.

Concordo con entrambi, questi sono carri che si allontanano dalle normali quotazioni perché rari o molto rari, la quotazione ovviamente varia secondo l'età del modello, il suo stato e la presenza della scatola.
Per il modello di Max 851 il prezzo di 50 Euro (stato perfetto e scatola) è corretto, se antecedente al 1964 potrebbe valere anche di più.
I carri citati da nino44 sono veramente dei classici, al suo elenco mi permetterei di aggiungere il carro con scarico del carbone; questo carro nella versione "normale" non è molto raro ma lo diventa se si tratta della versione con il portellone apribile ed il dispositivo di comando (compreso sacchetto di vero carbone).
nino44 ha scritto:non ho mai capito perché Pocher abbia fatto il carro chiuso anche nella colorazione nera, che al reale, almeno in Italia non mi pare sia esistita.

Bella domanda, in effetti questo carro è stato proposto, nella versione con omino (art. 305), dapprima nel colore rosso bruno, poi bruno scuro ed, infine, nero seppia mentre nella versione chiusa (art, 309) solo in nero seppia. Ogni ipotesi resta valida, inoltre, volendo complicare le cose, si potrebbe osservare che il cosiddetto carro frigorifero tipo "Hg" nei colori bianco (art. 306) e alluminio (art. 307) non è altro che la ricoloritura del normale tipo "F".

Ciao
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Re: H0 poco Pocher

Messaggioda Max 851 » 25 mar 2015, 16:39

La scatola è quella rossa col coperchio trasparente con la scritta Rivarossi in rilievo, e pure un'etichetta color oro con la scritta "Rivarossi modello H0"; sul lato della scatola c'è però un'etichetta rossa e bianca con il logo Pocher e la scritta "Locomotiva "Bowker" della V. e T. RR ART. 806/2L/PO".
Il foglietto istruzioni consiglia per la manutenzione olio Rivarossi 6209 e grasso 6208, nonché spazzole di ricambio 103570. Sull'ultima riga c'è scritto: "POCHER s.p.a. - Torino (Italia) - 10-66/90120".
La loco ha il motore nel tender, visibile da sotto, senza alcuna protezione tant'è che si vede il rotore; oggi purtroppo non ho la possibilità di smontarla né di fotografarla, ma appena possibile lo farò.
Massimiliano
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