Märklin 0 - alcuni treni fascia intermedia

[Coccobill 62]

Dopo aver visto due convogli merci della serie economica prendiamo oggi in esame alcune macchine di vario tipo, locomotive a vapore, locomotori elettrici ed auto motrici con relative carrozze e carri merci prodotti dalla grande casa tedesca a partire dal 1934 ed alcuni pezzi rimasti in produzione fino al 55 ossia l’anno della fine della scala zero per Märklin.
Sottolineo il fatto che, per tutti i pezzi che vedremo qui, si tratta della seconda fascia di mercato destinata ad una clientela più esigente e che poteva spendere molto di più rispetto ai prodotti della serie economica. Le locomotive cominciano ad essere più rifinite e dotate di apparecchiature elettriche più raffinate, ad esempio fanali con disposizioni realistiche, inversione elettromagnetica del senso di marcia. Anche la disposizione ed il numero degli assi ruota nonché l’architettura generale dei veicoli inizia a essere più simile agli originali. Non siamo ancora alla riproduzione fedele in scala ma ci stiamo avvicinando. Le carrozze passeggeri sono dotate di porte apribili, finestrini in celluloide e predisposizione per l’illuminazione interna delle carrozze; i carri merci sono più grandi, per i carri a due assi le lunghezze si assestano tra i 16,5 ed i 18,5 cm di lunghezza e le superfici delle fiancate presentano decorazioni e scritte assai più complesse e precise. I portelloni scorrevoli dei carri chiusi sono due per vagone con ganci di chiusura. I carichi trasportati dai carri pianale o a sponde basse sono estremamente variegati ed accattivanti.

[Alberto Claudio Angiolini]

Dopo l'articolato cappello cominciamo con

Locomotiva a vapore art. E 66/12920 del 1938-54
Questa locomotiva a vapore, considerando solo le versioni con motore elettrico,
è stata prodotta in sei differenti versioni tra il 1934 ed il 1955.
Questa con verniciatura nero opaco e grandi lamiere para fumo e la quarta di sei,
prodotta tra il 1938 ed il 1954. La lunghezza complessiva della locomotiva più il tender è di 39,5 cm.
Il rodiggio è il classico 2’B con tender a tre assi.
Il motore a 20 V corrente alternata è dotato di inversione elettromagnetica tipo 66
ma l’inversione può anche essere comandata manualmente con la levetta posta in cabina macchinista.

Locomotiva Märklin E 66/12920

La linea generale e l’architettura di questa macchina sembra ispirarsi vagamente alle locomotive della classe BR01,
se così fosse naturalmente mancherebbero due assi, uno motore ed uno folle.
Da notare le bielle di spinta e di accoppiamento, ancora un po’ troppo rudimentali per i miei gusti.
Forse nel 1934 o 1938 si sarebbe potuto fare di meglio!
Sulla parte frontale si vedono i due fanali con le lampadine,
da notare nelle vicinanze della ciminiera il classico fulmine rosso
a simboleggiare che la macchina era dotata di motore elettrico.

All’interno della cabina macchinista si può apprezzare una riproduzione
delle apparecchiature e delle porte della fornace
oltre al comando manuale dell’inversione senso di marcia.
Tutte le ruote della locomotiva sono ottenute per fusione,
così come per fusione sono ottenuti il gruppo cilindri, la ciminiera ed i due duomi del vapore,
tutte le altre parti sono in lamiera di acciaio di buon spessore.
Da notare l’architettura del tender che assume proporzioni e dettagli verosimili,
il carbone è carbone vero incollato alla lamiera. Le ruote del tender sono in lamiera.
L'importante peso contribuisce a dare a questa macchina una potenza di trazione molto notevole,
in grado di trascinare con sé anche lunghi convogli merci.

[Alberto Claudio Angiolini]

Particolari marcature e dettagli tender.

Nelle foto qui sopra alcuni dettagli delle marcature sulla locomotiva e sulla parete posteriore del tender.
In particolare sul tender è riportato l’articolo del tender che recita la sigla E 929/0
Questa locomotiva era proposta in vendita tipicamente assieme a carrozze a quattro assi di lunghezza 24,5 cm
oppure carrozze a due assi di lunghezza 18,5 cm.
Io per la mia collezione ho preferito le carrozze a quattro assi art.1751/0…1754/0.
questi tipi di carrozze, tutte a quattro assi con lunghezza hai respingenti di 24,5 cm,
sono rimaste in produzione con piccole modifiche alla veste grafica dal 1934 al 1955
e ben rappresentano a mio avviso la produzione della seconda metà degli anni 30 nella fascia medio alta di questi prodotti.
(arrivano presto! :) ndr

[Coccobill 62]

Ciao a tutti, rientrato dalle ferie un paio di giorni fa, ieri mi sono rimesso a fotografare le carrozze di questa serie. Ho girato le immagini ad Alberto che mi aiuterà a caricarle come di consueto.
Durante le ferie trascorse in Abruzzo e nelle Marche, tra visite culturali e pranzi luculliani ho fatto una bellissima visita a P ticchio, frazione di Arcevia, dove c’è uno splendido museo in tema modellismo ferroviario; ma ne parleremo meglio in un contributo apposito.saluti a tutti ed a presto, Paolo

[Alberto Claudio Angiolini]

Come preannunciato diamo inizio alla presentazione di queste carrozze

Questa locomotiva era proposta in vendita tipicamente assieme a carrozze a quattro assi
di lunghezza 24,5 cm oppure carrozze a due assi di lunghezza 18,5 cm.
Io per la mia collezione ho preferito le carrozze a quattro assi art.1751/0…1754/0.
Questi tipi di carrozze, tutte a quattro assi con lunghezza ai respingenti di 24,5 cm,
sono rimaste in produzione con piccole modifiche alla veste grafica dal 1934 al 1955
e ben rappresentano a mio avviso la produzione della seconda metà degli anni 30
nella fascia medio alta di questi prodotti.

Carrozza di seconda classe a quattro assi articolo 1751/0.
La costruzione di questa bella carrozza è interamente in lamiera, il tetto è verniciato a spruzzo
mentre le fiancate del vagone sono verniciate e decorate con procedimento di cromolitografia.
Carrelli e ruote in lamiera, respingenti fissi in alluminio e quattro porte apribili dotate di maniglia di blocco in ottone .
I finestrini principali possiedono il trasparente in cellophane.

Carrozza seconda classe Märklin 1751/0

Come potete osservare dalla fotografia il tetto è incernierato da un lato
e all’interno porta saldato il supporto per il montaggio dell’illuminazione interna,
è predisposto anche al centro delle testate della carrozza un intaglio per consentire il passaggio del cavo elettrico
necessario ad alimentare uno dei due poli per l’illuminazione interna
mentre il secondo polo prende corrente tramite ruote e carrelli.
Sono presenti complessivamente 26 finestrini, 12 di grandi dimensioni e 14 di piccole dimensioni, sei di questi sulle porte.
Sotto il fondo della carrozza è applicato un cassettone per le batterie che servivano ad alimentare l’illuminazione delle carrozze.

Questa in colore verde e senza arredamento è la versione più semplice e comune,
la carrozza è stata prodotta in altre tre versioni: con arredamento interno ed illuminazione in verde
ed anche in colore blu in entrambe le opzioni di allestimento.
Il periodo di produzione come detto e 1934 fino al 1955.
Sul fondo della carrozza è stampigliato a rilievo il marchio di fabbrica, la bicicletta e la scritta germani.
Il marchio di fabbrica è stampato anche ad entrambe le testate della carrozza.

Carrozza ristorante a quattro assi Mitropa 1752/0.
Questa nel caratteristico colore rosso bordeaux , con scritte dorate e tetto grigio chiaro,
è la prima versione della carrozza ristorante del gestore Mitropa
Questa versione è rimasta in produzione dal 1934 al 1951.
Una seconda versione realizzata con una colorazione in rosso metallizzato è stata invece prodotta dal 1951 al 1955.
La versione di lusso con arredamento interno e illuminazione interna
è stata invece proposta in questo stesso colore nel periodo 1934 1939.
Le caratteristiche costruttive di questa carrozza, i dettagli funzionali
ed i materiali impiegati sono i medesimi della carrozza precedente.

Carrozza ristorante Mitropa 1752/0

Anche in questo caso il tetto è dipinto a spruzzo e le fiancate della carrozza sono dipinte e decorate con procedimento di cromolitografia.
Molto caratteristica è la marcatura e lo stile grafico del logo Mitropa.

Il risultato estetico lo trovo molto felice anche se una piccola critica mi sento di farla:
le scritte andrebbero in lingua tedesca ed inglese mentre qui le vediamo solo in lingua tedesca!
Evidentemente negli anni 30 c’era molta voglia di pangermanesimo.
In collezione ho un’altra carrozza ristorante prodotta dalla ditta concorrente di Norimberga Karl Bub KBN
nei medesimi colori dal 1933 al 1939 che invece presenta la scritta correttamente rappresentata nella doppia lingua,
a riprova che anche nella Germania degli anni 30 chi voleva usare qualche parola di inglese lo poteva fare…

[Alberto Claudio Angiolini]

Carrozza letti a quattro assi Mitropa 1753/0
Anche la carrozza letti, nella stessa colorazione rossa della carrozza ristorante,
costruttivamente è identica alle altre due già presentate.
La colorazione del tetto realizzata sempre a spruzzo presenta una tinta grigio verde
leggermente differente da quella del vagone ristorante.
Naturalmente sulle fiancate è precisato che si tratta di carrozza letti!
Su questo esemplare sono montate ruote a razze ottenute per fusione
e non saprei dire se questo particolare è caratteristico di un certo periodo di produzione o meno.
Anche questa carrozza è stata prodotta in tre differenti versioni, questa è la prima, prodotta tra il 1934 ed il 1951.
La seconda versione presentava una colorazione in rosso metallizzato e fu prodotta tra il 1951 ed il 1955
mentre la terza, in questa stessa colorazione ma dotata di arredamento interno ed illuminazione interna
venne invece prodotta tra il 1934 ed il 1939.

Carrozza letti Mitropa 1753/0

Anche su questa carrozza le scritte le possiamo osservare solo in lingua tedesca.

[Alberto Claudio Angiolini]

Bagagliaio a quattro assi art.1754/0
Anche il bagagliaio a quattro assi di questa serie è realizzato interamente in lamiera verniciata e litografata.
La lunghezza è sempre di 24,5 cm ma naturalmente i dettagli costruttivi si differenziano sensibilmente dalle carrozze:
il tetto è completamente differente presentando un rialzo con finestrature,
la parte rialzata è un pezzo stampato a parte e saldato poi sul tetto per consentire l’intaglio dei finestrini.
Anche questo tetto è incernierato da un lato e presenta all’interno il supporto per illuminazione interna
saldato alla parte inferiore del tetto.
Sul fondo del carro non ci sono i cassettoni per le batterie ma invece sono presenti
due lunghe pedane per accedere al portellone del bagagliaio.
I finestrini sono complessivamente 18, di cui sei sulle porte e 12 sulle pareti del furgone.
Su entrambi i lati del furgone c’è un ampio portellone scorrevole dotato di serratura di blocco
la quale consente la chiusura del portellone completamente chiuso oppure bloccato a 5 mm
dalla battuta per consentire il ricambio dell’aria durante la corsa.
Ai quattro angoli del furgone sono presenti le quattro porte dotate di maniglia di blocco in ottone.
Come per le carrozze e respingenti sono in alluminio tornito, fissi,
i carrelli sono interamente in lamiera e le ruote anche se in lamiera.

Anche questo furgone è stato prodotto in tre differenti versioni:
la prima prodotta tra il 1934 ed il 1939 recava l’emblema delle ferrovie del Reich
la seconda versione che è questa che ho trovato, la quale non presenta la marcatura delle ferrovie tedesche
ed è stata prodotta tra il 1948 ed il 1955. La terza versione invece prodotta solo tra il 1937 ed il 1939,
presentava anche essa l’emblema delle ferrovie tedesche del Reich
e soprattutto era dotata di fischio con sirena elettrica a bordo!

Bagagliaio a due assi art.1728/0
Questo bagagliaio verde a due assi, di lunghezza 18,5 cm, non c’entra nulla con le carrozze viste in precedenza
ma comunque lo ritengo di un certo interesse.

Bagagliaio due assi Art 1728/0

Questo furgone è stato prodotto tra il 1932 ed il 1955, come potete osservare dalle fotografie
presenta una costruzione semplificata rispetto alla versione più grande: carro a due assi,
le sei porte sono solo impresse nella lamiera e non apribili,
i due portelloni muniti di finestrino sono scorrevoli ma privi della serratura di blocco.
Sul furgone sono presenti complessivamente 12 finestrini tutti di piccola dimensione,
uno per ogni testata, quattro sulle fiancate ed uno per ogni portellone.
Il tetto non si apre ed il rialzo è appena accennato con imbutitura della lamiera in un solo pezzo.
Anche sul pavimento di questo carro sono applicate le due pedane lunghe per caricare i bagagli al portellone.

I due furgoni bagagliaio a confronto.

[Coccobill 62]

Un grande ringraziamento ad Alberto che mi assiste con grande pazienza nella pubblicazione delle fotografie,
Aggiungo qualche notizia sulle carrozze a due assi che erano abbinate al bagagliaio a due assi articolo 1728 visto per ultimo:
Le carrozze abbinate erano carrozze a due assi a balconcino, lunghezza 18,5 cm, con due porte apribili che davano appunto sul balconcino. Art 1727 , la forma delle quali richiama alla memoria le diffusissime carrozze articolo 4040 in scala H0 , prodotte in oltre 40 milioni di esemplari… Praticamente in ogni casa tedesca ce ne sono almeno tre!

Curiosamente invece nella scala zero sono relativamente rare, Infatti assai più diffuse sono le carrozze di lunghezza 16,5 cm articoli 1725 e 1726, carrozze a due assi con quattro porte apribili agli angoli e relativo bagagliaio, prodotte in svariate colorazioni e varianti, sono oggi estremamente diffuse e si possono trovare specialmente se giocate a prezzi veramente modesti.naturalmente non saranno mai rare ma possono piacere ugualmente come testimoni di un’epoca ormai lontana.saluti a tutti ed a presto, Paolo

[Coccobill 62]

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[berto75]

Bellissima Paolo la tua raccolta di carrozze teutoniche marklin in scala 0 !
Oltretutto i tuoi modelli sono per lo più in ottime/eccellenti condizioni ! Abbinate alla tua loco devono fare un PORCO FIGURONE ! Va da sè poi che le porte apribili sono irresistibili ! Peccato che marklin non abbia previsto (almeno da quel che ho capito) la possibilità di acquistare a parte degli arredamenti interni da poter inserire nei modelli che ne erano privi.
LE CARROZZE nella livrea Mitropa inoltre sono di una grande finezza estetica mi piacciono molto.
Grazie a te e Alberto per la PAZIENTE e dettagliata rassegna fotografica di questi modelli le cui caratteristiche non mi erano note non avendo mai prestato attenzione alle vecchie produzioni teutoniche di marklin in scala 0.
ammirati saluti berto75