Märklin 0 - Restauro di un raro carro cisterna

[Alberto Claudio Angiolini]

Per il momento quanto Paolo/Coccobill mi manda da postare finisce qui
ma non disperiamo! spero in nuovi invii!

Il convoglio composto dalla locomotiva e dai carri cisterna

Nelle foto qui sopra il convoglio composto da locomotiva e carri cisterna nelle varie versioni.
Forse sarà meglio sostituire la locomotiva con il locomotore elettrico…
Non vorrei che una scintilla incandescente trascinata fuori dal vapore
facesse incendiare qualche cisterna del convoglio!

[Coccobill 62]

Ciao Alberto, grazie ancora per la collaborazione nel caricare le fotografie; scrivi che ti auguri l’invio di nuovo materiale. La tua speranza non andrà delusa! Ho già preparato i testi a commento e spiegazione per un centinaio di nuove immagini, una quarantina riguardano un convoglio passeggeri Nella fascia intermedia di mercato di questo stesso produttore, le altre 60 immagini invece proseguono il contributo sulle auto cisterne in scala HO
Per quanto riguarda invece questo contributo che illustra la produzione della fascia economica in scala zero direi che abbiamo concluso.volendo si potrebbe fare un confronto con una decina di modelli della concorrenza nella stessa fascia dimensionale… Cari saluti, Paolo.

[Alberto Claudio Angiolini]

Riprendo questo tread per illustrare secondo i desideri dell’amico Paolo un paio di carri appena restaurati (in corsivo le sue parole, in tondo le mie)

Buongiorno a tutti, riprendo questo intervento dell’anno scorso per mostrarvi due nuovi lavori che ha realizzato per me l’amico Alberto.
Nel primo caso, una cisterna della Esso fabbricata nel secondo dopo guerra, le codizioni generali del carro erano buone si è trattato di preparare delle nuove decalcomanie
perché quelle originali erano incomplete, quindi un restauro filologico della quarta o quinta versione di questo carro
destinata alla produzione della casa petrolifera americana standard oil.
Nessuna particolare difficoltà, dei maggiori fabbricanti si trovano in rete ottime versioni del marchi nel formato voluto da chi realizzerà poi le decalcomanie,
per il resto abbiamo convenuto di intervenire al minimo, ho solo ripreso qua e là alcune scrostature

Nel secondo caso invece abbiamo voluto realizzare un progetto del tutto nuovo ed originale: studiando i cataloghi specializzati della produzione della Marklin
avevo notato che non c’era nessun soggetto destinato a riprodurre cisterne di marchi italiani.
Ho pensato quindi di chiedere all’amico Alberto una livrea del tutto originale e cioè una cisterna della italiana Agip degli anni 30 cercando di documentarmi
su forme del logo e colori utilizzati nel periodo prebellico.
La ricerca è stata abbastanza laboriosa e si è basata sul ritrovamento di alcune pubblicità stampate su riviste della seconda metà degli anni 30,
oltre a questo abbiamo anche trovato qualche modello prodotto in scala H0 da altro fabbricante in tempi recenti.

Qui la cosa si è complicata non poco, del marchio Agip degli anni 30 si trova poco in rete, più che altro pubblicità d’epoca,
che hanno il “difetto” di essere delle illustrazioni (fossanche se sulla base di foto) dove il marchio subisce sempre lievi variazioni a seconda dell’inclinazione dell’iIlustratore
Oltretutto versioni vettoriali in rete non se ne trovano, facendo la media fra quanto trovato, e grazie a quanto trovato da Paolo
(l’unico che è più un fotomontaggio che un’illustrazione) l’ho ridisegnato nel formato voluto (era in parte la mia professione)

Oltretutto in questa pagina c’è l’unica immagine di un’autocisterna d’epoca. Da lì ho preso l’idea del marchio sul lato della cisterna

Il resto viene da un’interpretazione più o meno fedele dell’immagine del carro moderno.

Come potete vedere confrontando il carro moderno con quanto fatto da me, ho fatto una bella cazzata, non solo la riga diagonale verde è troppo sottile,
ma sopratutto è nella direzione sbagliata (dall’alto al basso invece che dal basso in alto).

Purtroppo me ne sono accorto dopo aver dato il protettivo impossibile staccare le decalcomanie, avevo però preparato delle bande verdi di spessore maggiore e almeno le ho potute sovrapporre alle precedenti

[Alberto Claudio Angiolini]

Ma non ho fatto solo questi due carri... approfitto del tread per mostrarvi un veloce restauro di un benzinaio d'epoca
che Paolo aveva mostrato come "paragone" parlando dei micro motori a scoppio.
Il poveretto aveva avuto un piede tagliato da un automobilista scorretto che era scappato senza pagare.
Non conoscendo il materiale con cui è fatto (sembra un insieme di carta pesta finissima, gesso e vinavil)
ho prima realizzato una spina a U per reggere con certezza la protesi

poi l'ho rivestita di stucco (l'epossidico bicomponente che uso per i figurini)

e poi colorata, già che c'ero ho ripreso qua e là anche l'abito, un poco liso...
ma con molta moderazione, per non alterare la pittura un poco naif dell'originale

[Coccobill 62]

Ciao Alberto, grazie mille per la protesi al benzinaio invalido e per il restauro dei due carri cisterna!

Sono molto contento del risultato finale che sei riuscito ad ottenere in particolare con la cisterna della Agip.mi sembra una esecuzione del tutto verosimile ed in linea con lo spirito degli altri prodotti della casa risalenti agli anni 30.a riguardo della fascia verde mi sembra che tu sia eccessivamente Duro nell’autocritica:
Ho riflettuto a lungo sul significato che aveva a suo tempo la applicazione della fascia verde trasversale sulle cisterne degli anni 20:30. Penso che si trattasse di distinguere cisterne prima dedicate trasporto di acqua potabile oppure acqua destinata a impianti di generazione del vapore da cisterne utilizzate invece per il trasporto di Idro Carboni per evitare il reciproco inquinamento.con ogni probabilità venivano prelevati alcuni vagoni Cisterna dal parco rotabili per destinarli al trasporto idrocarburi e questi venivano distinti dagli altri tramite l’applicazione delle fasce verdi trasversali.due fasce verdi trasversali di modesta larghezza anziché ridipingere tutto il vagone per economizzare sulla vernice colorata Solo molti anni dopo i vagoni verranno personalizzati con le insegne delle agenzie petrolifere o con colorazioni integrali nei colori aziendali. Se questa ipotesi che ho espresso è vera allora probabilmente il senso dell’inclinazione della fascia verde era del tutto casuale e frutto della fantasia dell’addetto al parco rotabili Per cui l’aver cambiato il senso dell’inclinazione non credo sia un grave danno.grazie ancora del tuo prezioso lavoro e cari saluti, Paolo

[berto75]

Magnificamente riusciti questi restyling di carri cisterna d'epoca li TROVO semplicemente stupendi !! Oltretutto appaiono come nuovi, certo che con quei marchi vintage di carburante sono affascinantissimi !! E il benzinaio è tornato come nuovo! ORA bisogna solo revocargli la pensione di invalidità ammirati berto75