Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"



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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda FastFranz » 27 ott 2022, 8:56

Ciao,

berto75 ha scritto:Posto anche la foto della Br 80 semplificata da start set dell'amico Franz ...


Ho sempre sospettato che mancasse "qualcosa" nel biellismo ma non ho mai fatto nulla per rimediare, VERGOGNA!!! (x)

Però - mio malgrado - credo che anche questa volta non farò nulla. Con una ennesima partenza "pluriennale" incombente le priorità cambiano per forza di cose. Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 .

Ad ogni buon conto, anche assumendo sia una versione semplificata, pagai (assieme ad una dozzina di binari curvi Lima) € 131,00 (più spese) un prezzo di cui sono assolutamente soddisfatto! Unico inconveniente che devo riportare è una (a mio modo di vedere eccessiva) certa tendenza all'allentamento delle viti dei biellismi. Quindi controllo il loro serraggio quando, purtroppo molto di rado, ho modo di farla andare e ... CIUFF! CIUFF!! CIUFF!!!

Indubbiamente la serie "Capolavori" è tutt'altra cosa ma il prezzo (del modello in Baja) copre, da solo, la più parte del mio "budget modellistico" annuale. Vale quindi il vecchio adagio che recita ... "Parva sed apta mihi".

Francesco
Francesco Zezza.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 28 ott 2022, 19:43

LOCOTENDER TIPO BR 80 ART.7183

Qui di seguito vi presento le fotografie del mio modello della locomotiva Rivarossi articolo 7183.
WhatsApp Image 2022-10-28 at 17.24.24.jpeg
LOCOTENDER BR 80 7183
locomotiva davanti alla sua scatola
WhatsApp Image 2022-10-28 at 17.24.26 (1).jpeg
dettaglio fiancata sinistra.
posteriore.jpeg
dettaglio posteriore

fiancata destra_compressed.jpeg
fiancata destra

sotto compressa.jpeg
dettaglio parte inferiore


Come dicevo nei messaggi precedenti questo modello è dotato di respingenti molleggiati e porte della cabina macchinista apribili, i dettagli del biellismo sono più curati e completi rispetto al modello che veniva proposto nelle confezioni di partenza, comprendenti anche vagoni e binari. Se interessa, prossimamente potrei pubblicare un confronto fotografico tra questo modello e alcune versioni prodotte da vari fabbricanti (Maerklin, Primex, Trix Express, Lima) nella più comune scala H0.

Cordiali saluti, Paolo.
Ultima modifica di Coccobill 62 il 30 ott 2022, 13:03, modificato 1 volta in totale.
Coccobill 62

 
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda berto75 » 29 ott 2022, 15:53

è un modello stupendo che andrebbe preso solo per il fatto che ha i respingenti molleggiati e le porte della cabina apribili [wub.gif] . Il biellismo è finissimo.
Unica cosa veramente incomprensibile (12) (12) come dicevo è la mancata apposizione dei due mancorrenti a L veri ai lati della caldaia, riprodotti solo in rilievo nello stampo.
Cosa veramente assurda ...fai un modello così rifinito e osi :evil: :evil: risparmiare su 2 ringhierine?
Consideriamo che su tutti i modelli di loco a vapore in scala H0 (eccetto la calimero di fantasia e la 835 ) rivarossi ha sempre realizzato i mancorrenti riportati, non farli su un modello in scala 0 ( e si tratta solo di mancorrenti brevi !)del genere così dettagliato modellisticamente parlando risulta appunto incomprensibile :-x !!
Solo con i modelli della serie Prestige vengono aggiunti i 2 mancorrenti laterali sulla parte anteriore della caldaia non mi sembra che in RR si siano sforzati molto.. D'ACCORDO la serie Prestige propone anche il modello nella livrea grigia (di presentazione fotografica) ma lo stampo sempre quello è l'investimento che RR ha fatto per produrre la serie Prestige mi pare quasi nullo.
Caro Paolo grazie per le foto, non fosse che non posso permettermi di uscire dai binari dell'americano in scala 0 (solo per ragioni di spazio) lo comprerei anch'io quel modello !
sbuffanti -4- berto75
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 30 ott 2022, 13:23

Locomotiva inglese tipo Pacific Scala 0

Come scrivevo chiacchierando in un altro contributo con l’amico Francesco “ Fast Franz “ il mese scorso mi sono imbattuto in questo modello realizzato in ottone, in scala zero probabilmente costruito da scatola di montaggio svariati anni fa. L’esemplare proviene da un commerciante tedesco, tutta la carrozzeria della locomotiva e del tender è realizzata in ottone, forse qualche parte in metallo bianco.
Le ruote motrici invece sono fuse in ghisa. Il modello funziona con motore elettrico sistema a tre rotaie ma il motore è a corrente continua, tensione 12 V. Non sono riuscito a capire con esattezza a quale gruppo di locomotive inglesi appartenga questo modello. Come potete vedere esiste solo la biella di accoppiamento tra i tre assi motori mentre i cilindri del vapore e l’albero di manovella sono interni, sotto la caldaia tra le ruote motrici e folli.
Sulle ruote motrici dell'asse centrale manca il bordino, espediente utilizzato da molti fabbricanti per non avere problemi nell'iscrizione in curva senza dover realizzare assi con giochi laterali.
Il carrello anteriore presenta i cuscinetti all’esterno delle ruote.

Molto particolare la forma della caldaia che presenta un andamento a tronco di cono ed anche la forma del duomo del vapore è tipicamente inglese. Invito gli esperti di vaporiere inglesi a chiarirmi, se possibile, il gruppo di appartenenza di questa macchina.

loco e tender lato sx.jpg
Pacific G.W.R. rodiggio 2 - 3 - 1 scala 0

davanti.jpg
particolare parte anteriore

tender.jpg
Tender a tre assi

posteriore tender.jpg
dettaglio posteriore del tender

dettaglio cabina.jpg
particolare dettaglio interni cabina


Come potete apprezzare dalle fotografie il modello presenta una finitura non impeccabile e, probabilmente a causa dell’assemblaggio da kit da parte di un modellista di media capacità.
Il dettaglio del modello comunque lo posso assimilare alla qualità del produttore inglese Bassett Lowke che era notoriamente molto esigente nella fedeltà al disegno degli originali sia che si rivolgesse a subfornitori tedeschi (Bing, Carette, Maerklin) o inglesi!

Cordiali saluti, Paolo.
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Max 851 » 30 ott 2022, 15:14

Bel modello, very british!
Non sono un esperto di locomotive inglesi (ci vorrebbe l'amico FNM 600), quindi non so dirti a quale gruppo appartenga. Posso solo dire che la presenza della sola biella di accoppiamento indica che si tratta di una locomotiva con i cilindri interni al telaio.
Ma l'assemblaggio come è stato realizzato, mediante saldature o incollaggio?
Massimiliano
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Marco Fornaciari » 30 ott 2022, 16:37

Ma, mi sembra tanto un modello di fantasia ispirato da una di queste
https://www.steam-museum.org.uk/collection/locomotives/
https://www.pinterest.it/pin/848858229735752999/
https://collection.sciencemuseumgroup.o ... locomotive
https://hmrs.org.uk/stewards/gwr-locos

Il carro e il rodiggio non c'entrano però nulla: le ruote sono troppo piccole e non in asse con i carter.
Saluti
Marco Fornaciari
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F.W. Nietzshe
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 6 nov 2022, 20:58

Ciao Massimiliano, nel messaggio precedente chiedevi dettagli sulla metodologia di montaggio: le parti principali, che necessitano di maggiore stabilità e robustezza meccanica sono state assemblate tramite saldatura a stagno. Alcune parti secondarie di dettaglio oppure le ultime ad essere montate sono invece state incollate, forse perché chi ha montato il modello non aveva riflettuto sulla difficile raggiungibilità dei punti di saldatura una volta praticate le saldature principali.

Ringrazio Marco per i suoi contributi, rispetto alle perplessità sulla dimensione delle ruote e sul difettoso allineamento del carro rispetto alle care nature ruote posso precisare quanto segue:
Ho esaminato i difetti che segnali e smontato il gruppo motore e ruote motrici. Come dimensione delle ruote motrici compatibilmente con le carenatura si potrebbe montare forse un gruppo ruote di cinque o 8 mm maggiore come diametro… La particolarità degli interessi tra primo e secondo asse e secondo e terzo asse che presentano una Distanza differente di 5 mm esattamente come è la posizione delle care nature ruota della carrozzeria mi porta ad escludere che il gruppo motore non sia quello originale… È vero senz’altro che il montaggio non è stato molto preciso, mi pare di notare che il gruppo ruote motrici sia quattro o 5 mm spostato in avanti rispetto alla sua posizione ottimale
Il gruppo ruote motrici motore è fissato imposizione con due viti, la correzione della posizione è piuttosto problematica perché impone di fabbricare un blocchetto di ottone e saldarlo alla traversa esistente che è stata fissata troppo avanti e troppo in basso rispetto alla posizione ideale… È perciò necessario un lavoro di officina meccanica non trascurabile in quanto la traversa esistente è estremamente sottile e non consente di spostare la vite di supporto.
Coccobill 62

 
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Marco Fornaciari » 6 nov 2022, 23:57

Pertanto se di montaggio errato si tratta, dieri che scollare e dissaldare, quindi rimontare in modo corretto, non è un problema.
Le ruote del giusto diametro si trovano.
Saluti
Marco Fornaciari
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda 3-nino » 7 nov 2022, 14:15

Ciao Paolo. Sicuramente Marco ha ragione. Quella in origine doveva essere un riproduzione di una locomotiva 230 appartenente ad una delle classi Star/ King/ Hall/Castle. Classi di Locomotive molto simili prodotte in successione dai primi del 900 fino alla fine degli anni 30. Erano tutte a quattro cilindri a semplice espansione , con i cilindri esterni molto arretrati sotto la camera a fumo . Non avevano carrello posteriore e le scalette poste nel modello davanti all' asse motore anteriore andavano sotto la cabina. Le ruote erano tutte di circa 2 metri di diametro. Se la scala è di 1/32 dovrebbero essere di circa 6 cm sul modello. La mia impressione è che la sede del primo asse si l'unica originale, anche se di profondità ridotta per consentire a ruote piccole, evidentamente di recupero, di pareggiare l'altezza delle ruote dei carrelli del tender. Dovendo spostare in avanti tutto il treno del carro di recupero, si è dovuto inventare un carrello posteriore per coprire il vuoto bruttino sotto la cabina. Forse sono soprovvissute le vecchie sedi degli assi , più alte e centrate rispetto alle carenature. Il biellismo è quello del nuovo carro, sbagliato rispetto a quello originale , e ovviamente carente delle bielle e della testa a croce , tutto da ricostruire o trovare, nonchè delle guide e dei cilindri esterni. Una curiosità; il motore quale asse aziona? Credo il primo. Me lo confermi? Guarda che un profilato ad U in alluminio inserito tra le fiancate del telaio della locomotiva ti potrebbe risolvere un socco di problemi, una volta trovate le ruote e gli assi giusti, e fatte le sedi per gli assi a misura. Il resto, date le dimensioni, è abbastanza semplice riprodurre. Il tender è bello e credo che il carrello anteriore sia originale, peraltro mi sembra rovesciato . Le ruote non sò . Sono con i raggi che sembrano in lamierino tranciato diversamente dalle ruote motrici utilizzate, che peraltro ritengo non avere niente a che fare con il modello. Forse anche le ruote motrici originali erano fatte così? Saperlo! Ma risolti gli altri problemi queste sono quisquilie e non costituiscono certo una tragedia. Ovviamente le mie sono chiacchere su quello che vedo o penso di vedere e magari giro semplicemente a vuoto. Saluti Paolo. tre-nino
3-nino

 
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 8 nov 2022, 20:43

Ciao Nino, mi chiedi dettagli costruttivi sul motore e sulle ruote e quindi ti preciso:
Il gruppo ruote motrici e motore elettrico montato su un telaietto a parte formato da due fiancate di lamiera da 2,2 mm traverse flangiate in acciaio. Il primo ed il terzo asse sono folli, il secondo asse è mosso tramite vite senza fine e corona elicoidale dal motore a corrente continua che è inclinato in basso di circa 30°, le espansioni polari si trovano sopra il terzo asse.
Il primo ed il terzo asse sono mossi dalle bidelle di accoppiamento, non ci sono ingranaggi di trasmissione. Il diametro delle piste di rotolamento ruote attuali è di 33,5 mm. La scala zero equivale a 1/43 circa quindi le ruote da 2 m in scala reale diventano di diametro 44,5 mm o poco più. Un tale diametro sarebbe possibile montarlo su questo gruppo motore ma non di più in quanto la distanza tra il primo ed il secondo asse è di 50 mm mentre quella tra il secondo ed il terzo asse è di 57 mm. Ovviamente su un interasse di 50 mm non possiamo montare ruote con Borghini di diametro maggiore di 48 o 49 mm…
Il bissel posteriore è sicuramente tarocco ed è stato aggiunto in tempo successivo mentre credo che il carrello anteriore sia originale o almeno così mi pare.
Anche le scalette poste tra il carrello ed il primo asse motore sembrano originali mentre non c’è traccia di precedenti incollaggi o saldature di cilindri esterni… Tanto più che i cuscinetti sul carrello anteriore sono esterni alle ruote e questo mi fa pensare ad una macchina con i cilindri interni al telaio.
A questo punto cercherò un treno di ruote di diametro 43,5 oppure 44,5 mm e vi domando: c’è una classe di locomotive inglesi con rodiggio 2-3-0 E cilindri interni al telaio che abbia prestato servizio sulle line della GWR ?
Coccobill 62

 
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