officina Rivarossi



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

officina Rivarossi

Messaggioda Massimo » 28 apr 2010, 10:57

Durante gli incontri con Alessandro Rossi, nella sua casa, io e Giorgio ci siamo sempre stupiti come non esistessero foto, nella raccolta personale del Fondatore, di interni dello stabilimento e delle officine.
A guardar bene il catalogo generale 1956, come pure quello dell'anno successivo, il disegno di Dalla Costa ci lascia traccia di qualcosa.
Sapendo il suo modo di operare (e cioè ricavare i disegni sovrapponendo ad una foto un foglio di carta da lucidi) si può dedurre come il disegno ci descriva, con notevole precisione di dettaglio, la foto originale.
Non me ne intendo molto ma le macchine operatrici mi sembrano dei torni.
Guardiamolo dunque come l'unica e ultima traccia di quelle macchine, di quegli ambienti, di quelle maestranze.
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Dario 1957 » 28 apr 2010, 17:01

Il disegno mi ha fatto venire in mente un altro simile con un operai seduto vicino ad un altra macchina,mi pare fosse la pagina intitolata PRESENTAZIONE...il catalogo? forse quello con la 636 in arrivo in stazione(ce l'ha mio fratello).
Dario 1957

 

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Nukem001 » 28 apr 2010, 18:28

Credo che le macchine sono state per avvolgere le armature. La puleggia ad alto livello mantenuto il filo sottile come esso è stato alimentato lentamente verso i lobi dell'indotto.

I think the machines were for winding armatures. The high level pulley retained the fine wire as it was fed slowly on to the armature lobes.

Howard
Nukem001

 
Messaggi: 153
Iscritto il: 16 ago 2009, 19:59

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Dario 1957 » 28 apr 2010, 18:52

Se fosse scritto in Katanghese* si capirebbe di più...ma non è meglio leggerlo direttamente in inglese,eliminando questa traduzione automatica?? essendo poi termini tecnici la cosa non migliora di comprensibilità (5)




*faccio riferimento al famoso sketch dove Totò e Nino Taranto vogliono truffare un poveraccio con la scusa dell'eredità del parente arricchitosi in Africa,cosa che dai primordi di Internet ancora viene sfruttata tramite email... (7)
Dario 1957

 

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Massimo » 29 apr 2010, 7:54

eccone ancora due, prese dai cg 1954-1955.

Per Dario: nonostante il traduttore Google intuisco che si tratta delle macchine che preparavano gli avvolgimenti dei rotori.

Nelle due sottopubblicate, la macchina in foto sembra proprio un tornio mentre quella del disegno non so.
E' da notare come in quei primi anni si enfatizzino macchine per lavorazioni meccaniche, quando la vera rivoluzione stava nella plastica.
Ho il sospetto che le stampate in plastica fossero fatte esternamente...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Talgo49 » 29 apr 2010, 9:19

Dato che a quel tempo non esistevano ancora le macchine a controllo numerico, che da un pezzo di metallo grezzo ricavano automaticamente e con estrema precisione il prodotto finito, molte lavorazioni, ad esempio di tornitura, richiedevano l'abilità manuale e l'esperienza dell 'uomo. Forse nelle immagini si voleva evidenziare la professionalità dei lavoratori Rivarossi. La plastica era certamente la rivoluzione come concetto e materia ma, volendo illustrare le qualità dell'azienda, lo stampaggio della plastica è solo un'operazione ripetitiva fatta da una macchina "stupida". La vera arte era, ed è tutt'oggi, la creazione degli stampi.
Credo anch'io che probabilmente lo stampaggio venisse affidato ad una ditta esterna, cosa che avviene normalmente anche oggi. Le macchine per lo stampaggio sono molto ingombranti e costose, pertanto devono lavorare a ritmo continuo; finito un lotto di produzione si cambia lo stampo e si riparte. In altre parole lo stampo è di proprietà del fabbricante ufficiale del prodotto che lo affida ad una azienda esterna per la realizzazione del prodotto stesso.

Gianni
Through the Rockies, not around them
Talgo49

Moderatore Globale
 
Messaggi: 1895
Iscritto il: 11 apr 2009, 10:22
Località: Orobia

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Giorgio » 29 apr 2010, 12:26

Massimo ha scritto:Ho il sospetto che le stampate in plastica fossero fatte esternamente.
Max, ma dovresti sapere bene chè RR non ha mai stampato plastica o zama in stabilimento! E' una tiratina di orecchi, ma c'eri anche tu quando abbiamo incontrato Alessandro Rossi ... e l'intervista è pubblicata anche sul Sito.
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: officina Rivarossi

Messaggioda Massimo » 29 apr 2010, 13:34

Si, è vero Giorgio, c'ero anch'io e lo avevo momentaneamente dimenticato (9)
Tuttavia volevo significare come l'Azienda, e capita ancora oggi a me quando devo progettare qualcosa per qualche impresa, che si volesse enfatizzare gli impianti aziendali (cioè il patrimonio in macchine operatrici) in anni (erano passati circa 10 anni dalla fine della guerra) in cui la ricostruzione era ancora in atto e ci si sentiva orgogliosi di avere maestranze, impianti, strutture, macchinari di livello.
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: officina Rivarossi

Messaggioda hiawatha » 11 giu 2010, 9:22

Massimo ha scritto:Durante gli incontri con Alessandro Rossi, nella sua casa, io e Giorgio ci siamo sempre stupiti come non esistessero foto, nella raccolta personale del Fondatore, di interni dello stabilimento e delle officine.
A guardar bene il catalogo generale 1956, come pure quello dell'anno successivo, il disegno di Dalla Costa ci lascia traccia di qualcosa.
Sapendo il suo modo di operare (e cioè ricavare i disegni sovrapponendo ad una foto un foglio di carta da lucidi) si può dedurre come il disegno ci descriva, con notevole precisione di dettaglio, la foto originale.
Non me ne intendo molto ma le macchine operatrici mi sembrano dei torni.
Guardiamolo dunque come l'unica e ultima traccia di quelle macchine, di quegli ambienti, di quelle maestranze.


Ho trovato casualmente su un numero di Rassegna di Modellismo del 1958 la foto da cui è tratto il disegno di Dalla Costa.Si tratta effettivamente di torni di marca Tornos fabbricati in Svizzera.

Luciano
hiawatha

 
Messaggi: 568
Iscritto il: 30 apr 2009, 10:23
Località: Ovada


Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 35 ospiti

cron