RR dal ritorno al Versus Roco



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RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda 3-nino » 22 nov 2022, 17:03

Ed ecco apparire sulla scena il 636 Roco. Veramente bello, proporzionato, in scala, al confronto con il botolone di RR. Ovviamente 35 anni di differenza pesano e la sofisticata meccanica del 636 austriaco suscita sospiri di apprezzamento. Belli i pantografi; al confronto quelli di RR sembrano scaldaletti per la casa delle bamboline. Va detto però che nel 56 il 636 di RR era campione di innovazione a livello internazionale. Ha fatto da battistrada per soluzioni poi adottate universalmente. Il telaio vasca con carrozzeria separata per i locomotori , completo di impianto elettrico, zavorre , motore e sistema di trazionee e luci, per favorire la manutenzione e la facilità e flessibilità produttiva, potendo infilare sullo stesso telaio carrozzerie diverse, etc, etc. Ricordo come la logica del carapace da tartaruga ( carapace da riempire con tutti i componenti del modello) abbia per tutti gli anni 50 caratterizzato molti produttori europei e non solo. Anche per questo confesso che il Botolone di RR mi piace , molto, e lo trovo bello. Mi restituisce l'idea di una macchina rustica, un omaccione da lavori pesanti con mani e piedi adeguati come doveva essere una macchina nata nel 43. Quello Roco, bellissimo, sembra una mammoletta, con scarpette da ballerina. Sia chiaro ne ho cinque, quindi lo apprezzo molto, ma continuo a pensarlo meno " vero " dell'altro. A voi le foto per un confronto diretto .3-nino
Allegati
636.jpg
Ecco le ballerine di anni e versioni diversi .
6361.jpg
Dal castano e isabella alla sola isabella,; Ghiere dei fari alluminio o bianche, con o senza spartineve, etc.
6362.jpg
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ed ecco il confronto fotografico tra i due 636
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3-nino

 
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Re: RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda trenino47 » 23 nov 2022, 9:45

Intervengo molto raramente e me ne scuso.
Ma questa volta mi sento di spezzare una lancia (anzi tutta una panoplia) a favore dello e636 Rivarossi: è un fenomeno che si ripete SEMPRE quando confronto i miei modelli Rivarossi 1:80 con modelli in scala 1:87 odierni.
Non c'è venia: i modelli in scala perfetta PERDONO il confronto. Sempre.
L'equivalente modello Rivarossi personalmente lo trovo sempre più bello, più credibile, in grado di donarmi l'illusione perfetta del vero.
La verniciatura è sublime a mio parere.
Insomma... viva La Rivarossi e la sua scala 1:80! SIEMPRE!
trenino47

 
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Re: RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda 3-nino » 23 nov 2022, 13:13

Trenino 47, le tue parole sono poesia. E mi rincuorano. Credevo di essere il solito vecchietto nostalgico, ed invece trovo che altri hanno la stessa mia percezione di ciò che assomiglia al "vero". E RR sicuramente disponeva di una grande capacità di ridurre un prototipo senza alterarne irrimediabilmente la percezione in chi lo osserva. Anche quando accrocca le dimensioni ed i particolari. Le verniciature poi sono splendide e contribuiscono in modo decisivo a dare parvenza di veridicità al modello. E' strano ma vero che l'occhio inganni non rispettando la giusta e rigorosa riduzione in scala dovuta ad un computer, per valorizzare invece l'insieme e perdendo di definizione . Più l'oggetto è piccolo e più i particolari minuti annegano nel colpo d'occhio. E quello che sulla carta risulta essere un oggetto proporzionato, agli occhi risulta essere strano. D'altro canto in RR si dava molta importanza al colpo d'occhio , più che alle misure. Il modello doveva essere " visto" come proporzionato e da qui il miscuglio di scale che spesso si ritrovano sullo stesso modello non dovuto quindi solo a qualche furbizia produttiva. Non solo 1/80. Poi la maestria della verniciatura metteva ottime toppe anche a qualche eccesso . 626 del 50/52, 835, li trovo molto belli; il 428 , modellisticamente parlando un pasticcio, è bellissimo come la 740, che ridanno la percezione di queste macchine come le ricordo e viste etc. etc. Saluti. 3-nino; un vecchio nostalgico
3-nino

 
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Re: RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda trenino47 » 23 nov 2022, 14:11

Beh... anch'io sono un vecchietto (1947)!
Ma, proprio per questo, nel 1958 entrai nel mondo Rivarossi e da allora non l'ho più lasciato.
Hai elencato benissimo i motivi delle loro scelte, ed io li condivido in pieno.
Ad majora!
trenino47

 
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Re: RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda Rotaiedel75 » 29 nov 2022, 19:14

E' un confronto che non ha molto senso...
Diverse sono le scale, le epoche di progettazione e le tecniche utilizzate per realizzarle, a partire dagli stampi e dalla meccanica utilizzata.
Le Roco vanno paragonate alle nuove produzione H0. dancing
Ultima modifica di Rotaiedel75 il 3 dic 2022, 15:11, modificato 1 volta in totale.
Rotaiedel75

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Re: RR dal ritorno al Versus Roco

Messaggioda Marco Fornaciari » 29 nov 2022, 19:44

Beh, anche le prime poliedriche Roco non sono esenti da imperfezioni, es. i musi sono più larghi.
In pratica sono più larghi in quelle che fanno riferimento alla prima serie al vero delle 636, numerazioni da 001 a 108.
Poi quando Roco riprose le: 636 da 109 in avanti, e tutte le 645 e 646 di prina serie al vero, corresse i musi.
La riprodizione delle 646 prototipo, se ricordo bene, avevano i musi larghi, essendo gli stessi delle E 636.

Per saperne di più
http://gamos81.altervista.org/

Per chi ancora non sa, ecco la faccia di Gabriele Moschetto
https://www.youtube.com/watch?v=ZksItcOnOWg
Saluti
Marco Fornaciari
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Meglio essere folli per proprio conto, che saggio con le idee degli altri.
F.W. Nietzshe
Marco Fornaciari

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