Questo argomento si è ormai espanso in discorsi collaterali (forse troppi) che mi rendono difficile rispondere contemporaneamente a tutto, farò quindi una risposta "a rate".
Sull'argomento generale del sito di Rivarossi Memory il discorso è semplice; premetto che trovo giusto far notare che non credo esista sul web un sito dedicato ad un marchio fermodellistico così grande, completo e alla gratuita disposizione di tutti. Ciò detto, è vero che la maggior parte delle descrizioni di locomotive e carri (ma non tutto) può essere definito un "elenco" senza particolari descrizioni o spiegazioni sull'evoluzione di ciascun modello, ma mi si permettano un paio di osservazioni. Anzitutto questi elenchi, da un punto di vista storico, sono (salvo errori ed omissioni) completi e corretti; catalogare tutta la produzione di 60 anni di Rivarossi non è stato facile e nuovi argomenti continuano ad aggiungersi. Ovviamente l'intenzione è, pian piano, di rimpolpare questi elenchi, ma qui viene il secondo e forse più serio problema, per fare tutto ciò è necessaria una piccola condizione: bisogna possedere tutti questi modelli! Non è certo guardando cataloghi ove per anni viene presentata la stessa immagine che si può descrivere l'evoluzione di un modello evidenziandone tutte le variazioni.
Per fare un esempio pratico, quando, prima di RRM e di Internet, presi per la mia collezione le note che portarono all'articolo sui carri americani del sito, io quei carri li possedevo; chi è disposto a comprarsi oltre cento carri per migliorare quanto c'è sul sito?
Anche quasi tutte le costruzioni dell'articolo su Rivarossi/Revell sono mie.
Ora, non sono disposto ad acquistare tutti i carri Pocher/Rivarossi per parlare del carro Interfrigo, mi piacerebbe ma non posso permettermi tutto.
Tanto per chiudere, da parte mia, questo aspetto dell'argomento, vorrei fare un'ultima notazione. Sempre prendendo come esempio l'articolo sui carri americani, in modo da assumermi le mie colpe, anche il modo in cui i modelli sono descritti è talvolta fonte di critiche. In effetti, dopo aver raccolto dei dati, bisogna decidere come esporli; io, a proposito dei carri americani, scelsi di trattare separatamente i dettagli di costruzione e la loro evoluzione e poi di abbinarli a ciascun tipo di carro. Un altro modo sarebbe stato ripetere estenuantemente le stesse cose per ciascun carro e presentare per ogni carro una foto per ciascuna variante, ammesso di averla.
La mia è stata una scelta che ognuno è libero di non condividere, però non è simpatico quando, di tanto in tanto, arriva il solito scopritore di modelli ignoti lamentando che sul sito non appare una versione di cui lui propone una foto. Basterebbe guardare l'elenco con data delle varianti per vedere che quella versione è descritta ma non visualizzata; tutto comunque si può migliorare col tempo.
Fine della prima rata
Talgo49