ferramatori.it

Bene, Andrea. Ci sono in giro almeno due mod. 11225.
Dal punto di vista del risparmio, il perno rivettato rappresenta un vantaggio.

Ciao Fabrizio, nei cataloghi il particolare del tender è rosso, ma penso che in realtà sia sempre stato nero, nella Trenhobby. Non so se invece nel tempo siano mutati altri dettagli, allineando la produzione, non penso i carrelli molleggiati, perché ad esempio nei carri le molle sono rimaste per molto tempo. Il motore era venduto separatamente, almeno fino al '68, perché poi diventa l'art. 11263, contente anche il necessario per illuminarla e motorizzarla, forse contemporaneamente ad un aggiornamento estetico, non penso tenessero stampi separati tra serie modello e trenhobby. Saluti

Grazie per i vostri preziosi contributi documentari AMICI ! molto interessante!
Una domanda ad Andrea: dalle tue foto mi sembra di vedere che la tua Shifter di derivazione Trenhobby con motore a pallini abbia i camminamenti laterali alla caldaia completamente lisci o mi sbaglio ? Confermi ?
grazie berto75

Ciao Berto, lisci, come i predellini.

Grazie della conferma Andrea!
Allora la tua bella shifter con il tender con carrelli molleggiati costituisce un' altra versione /variante RR del modello infatti la mia shifter della prima versione (quella appunto con il coperchio della camera fumo taroccato predellini lisci, il camminamento laterale liscio presenta il retro della cabina anch'essa liscia senza nessuna riproduzione delle file di chiodature in rilievo presenti invece nel tuo modello! )
La tua trenhobby è quindi una versione di transizione ha predellini lisci, camminamenti lisci delle primissima serie, ma il retro della cabina presenta la riproduzione in rilievo dei bulloni delle chiodature assenti nel mio modello.
Rivarossi aveva già messo mano a una prima modifica dello stampo
Ragazzi è più facile trovare due shifter diverse che uguali!

A questo punto la Shifter trenhobby dell'amico Fabrizio PRESUMO abbia anch'essa la riproduzione delle chiodature sul retro della cabina come quella di Andrea?
Auguri per una rapida guarigione cari e meravigliati saluti berto75

Così è.
Ma quante cose scopriamo, siamo una squadra fortissimi !!
Saluti trenH0bbiani

Non si finisce mai d'imparare con RR...

Ciao a tutti, volevo aggiungere un po' di carne al fuoco. Guardando il catologo ricambi del '70 su RM, vedo che a partire dal '65 art. 1225/1 (nonché realizzazione della serie oro 21225), i carrelli del tender (che aggiunge -1 al n. articolo) sono quelli senza molle con perno di fissaggio in plastica, i ganci sono a becchetto davanti e con l'occhiello dietro. Nel successivo art. 1225/2 (non riportato nella cronologia del sito vedi: viewtopic.php?f=53&t=5693&start=20#p41964 , il gancio anteriore sparisce e quello posteriore ha una molla di richiamo), il codice dei carrelli cambia ancora, come quello della carrozzeria del tender) non è specificato se siano con le molle o meno, ma suppongo siano fissi, visto che è lo stesso codice degli articoli successivi, dove cambia ancora il tender. Insomma ognuno può divertirsi a "trova le differenze/aguzzate la vista". Volevo ancora far notare che l'art. 1225 ha il suo corrispondente art. 5074/B (ma ci sarà stata una A?) per il mercato americano, ulteriormente variato successivamente, chissà se sussistevano delle differenze. Aggiungiamo poi che la serie Trenhobby aveva i carrelli molleggiati anche dopo il '65, il tender non rivettato e con il dettaglio non colorato, almeno così pare (ma anche qui, per quanto tempo ha mantenuto queste peculiarità, fino alla fine, cioè presumo il '74?) e che a sua volta ha avuto delle evoluzioni, e il gioco è fatto, ovvero se come nel mio caso non sono presenti scatola e foglietto, bisogna immedesimarsi in una sorta di Indiana Jones, alla ricerca della Shifter perduta... Saluti archeologici. Andrea

Proprio così, Berto, la maggior parte dei rotabili RR ha avuto tante varianti, a volte corrispondenti ad una numerazione differente, e qui l'identificazione è relativamente semplice, a volte no, e lì la faccenda si complica, specie se parliamo di versioni per mercati esteri. Evidentemente le modifiche agli stampi erano frequenti, suppongo a questo punto non molto costose, ma non sono un tecnico, se ne era già parlato sul forum, ad esempio per le "Badoni galletto". Stupisce comunque l'abbondanza di particolari differenti per le versioni AHM, tanto da pensare che fossero realizzate con stampi diversi, il che però non è coerente con il contenimento dei costi che ha sempre contraddistinto RR. Saluti curiosi. Andrea