D225 - 234



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

D225 - 234

Messaggioda Giorgio » 14 set 2009, 10:58

L'amico Alfredo mi ha fatto notare alcuni errori sulle tampografide delle loco D225 e D234.
Bisoglio, aveva già aperto un post su queste loco e mi aveva pure mandato alcune foto che mi sono scordato di pubblicare, ma rimedierò al più presto.
La carrozzeria del modello è la medesima ma la 225 è a due assi l'altra a tre.
La 225 in realtà è più corta del modello RR: http://www.railfaneurope.net/pix/it/die ... 5/pix.html
Ma non ho trovato immagini della 234!
Il numero di matricola corretto, come indicato da Bisoglio è il 234 3003 (art. 1781)
Alfredo mi fa notare che le carrozzeria delle sue 225 e 234 indicano nelle targhe sui lati "234 3005" per tutte e due le macchine!
Che casino o amata RR!!!!
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: D225 - 234

Messaggioda Massimo » 14 set 2009, 14:16

un'altro pasticcione RR! lo stampo delle due carrozzerie è lo stesso ma nella 225 RR il rodiggio è completamente stravolto, forse per produrre un modello economico, ridotto a soli due assi e a cui è stato estirpato completamente il biellismo!
Ovviamente RR realizza il modello 225 al scopo di produrre macchine in grado di trainare convoglietti start-set (di cui però non trovo traccia nei cataloghi in mio possesso).
Non è stata l'unica azienda che ha stravolto modelli in produzione per produrre modelli di basso costo ed occorre pensare a RR che in un momento delicato (metà degli anni '70) cercava di produrre al risparmio sfruttando al massimo impianti già esistenti. Nella 225 manca completamente il secondo asse accoppiato, la biella di accoppiamento con tutte le rondelle e viti ed il contrappeso. La d234 (novità nel cat. gen. 1970/71) fu prodotta anche in versione start-set con livrea azzurra, tetto argento e fascie gialle. E' da notare come il telaio, giustamente diverso nelle due fiancate (ma con due strane casse in prossimità della cabina), rispettasse la volontà di riprodurre un vero modello, facilmente integrabile successivamente da migliorie di stampo o aggiunte (...i vetri a raso...)
La sostituzione: un telaio di fantasia, innestato a pressione come il precedente e con la stessa motorizzazione.
Sarebbero passati pochi anni e poi i due modelli sarebbero stati sostituiti dal "paolino", l'e321+322 accoppiati, il primo modello della casa di Como in esatta scala HO e finalmente con la fedina penale pulita (5) .
Immagino la sofferenza di A. Rossi nell'accettare simili imposizioni commerciali così semplificative dei suoi modelli, lui che faceva di tutto da sempre pur di poter produrre realizzazioni sempre più vicine alla realtà.
Anche le tampografie identiche comprovano la netta volontà di produrre modelli assolutamente di fantasia (...economici...). Una logica risposta al modellismo di massa di Lima che in quegli anni navigava alla grande!
Ciò avveniva probailmente per il solo mercato italiano, perchè per quello europeo od americano (molto più ricchi ed esigenti) le logiche di marketing erano decisamente diverse.
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: D225 - 234

Messaggioda Liviolino » 14 set 2009, 15:22

Io credo che la corsa all'economicità di mamma Rivarossi abbia raggiunto il culmine con la presentazione dello start set con la Badoni americanizzata, di colore mattone, con il tetto e il sopracassa lisciati, le insegne DB e - leggete leggete - i respingenti europei e i predellini americani sullo stesso pancone, oltre ovviamente i carri fantasia con le ruote di plastica e le decorazioni al minimo.
E' inutile rimarcare che questa realizzazione è stato il canto del cigno della Badoni: carrozzeria lisciata per far posto alla marmitta in fusione unica e chissà come e perché con il telaio con respingenti e predellini.
Per come funziona la logica degli stampi, una soluzione di questo tipo non permette il ritorno se non con uno stampo (o con un inserto) rifatto nuovo
Penso che al tempo si siano resi conto della perdita o del danneggiamento di parte del set di stampi per la Badoni ed abbiano deciso di sfruttarli un'ultima volta, con il risultato che vediamo.
Liviolino

 
Messaggi: 38
Iscritto il: 14 set 2009, 15:04

Re: D225 - 234

Messaggioda Giorgio » 14 set 2009, 15:41

ARGHHHH!!!!!!!!!!!!
Ma allora esiste!!!!!!!!!! (1) (1) (1)
L'avevo vista su un catalogo Serie Junior, ma non pensavo l'avessero fatta davvero.
Per quanto brutta è una assoluta rarità!!!!
E' da mettere sul sito assolutamente ... ma non saprei dove.
E' il livrea DB mi pare?

E' strano, ma i post sulle D225 ecc. finiscono sempre per parlare di Badoni e derivate.
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: D225 - 234

Messaggioda Giorgio » 14 set 2009, 15:50

Massimo ha scritto:allo scopo di produrre macchine in grado di trainare convoglietti start-set (di cui però non trovo traccia nei cataloghi in mio possesso).

Perchè non guardi sul sito Rivarossi Memory?
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... 977-78.htm
è negli start-set "Giocatreno".

Ciao
Giorgio
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: D225 - 234

Messaggioda Liviolino » 14 set 2009, 16:16

Potresti migliorare la pagina sulle Badoni, dato che hai già usato una Badoni come capopagina http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loco_Italiane/Riva_Diesel_Badoni.htm qui e ci hai messo le varianti americane
Liviolino

 
Messaggi: 38
Iscritto il: 14 set 2009, 15:04

Re: D225 - 234

Messaggioda Talgo49 » 14 set 2009, 16:35

Pensavo avessimo vivisezionato la A/R - A DA/R (perchè di questa si tratta, non della Badoni) fino all'ultimo dettaglio ma vedo che non c'è mai limite al peggio. Sono sconvolto (9)

Gianni
Through the Rockies, not around them
Talgo49

Moderatore Globale
 
Messaggi: 1895
Iscritto il: 11 apr 2009, 10:22
Località: Orobia

Re: D225 - 234

Messaggioda bisoglio » 14 set 2009, 21:21

Nel tentativo di fornire un contributo alla discussione sulle D225 e 234, vi indico che io possiedo due D234, caratterizzate dal _3003 (art. 1781) e dal _3005 (art. 1778\1), di cui allego le foto.

Per quanto riguarda la D225 concordo con il fatto che si tratta di una loco effettivamente di minor qualità estetica soprattutto per il fondo rosso visibilmente "plasticoso", un rosso troppo vivo e tra l'altro diverso dal rosso più cupo del resto della macchina. La mia è senza numerazione, anche nella scatola originale /Art. 1780), dove è solo indicato D225 senza la seconda numerazione appunto... Anche di questa allego la foto.

ciao a tutti!
bisoglio

Avatar utente
 
Messaggi: 150
Iscritto il: 27 mar 2009, 15:32
Località: Alessandria

Re: D225 - 234

Messaggioda Giorgio » 15 set 2009, 16:55

Notavo che anche la 234 è più lunga del reale: sono state aggiunte le due "casse" attaccate alla cabina, probabilmente per farci stare il motore, e il muso è stato spostato in avanti di conseguenza.
Il solito problema: ma non potevano fare un motore più piccolo!!!

A proposito: chi sa come è che venivano definiti i Gruppi della FS (Gr. 691, 853, 740) oppure E646, E444, D225.
Mi è chiaro che E stà per elettrica e D per diesel ma il mumero a seguire è dato secondo un criterio specifico come per le Aln772?? (1) (1) (1)
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: D225 - 234

Messaggioda Liviolino » 15 set 2009, 17:37

Ma non potevano fare un motore più piccolo?
No Giorgio, non lo potevano fare perché ingegnerizzare un motore elettrico pienamente riuscito come quello Rivarossi non è uno scherzo.
Rifarlo più piccolo non significa rifare i pezzi dimensionalmente più piccoli, occorre ricalcolare tutto con il rischio che al collaudo la resa sia notevolmente inferiore e direttamente proporzionale alle difficoltà di assemblaggio
Poi quando impostavano il lotto dei motori mica potevano dire ne facciamo solo 100 per 100 modelli in particolare, ne facevano un po' (molti) e li immagazzinavano
Così come tutti particolari
Da qui modelli di fine serie con particolari non proprio ortodossi per il modello stesso: dovevano smaltire il magazzino
Liviolino

 
Messaggi: 38
Iscritto il: 14 set 2009, 15:04

Prossimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti