Eccomi finalmente con Voi.



Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Massimo Carloni » 3 dic 2019, 14:02

Salve a tutti voi, gentili signori.
Mi presento: mi chiamo Massimo, ho 44 anni, vivo nell'immediata provincia di Roma.
Appassionato di fermodellismo da quando avevo circa cinque anni, è un hobby che non ho mai sospeso. Ex sostenitore dello stile attuale a tutti i costi, da qualche anno mi sono spostato sullo storico. Storici sono anche i modelli che compro, in scala H0. Marca che amo: Lima. Marca che apprezzo qui e là: Rivarossi. Marche che stimo: un po tutte le altre.
Di Lima adoro letteralmente i suoi anni '60.
Che dire: la prima locomotiva Fs in esatta scala H0 (E645/646, misurare col calibro per credere, Italmodel docet); la prima carrozza Fs con una notevole riproduzione dei finestrini Klein (carrozza tipo Y; tra l'altro, non sapevo che 24.60 metri, divisi per 100, facessero 255 mm... ops); un carro articolato trasporto auto quasi valido ancora oggi.
Di Rivarossi: adoro le sue vaporiere 625. E la Tartaruga prototipo, gran modello per l'epoca, e pure in scala molto meno 1:80 di altre, giusto un po la larghezza.
Ho idee ben precise su cosa sia o debba essere un modello. Per inciso, cari signori: NO, non si può fare quel che si vuole coi propri vecchi modelli, cose come elaborarli, ecc. Sono documenti storici. Si conservano, si restaurano, si curano. E basta.
Se penso alla miriade di strimpellatori che elaborano la cara vecchia D342 Lima (tra questi, ce ne fosse almeno uno, uno solo, che le abbia corretto l'unico vero errore di carrozzeria...)
Scriverò quando riterrò di poter dare un parere, un consiglio. O quando qualcuno mi farà "arrabbiare"; vi leggo da anni, aivoglia se è successo.
Oliviero mi conosce: ogni tanto, a qualche mercato modellistico, gli tocca sorbirsi i miei sproloqui.
Ma, nonostante il supplizio, mi ha invitato ad iscrivermi, e lo ringrazio qui, pubblicamente.

Accidenti quanto ho scritto. Scusate.
Massimo Carloni

 
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Max 851 » 3 dic 2019, 15:10

Bene, benvenuto tra noi!
Di solito non mi precipito a salutare i nuovi arrivati, forse per una forma di pigrizia, ma in questo caso mi sento in dovere di fare un'eccezione anche perché sei quasi di Roma ed è probabile che ci incontreremo in occasione di qualche mercatino insieme all'amico Oliviero.
Condivido in buona parte quello che dici, nemmeno io amo elaborare i vecchi modelli, a volte penso di avere più l'attitudine del collezionista che quella del modellista; invece mi piace riportarli all'antica efficienza, nei limiti del possibile, possibilmente cercando i pezzi di ricambio originali - quando si può - o riprodotti, come ho fatto recentemente proprio nel caso di una 625. Spesso è una vera e propria caccia al tesoro, ma vuoi mettere la soddisfazione quando riesci a trovare, che so, gli anelli di aderenza originali della 940, o una confezione ancora sigillata di isolatori per i pantografi, o la barra di accoppiamento (usata) tra loco e tender della 625!
Quanto a Lima anni 60, sicuramente mi suscita ricordi pieni di nostalgia ma anche di disappunto per l'unica confezione ricevuta un Natale di tanti anni fa, con il convoglio che non riuscì mai - dico mai - a fare un solo giro completo dell'ovale senza deragliare o senza necessità di qualche spintarella. Ma come resistere al fascino del piccolo carro giallo "Banane"?
A presto
Massimiliano
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Massimo Carloni » 3 dic 2019, 15:48

Ciao, grazie della tua risposta, la prima che ricevo in assoluto su un forum, essendo questo il primo a cui mi iscrivo.
Ti spiego: sono nato a Roma, ci ho vissuto per 43 anni, e da un anno mi concedo una pausa fuori porta; a Roma, per lavoro, ci sono pressoché tutti i giorni.
Condivido con te il piacere della ricerca del pezzo di ricambio necessario per il modello che ci piace risistemare; guarda un po, all'ultimo Toyssimi ho acquistato una 625 a soli 35€ perché disastrata (scalette di accesso in cabina e al tender del tutto assenti, così come quasi tutti i mancorrenti; alcune bielle montate al contrario, col lato liscio all'esterno; cabina malamente reincollata alla caldaia, per fortuna scollata da me con poca fatica; problemi di assetto ruote, dovuti al carrello italiano che collide col filo che alimenta le lanterne, malmesso; ed altro) che sto riportando in ordine, ed anzi: voglio che sia la più bella 625.
Facilmente chiederò consigli storici e pratici in apposita sezione.
Massimo Carloni

 
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda berto75 » 3 dic 2019, 17:47

Benvenuto (2) Massimo anche da parte mia !! [09.gif]
anch'io mi considero un collezionista come voi nel senso che non amo per niente alterare o elaborare modelli di treni originali specie poi quelli storici ( perché anche volendo non ne sarei comunque capace) , i modelli di qualunque marca siano, mi piace averli così come sono usciti di fabbrica .
Questo non significa che non apprezzo le elaborazioni anzi quelle ben fatte le ammiro veramente e vorrei avere anch'io le capacità o conoscenze tecniche di coloro che sanno farle ,solo che (se le avessi) le farei solo su modelli disastrati o già modificati quindi difficilmente o impossibili da recuperare nella loro originalità .
a presto dunque ;-) e in bocca al lupo per il restauro della tua 625!!
-4- berto75
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Massimo Carloni » 3 dic 2019, 19:49

Oh, ecco Berto! Come se ti conoscessi già, ti leggo qui sopra da anni. Ciao, grazie del caloroso benvenuto.
Interessante il tuo punto di vista, il prendere in considerazione l'elaborazione o il perfezionamento di un modello storico realmente ridotto male; rifletto da tempo su questo concetto. Vedi, per la mia 625: le scalette assenti, gliele ricostruisco; ma non voglio "mentire": voglio sia chiaro che le sue nuove scalette, per quanto ben fatte, non sono originali; nessuno deve cascarci, ritengo. Come risolverò? Gliele costruirò di legno, e le farò un poco più corrispondenti al vero. La macchina avrà un aspetto completo, ma non ingannevole sulla completa autenticità.
Che poi io parlo tanto, ma sai cosa faccio? Se mi servono ricambi di un dato modello, ne compro uno disastrato da cannibalizzare; una volta a casa lo guardo, mi commuovo, e decido regolarmente di rimettere a posto anche quello; così, da un modello da completare, mi ritrovo con due modelli da completare. Pensa che volpe. Mi complimento con me stesso.
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 4 dic 2019, 2:49

Lupus in fabula risponde
Benvenuto in questo forum dal sottoscritto.
L'ho vista quella 625 al Toyssimi e mi sono trattenuto dall'acquistarla visto che una L625/R ridotta così l'avevo già riparata (la mia!... acquistata nel 1959 e sgretolata dall'uso e dagli anni). Il carrello inizialmente lo ricostruii già nei primi anni '80 in ottone saldato e stuccato (con resine epossidiche) poi in tempi più recenti l'ho sostituito con un ricambio in zama acquistato dall'amico Pratesi che spero di incontrare al "Seraphicum" tra un paio di settimane.
Io però avevo conservato le ruote, la vite e la molletta di contatto, tu dovrai risolvere anche questo problema.
Riguardo alla filosofia del "restauro conservativo", personalmente la vedo bene nel campo archeologico-architettonico. Già nel restauro di dipinti e sculture i restauratori cercano di restituire all'opera lo splendore di un tempo. Come esempio ricordiamo il restauro della Cappella Sistina e la Pietà Vaticana sfregiata nel 1972 da un vandalo e poi riportata all'aspetto originale. Ora non penso che Lima o Rivarossi siano più importanti di Raffaello o Michelangelo quindi nei miei restauri, qualsiasi materiale utilizzi, alla fine faccio in modo non si debba notare differenza tra vecchio e ripristinato.
Saluti da Oliviero
PS: ci vediamo al Serafico sabato 14 C.m.
Oliviero Lidonnici

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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Max 851 » 4 dic 2019, 8:58

Buongiorno a tutti,
volevo precisare meglio il mio punto di vista: il restauro che intendo io consiste in primo luogo in un'accurata pulizia del modello in questione, verifica degli eventuali malfunzionamenti e lubrificazione. Dopo di che, sostituzione delle eventuali parti mancanti o danneggiate, se possibile con ricambi originali attingendo alle mie (modeste) scorte o cercando presso i vari mercatini o in rete quello che può servire (a volte su ebay si trovano dei particolari incredibili - provenienti evidentemente da modelli smontati - che non sono mai stati forniti come ricambi nemmeno da mamma RR). Questa fase può durare a lungo, ma è una delle cose per me più divertenti, altrimenti ci sono degli ottimi particolari ricostruiti (Pratesi o Rivarestore tanto per non fare pubblicità). Quando non c'è l'originale e non esiste nemmeno la replica, preferisco al momento lasciare il "vuoto", come per esempio, tornando alla 625 di cui ho parlato, la pedana anteriore sotto la camera a fumo che è andata perduta e non si trova né come ricambio né come replica, quindi per ora ne faccio a meno, tanto la loco fa la sua figura e all'occorrenza può anche camminare benissimo. Per utilizzare l'esempio di Oliviero, è un po' come quando, nel restauro di un affresco, si lasciano "vuote" le parti che sono andate completamente perdute. Nel nostro caso però c'è sempre la possibilità di trovare una volta o l'altra il pezzo mancante.
Massimiliano
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Massimo Carloni » 4 dic 2019, 14:52

Ciao Oliviero, eccoci qui. Nel metterci le mani, capisco che quella 625 è stata raffazzonata in fretta e furia per venderla: incollaggi svrigativi, per fortuna con colla a contatto non usata come tale, e messa in scatola quando era ancora fresca, dato che nell'impasto seccato ho trovato particelle della gommapiuma ammalorata della suddetta scatola (di E645 080); guaine termorestringenti dove non servivano e facevano anzi impiccio; diverse viti spanate; sede della vite dei contatti portalampade rotta e sostituita con una segata di netto da un altro telaio; segata troppo alta, fra l'altro, ecco perché il carrello italiano ci collideva, tenendo sollevati da terra primo e secondo asse motori. Ma meglio, mi ci appassiono ancora di più al caso da risolvere.
Una cosa veramente buona è proprio il suo carrello italiano, sano, solido e dritto, col solo difetto di essere stato verniciato da RR troppo "affogato".
Ci vedremo certamente al Seraphicum, io per cercare pezzi e per Pocher. ;

Max 851, anche a me manca la pedana sopra al pancone. Finché non ne trovo una, gliela ricostruisco io, fissandogliela con un niente di colla vinilica, che sarà facilmente rimuovibile in caso di sostituzione.
Quanto mi piace la 625, per il mio gusto personale è la locomotiva a vapore italiana più a forma di locomotiva a vapore italiana.
Massimo Carloni

 
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Max 851 » 4 dic 2019, 18:51

De gustibus...si potrebbe discutere all'infinito. Per me la più bella locomotiva a vapore italiana, nella realtà come nel modello, è senz'altro la 746. La 625 è sicuramente una locomotiva simpatica, e tra l'altro ho avuto la fortuna di vederne diverse in servizio regolare e anche di viaggiarci da bambino per un brevissimo percorso da Venezia a Mestre (locale da Venezia a Trento via Bassano del Grappa, in doppia trazione proprio di 625!). Purtroppo il modello Rivarossi contiene diversi errori che ho sempre trovato tanto più fastidiosi in quanto sarebbero stati facilmente evitabili. Ora, ma anche qui è questione di gusti personali, su eventuali semplificazioni sono disponibilissimo a chiudere un occhio e forse anche tutti e due, anzi certi particolari che rendono i modelli fin troppo fragili non mi piacciono, ma gli errori (evitabili) mi lasciano abbastanza contrariato.
Ci vediamo, spero, al Serafico.
Masimiliano
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Re: Eccomi finalmente con Voi.

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 4 dic 2019, 19:21

Massimo Carloni ha scritto:Ciao Oliviero, eccoci qui.......
Una cosa veramente buona è proprio il suo carrello italiano, sano, solido e dritto, col solo difetto di essere stato verniciato da RR troppo "affogato".
Ci vedremo certamente al Seraphicum......

Allora mi correggo: la 625 che avevo vista all'Ergife era un'altra e del tutto priva del carrello, per questo ho detto ciò che ho detto [fischse7.gif]
PS: Come dice Max, la 625 RR contiene errori e qualche compromesso. La vera 625 è effettivamente dotata del "carrello italiano" (l'asse portante anteriore è collegato al primo asse motore da un "telaietto" inperniato al telaio principale e i due assi "curvano" insieme). Invece il modellino Rivarossi è dotato di un bissel (o bissell) ovvero un asse singolo, orientabile rispetto al telaio e l'asse motore anteriore è fisso.
Saluti da Oliviero e arrivederci al Serafico
Oliviero Lidonnici

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