ELETTREN loco FS GR.691 in ottone scala 0

[io_gioco_ancora]

Salve,

su http://www.altemodellbahnen.de/ (solo tedesco) ci sono molte discussioni su Elettren visualizzabili tramite la funzione cerca (suchen) ed in particolare questa sulle "strane tecniche" elettromeccaniche utilizzate dalla marca.

Questa mi è risultata assai interessante:
http://www.altemodellbahnen.de/t30968f2 ... -Loks.html

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Buon pomeriggio

[Coccobill 62]

Buongiorno signor Bruno, molte grazie per la segnalazione di questo sito tedesco molto interessante. Ho letto con grande interesse la discussione segnalata che spiega nel dettaglio il funzionamento del sistema di inversione elettromeccanica del senso di marcia per i motori in corrente alternata a 20 V ed anche le particolarità del generatore di fumo che è installato nella ciminiera..
Se ho ben capito tutti questi dettagli si riferiscono alle macchine prodotte tra il 1954 ed il 1960, o eventualmente fino al 1964. Appena possibile cercherò di verificare se tutte queste particolarità sono presenti sul mio modello, così da poter collocare meglio la sua data di fabbricazione. Grazie ancora per la segnalazione, Cordiali saluti Paolo.

[Coccobill 62]

Catalogo L3 anno 1964

Buongiorno a tutti, nella mia ricerca di documentazione e notizie certe sulla storia della casa Elettren ho acquistato un catalogo stampato in febbraio 1964 (formato A5), completo di listino prezzi, che ho fotografato e pubblico qui di seguito per gli appassionati interessati:

prima di copertina

ultima di copertina

particolari e dettagli tecnici della locomotiva gruppo 691 delle ferrovie dello Stato

In questa prima parte sono rappresentati i molti dettagli e descritte le caratteristiche tecniche della locomotiva gruppo 691.
Particolarmente interessante ho trovato la descrizione del funzionamento dell’apparato fumogeno dotato di mantice per la creazione dello sbuffo di vapore ad ogni giro di ruota. I più puntigliosi alzeranno il sopracciglio sinistro e penseranno: "gli sbuffi di vapore dovrebbero essere 4 ad ogni giro... eh sì, ma la perfezione non è di questo mondo!
All’interno della ciminiera c’è una lampadina elettrica che illumina ad intermittenza lo sbuffo del vapore sincronizzata con il mantice. Molto interessante anche il dettaglio tecnico e costruttivo del sistema di inversione del senso di marcia comandato con un relais azionato da impulso in corrente continua e tensione a 14 V, mentre la tensione del motore è regolata tra 10 e 20 volt in corrente alternata. A richiesta era possibile ottenere l’inversione del senso di marcia azionata con picco di tensione in corrente alternata a 25 volte come per il sistema Marklin.
Molto interessante anche la descrizione del sistema utilizzato per la brunitura della caldaia tramite deposito galvanico.
Il diametro minimo di curvatura per i binari è stato fissato in 180 cm, quindi quello che avevo scritto rispondendo ad Alberto Claudio Angiolini qualche tempo fa a proposito dei binari non è corretto: i binari a sette traversine che ho hanno un diametro di curvatura di 130 cm e quindi non si prestano a far girare questa locomotiva. Per fare qualche prova di funzionamento ho dovuto utilizzare solo i tratti diritti posando 5 m di binario in corridoio… I collaudi non sono ancora terminati ma intanto ho potuto stabilire che il motore funziona così come il generatore di fumo e tutte le lampade e luci elettriche sia dei fanali che la luce in cabina e la lampadina all’interno della ciminiera.
Non sono ancora riuscito invece a stabilire se il meccanismo di inversione del senso di marcia funziona a 14 V corrente continua oppure a 25 volt corrente alternata. Forse l’impulso utilizzato a 14 volt in continua aveva una potenza troppo scarsa in quanto molta corrente viene assorbita comunque dall’apparato fumogeno… Proseguiremo le indagini!

[Coccobill 62]

Nella seconda parte del catalogo la bella locomotiva elettrica italiana gruppo E428 ed alcune carrozze passeggeri italiane.

[Coccobill 62]

Nell’ultima parte del catalogo alcune carrozze passeggeri di lusso delle ferrovie svizzere ed internazionali, inoltre carrozze ristorante e furgoni bagagliaio. Infine il listino prezzi per le vendite all’estero. Non mi è chiaro in quale valuta siano espressi i prezzi. Forse franchi svizzeri oppure dollari americani? Escluderei i marchi tedeschi. Mi piacerebbe rendermi conto della valuta e del cambio dell’epoca possibilmente con qualche dato sul potere d’acquisto di allora. Io non ho riferimenti in materia ma mi piacerebbe capire rispetto allo stipendio mensile di un impiegato o al salario di un operaio a metà degli anni 60 cosa volessero dire questi prezzi. Chiunque fosse in grado di fornire qualche aiuto in questo senso è senz’altro il benvenuto! Cordiali saluti Paolo.

[Alberto Claudio Angiolini]

Non credo che attualmente un impiegato e ancora di più un operaio
possa permettersi rotabili in ottone in scala 0
ancora di più nei 60

alb

[Marco Fornaciari]

Non credo che attualmente un impiegato e ancora di più un operaio
possa permettersi rotabili in ottone in scala 0
ancora di più nei 60

alb

Oddio, come sempre basta segliere, es.: no 15 giorni di mare, si modello in ottone.

[Coccobill 62]

Ciao Alberto, scrivi che non pensi che sia possibile che un impiegato o un operaio si possano permettere pezzi di questo tipo: sicuramente negli anni 60 ma ancora oggi oggetti di questo tipo si possono definire in qualche modo oggetti di lusso. Sicuramente si collocano su una fascia molto alta del mercato. Ti preciso che ho un grande rispetto per chi si guadagna onestamente lo stipendio o il salario. Io ho cominciato a lavorare a 14 anni, durante i mesi estivi liberi dalla scuola, e poi stabilmente come dipendente di industria privata a partire dai 19 anni. Come mi aveva insegnato mio padre ho imparato per esperienza diretta il rispetto che si deve ai soldi che si guadagnano lavorando con fatica. A ragione anche Marco quando dice che comunque possiamo fare delle scelte per decidere dove li vogliamo spendere i soldi onestamente guadagnati: tanto per fare un esempio comune a tutti, nell’acquisto di automobili io ho sempre preferito acquistare usato per risparmiare; infatti nella mia famiglia comprese le auto acquistate per le figlie ho comprato nove usati e solo una auto nuova. Nel collezionismo o modellismo allo stesso modo facciamo tutti noi delle scelte molto discutibili : c’è chi preferisce acquistare numerosi modelli economici e c’è anche chi preferisce solo pochi pezzi pregiati… Ognuno ha le sue ragioni ed è impossibile dire dove stia la scelta migliore. Rilancio la mia domanda precedente: chi ci aiuta a capire il listino prezzi del 1964? Saluti Paolo

[berto75]

Bellissimo il catalogo Elettren del 1964 e presumo anche molto difficile da reperire , il catalogo fornisce proprio una panoramica dettagliata della produzione elettren di quell'epoca evidenziando anche gli esplosi e interni sia delle loco che delle carrozze e le loro caratteristiche tecniche !
Non immaginavo fosse facile da smontare la 691 (almeno così dice il catalogo) quindi erano prodotti concepiti anche per rendere agevoli eventuali interventi di manutenzione .
Penso che i modelli Elettren fossero destinati in buona parte al ricco mercato svizzero (svizzera francese e tedesca ) ,e immagino che anche il Conte Giansanti Saluzzi fosse attratto da queste produzioni, quindi secondo me i prezzi di quel listino sono da intendersi in franchi svizzeri infatti in fondo al listino è scritto che l'agente generale per tutti i paesi risiedeva a LOSANNA in Svizzera.
Purtroppo ignoro a quante lire equivalesse (nel cambio di quell'anno) un franco svizzero e non sono in grado di esserti d'aiuto per una comparazione dei prezzi che pure mi incuriosisce molto .
A meno di trovare un listino elettren di quell'epoca con i prezzi in lire!
Sicuramente erano modelli di grande èlite , credo il meglio che si potesse trovare sul mercato in quegli anni.
QUANTO ai criteri di spesa condivido pienamente il pensiero dell'amico Paolo esistono infinite variabili circa i criteri collezionistici e modalità di spesa e ognuno ha una sua validità .
Certamente però è difficile che un padre di famiglia operaia o della piccola borghesia , soprattutto al giorno d'oggi ,riesca a convincere una moglie a rinunciare alle ferie per prendersi un modello costoso la vedo dura! MENTRE SE SEI uno SCAPOLO è indubbiamente più facile ritagliarti spazi e somme destinate al proprio hobby (qualunque sia) .Insomma nell'ambito dell'economia domestica le donne influenzano spesso le scelte !
PS questo catalogo a mio avviso dovrebbe essere inserito di corsa per la sua importanza sia storica che documentaria nella sezione industria italiana del modellismo! elettrenistici berto75

[3-nino]

ciao Coccobill, molto bello il catalogo : E' del 64, quantomeno il listino prezzi che riporta a fondo pagina della prima facciata 2/64. Anch' io credo siano prezzi in franchi svizzeri. Se così fosse il valore al cambio lira /franco nel 67 è di 143,210 lire per un franco. Questo sulla base dei cambi effettivi riportati nelle serie storiche relative. Al valore indicato ,il prezzo di 430 franchi della 691 sarebbe di circa 61.500 lire. Questo erra il valore di una buona retribuzione netta mensile impiegatizia in quegli anni. Un operaio percepiva attorno alle 40.000 lire. Ovviamente tentare una valutazione del potere di acquisto di allora comparabile con quello di oggi, è un esercizio improbo a partire dalla composizione dei panieri di beni a cui riferirsi e da comparare tra ieri ed oggi. Ricordo che parlando di FIAT 600, il suo prezzo di listino nei primi anni sessanta era di circa 600.000 lire. La 691 della RR costava a catalogo 14.500 lire , ed era la macchina piu cara. La 680 costava 11.000 lire tutte le altre erano sotto le 10.000 lire. Ovviamente tutto questo se il listino ha i prezzi in franchi svizzeri e se la politica del distributore Fulgorex non prevedesse una diversificazione dei prezzi in ragione dei diversi mercati. In questo caso solo un listino prezzi in lire ci direbbe " QUANTO" fa. Saluti 3-nino