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a proposito di scala ibrida 1/80

MessaggioInviato: 16 apr 2009, 11:08
da Massimo
uno degli argomenti più spinosi ,parlando di RR, risulta essere la scala ibrida 1/80.
Sappiamo che i modelli americani, date le maggiori e più generose dimensioni dei prototipi, erano rappresentati correttamente in 1/87. Per il materiale italiano FS, invece, Alessandro Rossi dovette cedere ad alcuni compromessi per poter inserire agevomente il propulsore (che al tempo non permetteva eccessive miniaturizzazioni) e che coinvolse non solo le motrici ma per coerenza estetica anche il restante materiale rimorchiato.
Dalle due foto ravvicinate (affiancate all'altezza dei finestrini, che appaiono comunque molto simili alla scala corretta) risulta chiaramente la "dilatazione" dimensionale del modello RR a confronto con un moderno modello ACME in perfetta scala HO.
L'effetto ibrido coinvolgeva anche la larghezza (mm36) contro i 32 della scala esatta ed una esagerata altezza dal p.f. (52mm) probabilmente determinata da un armonico equilibrio volumetrico, evitando sbilanciamenti eccessivi in una solo direzione. La carrozza risultava pertanto molto più alta delle consorelle RR anche se nella foto dell'originale (Expo di Bruxelles -1958) appare di uguale altezza alle carrozze vicine. Confrontando i due modelli (ACME e RR) appare invece pressochè simile la lunghezza complessiva, o comunque con differenze non percettibili all'occhio.
Questo processo di "libera elaborazione dimensionale" avrebbe coinvolto nel tempo quasi tutti i modelli RR aumentandone l'isolamento, cosa che comunque avveniva sia in casa Maerklin (alimentazione in c.a. 3r e ganci ad altezza diverse) o in
Fleishmann (ganci ad uncino). Resta da dire infine, che fino a pochi anni fa le carrozze passeggeri restavano ridotte, in lunghezza, alla scala 1/100

Re: a proposito di scala ibrida 1/80

MessaggioInviato: 23 apr 2009, 18:30
da Mario428
Ciao, sono d'accordo quando dici "armonico equilibrio volumetrico". E' mia opinione infatti che questo equilibrio sia una caratteristica di questa produzione RR; spesso capita ancora che tolga dalla scatola una centoporte o una E428 solo per il gusto di guardarmela, e magari ci passo delle mezz'ore!!!
Trovo anche che possano girare sul plastico degnamente anche insieme con modelli in scala esatta (con qualche trucchetto scenico, è palese, tipo mettere i RR in primo piano, evitare "miscugli" di scale nello stesso convoglio, ecc.)

Opinione personale e contestabilissima, ovviamente...... Ma sono inguaribilmente romantico.......

Re: a proposito di scala ibrida 1/80

MessaggioInviato: 24 apr 2009, 8:48
da Massimo
Ovviamente i gusti sono gusti (ci mancherebbe in un hobby! (6) ) e che sia preferibile far correre i treni piuttosto che lasciarli nelle scatole. Tuttavia la differenza di scala è fin troppo palese nella vecchia produzione FS accentuata ancora di più dalla spesso massiccia riproduzione dei dettagli degli stampi (riferendomi alle produzioni attuali). Penso ad esempio alle sale/balestre/freni e alla loro altezza dal p.f.
Ammetto anche che nei carri merce il divario è meno percettibile che sulle carrozze, tuttavia ancora oggi e nonostante la mia passione per RR, trovo sgradevole, quasi irrispettoso, l'accostamento tra le due scale. Io faccio sgranchire qualche motrice RR e relativo convoglietto da soli, solo per il gusto, come dici giustamente, di guardarli.
Viva il treno elettrico e grazie dell'attenzione!