L SP - Evoluzione della specie.



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Fulvio Felicioli » 9 giu 2011, 10:25

Come non darvi ragione! E' un modello davvero incredibile, le diverse soluzioni studiate dalla Rivarossi mi lasciano ammirato ancora oggi a distanza di 50 anni.
Non so dire se sia in assoluto il miglior modello che RR abbia prodotto, è sicuramente una macchina straordinaria sotto moltissimi aspetti.
Secondo me, l'altro capolavoro di Rivarossi è la Y6B Mallet. Anche qui, come si legge nel libro di Giorgio, le difficoltà esecutive furono enormi. Rivarossi ebbe grossissime difficoltà nel mettere a punto il biellismo a causa della necessità di far inscrivere il modello in curve da 40cm di raggio. Una felicissima intuizione (ovvero l'ovalizzazione dei fori sulle bielle di accoppiamento) risolse in maniera definitiva il problema, tant'è che il prototipo funzionò per oltre 500 (!) ore durante i collaudi senza problemi. Aggiungiamoci che era una macchina articolata, per sua natura molto complessa da riprodurre e piena zeppa di dettagli oltre che impegnativa da costruire per le maestranze e capirete il perchè della mia affermazione. E non dimentichiamo che stiamo parlando del 1964!
Scusate la divagazione, ma non posso non pensare a quanti modelli eccezionali ci ha donato Alessandro Rossi nel corso della sua attività e per i quali non finirò mai di ringraziarlo abbastanza.
Per inciso: ho la fortuna di possedere sia la versione con il motore a pallini sia la serie successiva con il motore standard su bronzine. Malgrado la notevole differenza di età (1965 contro 1978 per le due locomotive che uso regolarmente) la più vecchia, grazie alle qualità del motore, è ancora quella che gira meglio ;-)
Ad majora!
Il mio album fotografico
http://www.flickr.com/photos/spillone/
Fulvio Felicioli

Avatar utente
 
Messaggi: 89
Iscritto il: 20 ago 2009, 12:07
Località: Roma

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda roaringanna » 10 giu 2011, 3:12

Talgo49 ha scritto:Forse alla scelta di riprodurre una Atlantic ha contribuito la precedente esperienza con la L 442 ...... Peccato per il tender... :-(


Ohibo', quando parlo di Atlantic RR, sottintendo che mi riferisco indifferentemente sia a L SP che a L 442, anche se amo molto di piu' la prima che non la seconda...
I due modelli (introdotti contemporaneamente) sono assolutamente identici (a parte alcuni particolari non strutturali) ed ovviamente figli dello stesso, unico progetto. Per quanto il chiedersi quale dei due sia nato per primo mi ricordi l' antico dibattito se sia nato prima l' uovo o la gallina, mi sembra alquanto improbabile che si sia costruito in prima istanza un modello completamente di fantasia come la 442, per poi scoprire che, sostituendo qualche particolare, lo si poteva trasformare in un altro che - guarda caso - riproduceva perfettamente (tender a parte) un prototipo USA.
E' molto piu' verosimile che, una volta decisa la realizzazione della L SP per il pingue mercato Americano, si sia pensato di affiancargli una versione "Italianizzata" per piazzarne una quota (decisamente minoritaria) sul mercato domestico.

Per quanto riguarda il tender, invece, e' possibile che il Vanderbilt del prototipo richiedesse stampi molto piu' complessi di quello tradizionale, e non ci se la sia sentita di affrontare questo ulteriore onere in un progetto che gia' implicava costi sicuramente molto alti.
Questa e' la migliore ipotesi che riesco a partorire - per quello che vale...
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Massimo » 10 giu 2011, 7:54

"per quanto riguarda il tender, invece, e' possibile che il Vanderbilt del prototipo richiedesse stampi molto piu' complessi di quello tradizionale, e non ci se la sia sentita di affrontare questo ulteriore onere in un progetto che gia' implicava costi sicuramente molto alti"
Ovviamente il Vanderbilt presupponeva stampi dedicati e la quasi nulla riutilizzazione in altri modelli, cosa che sembrava, in quegli anni, assolutamente inconcepibile.
La filosofia di Alessandro Rossi, in quegli anni eroici, era di sfruttare al massimo gli investimenti realizzati per produrre il massimo possibile di modelli al minor costo; il Vanderbilt avrebbe limitato enormemente il campo di riutilizzo.
Tutto dovevav essere sfruttato al massimo, prima di tutto nella meccanica e nella sua componentistica (poco visibile). Gli aggiustamenti, dove necessario, avrebbero riguardato le sole sovrastrutture.
Le prime tre loco a vapore di grande respiro infatti hanno meccanica identica, medesimo rodiggio ed assi simili, casse identiche (LSP e 221) e, nel caso della Hiawatha, una cassa nuova completamente avvolgente, con la meccanica "standard" di serie, facile da riprodurre e produrre, di accattivante livrea ed ancorata al telaio negli stessi punti.

nota: in rosso: una affermazione di cui non sono "assolutamente" certo e da verificare con voi...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1840
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Talgo49 » 10 giu 2011, 9:25

roaringanna ha scritto:Ohibo', quando parlo di Atlantic RR, sottintendo che mi riferisco indifferentemente sia a L SP che a L 442, anche se amo molto di piu' la prima che non la seconda...
I due modelli (introdotti contemporaneamente) sono assolutamente identici (a parte alcuni particolari non strutturali) ed ovviamente figli dello stesso, unico progetto. Per quanto il chiedersi quale dei due sia nato per primo mi ricordi l' antico dibattito se sia nato prima l' uovo o la gallina, mi sembra alquanto improbabile che si sia costruito in prima istanza un modello completamente di fantasia come la 442, per poi scoprire che, sostituendo qualche particolare, lo si poteva trasformare in un altro che - guarda caso - riproduceva perfettamente (tender a parte) un prototipo USA.

Temo che ci sia una incomprensione: per L442 intendevo la Hiawatha, non la versione italianizzata della L SP (L 221). Di conseguenza, essendo la L 442 del 1948 essa era decisamente precedente alla L SP (e alla L 221) che sono del 1952 e da questo venivano le mie supposizioni.
Ovviamente, parlando della Hiawatha, non si tratta di un modello di fantasia mentre, circa il realismo della L SP, Rivarossi stessa è sempre stata un po' vaga e mi piacerebbe sapere chi, tra i modellisti, non riteneva che fosse un modello di fantasia. Infatti non ho mai trovato, da parte di Rivarossi, un riferimento preciso alla classe del prototipo e anche la ben nota fotografia apparsa su H0 Rivarossi viene presentata come una locomotiva simile a quella realizzata da Rivarossi, non sò se per il problema del tender.
Ma queste sono solo mie supposizioni dancing

Gianni
Through the Rockies, not around them
Talgo49

Moderatore Globale
 
Messaggi: 1895
Iscritto il: 11 apr 2009, 10:22
Località: Orobia

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Massimo » 10 giu 2011, 14:28

un'altro contributo (che avevo già postato sull'argomento "una cosa bella ed una brutta") ma che voglio mettere qui per non disperdere le informazioni.

Nel 1994/95 visitai, a Milano, negli ambienti del museo della Scenza e della Tecnica, la mostra RR per i suoi 50anni.
In una vetrina era esposta una L SP semplificata (nel biellismo) ma intatta in tutte le altre componenti.
Lo strano è che la semplificazione riguardava solo il biellismo che, se lo scopo della semplificazione era presentare un modello economico, era ben poca cosa, rimanendo intatta verniciatura a due colori, tampografie, mancorrenti, compresi quelli sul pancone. Non ho potuto appurare, ovviamente, se aveva l'impiantino luce.
Il Molfa la data al 1954.
Forse l'America era più esigente per un prodotto economico...
Allegati
LSPsemplificata.jpg
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1840
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda roaringanna » 10 giu 2011, 16:46

Scusami, Gianni, e grazie per il benevolo eufemismo ("incomprensione") per qualcosa che andrebbe definito molto peggio (cavolata mi sembre il minimo).
L' eta' fa brutti scherzi, e li fa sempre piu' spesso.
Quindi ogni citazione L 442 nel mio intervento sopra e' da leggersi L 221. Abbiate pazienza.

Adesso forse ne dico un' altra, ma credo che engine number(s) e road name la dicano lunga su quale prototipo abbia effettivamente ispirato la L SP.
roaringanna

 
Messaggi: 206
Iscritto il: 23 feb 2010, 1:33

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Talgo49 » 10 giu 2011, 23:51

Dodi, penso che semplicemente tu abbia rodiggiato (neologismo rivarossiano) all'europea ed io all'americana (o viceversa). :lol:
Circa la tua ultima affermazione non posso che essere d'accordo in linea di principio ma, in pratica, penso che solo dei super-esperti potrebbero identificare la classe di una locomotiva americana solo in base al suo engine (o road) number ed al nome della compagnia a cui appartiene, figuriamoci un fermodellista italiano nel 1952. Voglio dire che chiunque, anche nel 1952, poteva avere abbastanza conoscenza sulle locomotive italiane per sapere che la L 221 non aveva corrispondenza nel reale mentre, nella sterminata moltitudine di locomotive americane, chi poteva dire lo stesso della L SP?. Invertiamo la situazione: Rivarossi deve aver avuto almeno uno straccio di disegno o di foto da cui trarre il modello, perchè non l'ha usato per provare l'esistenza del prototipo reale? La pubblicazione sul catalogo e su H0 Rivarossi della foto della dockside ha provato anche ai più inesperti che quella strana contrazione a due assi era veramente esistita, perchè non fare lo stesso con la L SP? Ad essere sincero fino in fondo devo confessare pubblicamente che fino a poche settimane fa, quando ho effettuato la piccola ricerca che mi ha portato a trovare l'esitenza di un prototipo reale per la L SP (tipo Livingstone che scopre le sorgenti del Nilo) che poi ho postato, ero sempre stato convinto che anche la L SP fosse frutto di fantasia o che, perlomeno, aveva qualche somiglianza con delle locomotive realmente esistite senza però essere la riproduzione di uno specifico prototipo. Anche per questo motivo non ho mai pensato di acquistare questo modello, ma ora mi sento obbligato ad acquistarne uno, purchè lo trovi ad un prezzo umano. Sono sicuro che la tua coscenza ti farà sentire responsabile di questa mia nuova situazione e che vorrai placare il tuo rimorso con un congruo contributo alla spesa. :twisted:

Gianni
Through the Rockies, not around them
Talgo49

Moderatore Globale
 
Messaggi: 1895
Iscritto il: 11 apr 2009, 10:22
Località: Orobia

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Nukem001 » 11 giu 2011, 0:36

Dodi, I am of the opinion that Gianni is right by his assumptions that the L221/R came subsequently to the LSP/R Locomotive as the Italian model is a derivative from the original American design. However they are both shown for the first time in the Rivarossi 1952 Catalogue both as AC and DC or red and blue.

However interestingly on a different aspect of the production of these early models, Massimo has touched on and interesting issue with regard to an economic version of the LSP/R when visiting the National Science Museum in Milan.

If you look carefully at the picture that was taken at the Hornby Visitors Centre of the L221/R, here again the valve linkage is missing as Massimo described on the LSP/R, also the rear bogie cover and handrailing, could this be an economic version also?

Worth thinking about regards Howard


Dodi, io sono del parere che Gianni ha ragione dalla sua ipotesi che la L 221 / R è venuto successivamente al / LSP R Locomotiva come il modello italiano è un derivato dal progetto originale americano. Comunque sono entrambi esposti per la prima volta nel Catalogo Rivarossi 1952 sia come AC e DC o rosso e blu.

Comunque interessante su un aspetto diverso della produzione di questi primi modelli, Massimo ha toccato e questione interessante per quanto riguarda la versione economica della LSP / R quando si visita il Museo Nazionale della Scienza di Milano.

Se guardate attentamente l'immagine che è stata presa al Centro Visitatori Hornby della L 221 / R, qui ancora una volta il legame della valvola è mancante come descritto nella Massimo / LSP R, anche il coperchio del carrello posteriore e corrimano, questo potrebbe essere uno economico anche la versione?

Vale per quanto riguarda il pensiero di Howard
Nukem001

 
Messaggi: 153
Iscritto il: 16 ago 2009, 19:59

Re: L SP - Evoluzione della specie.Foligno

Messaggioda faina73 » 10 set 2012, 15:56

DODI I need to discuss with you concerning an important meeting we should have in .Verona next weeks, to speak about the things we discuss in "Foligno" long time ago.Please get in touch with us.Your friend "Faina"
faina73

 
Messaggi: 1
Iscritto il: 10 set 2012, 15:40

Re: L SP - Evoluzione della specie.

Messaggioda Giorgio » 11 set 2012, 12:34

Per le comunicazioni private esistono guardacaso i Messaggi Privati o la posta elettronica.
Il forum serve per informazioni che inetressino tutti.
E poi perchè Faina73 scrive in inglese? Mah!
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

PrecedenteProssimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 22 ospiti