a proposito di carri botte



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a proposito di carri botte

Messaggioda Massimo » 10 dic 2009, 12:44

nel preparare qualcosa per il sito mi sono imbattuto in questa foto che oltre a presentare il carro cisterna presenta anche la sua (possibile) scatola.
Ma a precindere dalla foto anche nei cataloghi degli anni '50 appare la seguente anomalia: struttura della cisterna in termoplastica ma senza i caratteristici poliedri (tabella e supporto al telaio) nello stesso stampo ma riportati e (sembra) siano gli stessi del precedente in metallo.
Forse si tratta di prototipi di preserie, usati (per anni) in foto di cataloghi ed etichette, ma vi risulta ci sia stata una produzione intermedia?
Massimo

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Re: a proposito di carri botte

Messaggioda Talgo49 » 15 dic 2009, 10:43

Dato che, come ben sappiamo, le immagini sulle scatole e sui cataloghi non sono foto ma disegni, non potrebbe trattarsi semplicemente di una libertà artistica dell'autore a cui è rimasto nella penna un po' del modello precedente?

Ciao
Gianni
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Re: a proposito di carri botte

Messaggioda Massimo » 15 dic 2009, 12:20

assolutamente no...le scatole disegnate da Dalla Costa sono successive a questa serie dove invece i modelli sono letteralmente fotografati e trattati ad aerografo (oggi lo faremmo con programmi di fotoritocco) per ammorbidire contrasti, per togliere riflessi, per riprodurre al meglio superfici sfumate (ad esempio la bombatura della botte).
Sono più propenso a vederle come prototipi preparati in azienda allo scopo di adeguarsi all'editing di cataloghi ed promozioni.
Dato che al tempo gli impianti stampa costavano parecchio è forse possibile che le matrici di stampa fossero rimaste le stesse anche dopo la realizzazione definitiva degli stampi.

Il sospetto era che si trattasse di una serie intermedia dove tra l'altro sia le tabelle che i supporti della cisterna appaiono più eleganti e meno massicci della versione tutta in plastica; La botte appare più elegante e leggera, se ne intuisce meglio il volume e le tabelle appaiono, come al vero delle sottili lamine di metallo. E' evidente la legittima volontà di ridurre i costi di assemblaggio dei modelli ma purtroppo a scapito della riproduzione fermodellistica.
Tra l'altro questo tipo di semplificazione era enormemente inferiore nel settore americano...
Massimo

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Re: a proposito di carri botte

Messaggioda Talgo49 » 15 dic 2009, 23:41

Molto interessante quanto scrivi a proposito di come venivano realizzate le immagini sui cataloghi; è un discorso che si applica anche ai vecchi cataloghi di altre marche che forse meriterebbe di essere sviluppato come argomento a sè stante.
Per quanto riguarda più strettamente i carri botte nel sito di RM si vede che sia il carro "C Bs" che "C Be" sono illustrati, nella forma che tu hai notato sulla scatola, a partire dal catalogo 1952 fino a quello del 1959. Mi riesce difficile credere che questa versione "intermedia" del carro sia rimasta in produzione per ben 8 anni senza che se ne trovi traccia nei modelli reali. Come curiosità, nel catalogo 1959, oltre ai già citati "C Bs" e "C Be", appare come novità il "C Bm" che però ha l'aspetto della versione "definitiva". Infine, sempre nei cataloghi di cui sopra, nelle pagine dedicate agli impianti completi, sono illustrati dei convogli, includenti il carro botte, ove quest'ultimo sembra del tipo "definitivo", almeno per quello che mi sembra di capire ingrandendo le immagini di scarsa qualità.
Non sò se sono riuscito a spiegarmi, intendo dire che l'ipotesi della "licenza grafica" mi pare ancora la più probabile. Qualcuno più esperto di me nei modelli italiani vuole illuminarci?

Ciao
Gianni
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Re: a proposito di carri botte

Messaggioda Massimo » 16 dic 2009, 9:04

concordo con te su tutto.
Ottima la scoperta del carro CBm (Mobil) che appare nel catalogo 1959 accanto ai suoi due fratelli. Appare nella sua forma definitiva mentre le altre due versioni sono in quella "provvisoria". Sembra proprio che ci sia stata la volontà di mantenere le vecchie fotolito o cliché (ricordate che in RR non si buttava via niente! (17) ) e perciò sembra che l'ipotesi del riciclaggio degli impianti stampa sia la più probabile. Avvalora l'ipotesi anche che, nello stesso catalogo, i tre carri appaiono leggermente diversi tra loro sia per il diametro della botte (che mi appare leggermente più piccolo nelle versioni provvisorie) e nella posizione e dimensione dei bocchettoni.
Infine concordo con te sugli impianti completi, dove i carri appaiono sempre nella loro forma definitiva. Ma gli impianti completi venivano aggiornati con frequenza, variando composizioni ed offerte. Dunque le loro fotolito dovevavo per forza essere aggiornate almeno annualmente.

Ciao!
Massimo

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