Marklin 0...



Re: Marklin 0...

Messaggioda io_gioco_ancora » 10 ott 2022, 20:36

Salve!

TCE 1020 "Flatiron" 1913/14 in buone condizioni originali, motore a molla funzionante.
Un rodiggio unico per il mercato inglese.

flatiron.jpg


P1010001.JPG

Al suo posto con chiave Marklin non coeva.

Buona notte.
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Re: Marklin 0...

Messaggioda io_gioco_ancora » 11 ott 2022, 10:03

Salve,

Casello / alimentatore 3469/2 H ca 1911 con 2 lampade dell'epoca diverse ma compatibili (quella alta originale e funzionante, quella bassa trovata in seguito e bruciata).

P1010007.JPG

P1010009.JPG



Ritirata "bisex" 2594 1901/1914 completa ed in discrete condizioni, assai poco comune.

P1010003.JPG

P1010004.JPG

P1010006.JPG


Buona giornata.
io_gioco_ancora

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda berto75 » 11 ott 2022, 14:44

stupendi pezzi storici [lupe.gif] a me sconosciuti :shock: grazie per farci conoscere queste produzioni degli inizi del 900 e complimenti per la sua incredibile collezione!! Ma per curiosità che autonomia aveva una loco con funzionamento a molla ? quanti metri poteva percorrere con una carica ?
increduli -4- berto75
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Re: Marklin 0...

Messaggioda io_gioco_ancora » 11 ott 2022, 21:25

Salve!

berto75 ha scritto:stupendi pezzi storici [lupe.gif] a me sconosciuti :shock: grazie per farci conoscere queste produzioni degli inizi del 900 e complimenti per la sua incredibile collezione!! Ma per curiosità che autonomia aveva una loco con funzionamento a molla ? quanti metri poteva percorrere con una carica ?
increduli -4- berto75


la domanda è insidiosa e si presta alle più varie considerazioni.

Posso partire dalla constatazione che Marklin ha realizzato, dal 1891, i migliori motori ad orologeria applicati ai giocattoli ferroviari; soltanto possono rivaleggiare i primi Bing di alta gamma.
Certamente non ha mai utilizzato meccanismi ricavati da tranciatura e li ha sempre muniti di adeguati regolatori.

Parlare di autonomia significa, innanzitutto, distinguere tra epoche e gamme assai diverse; non è pensabile paragonare le prime serie 1020 ante prima guerra con le Pacific degli anni 20/30.

Provo a dare dei principi senza avere sottomano le "pezze di appoggio" che non si trovano ora qui con me.

Piccole macchine a due assi motori fino al 1920 > 25/30 mt
Piccole macchine a due assi motori successive e fino a fine produzione > anche 50 mt
Grandi macchine a 3 assi motori fino al 1940 > 60/70 mt e, a volte, anche 100 mt.

Naturalmente si parla di macchine in marcia isolata ed in piano, con curve ad ampio ed amplissimo raggio, di meccanismi ben manutenuti e lubrificati, con ruote e rotaie non sporche di grasso.

Eventuali mezzi trainati riducono notevolmente la performance e nel caso di assi, boccole e ruote rugginose possono causare lo slittamento allo spunto; per questo sarebbe meglio parlare di durata di un carica completa e non di mt percorsi.

Potenza e durata dell'azionamento di un motore ad orologeria dipendono dalla lunghezza e dallo spessore della molla considerando che questa deve poter essere "caricata" da mani umane e spesso da bambini utilizzando una normale chiave; in alcuni casi soprattutto nelle grandi macchine per l'Inghilterra erano installati rinvii di demoltiplica per la carica.
Altresì un corretto rapporto di riduzione tra motore e ruote nonché una giusta taratura del regolatore permettono di ottenere una marcia abbastanza uniforme (escludendo gli ultimi mt).

Con pazienza e chiavi di ricerca in inglese o tedesco troverete in rete parecchi filmati che trattano di questi impianti nostalgici, anche molto complessi.

Buona notte.
Ultima modifica di io_gioco_ancora il 24 gen 2023, 11:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Marklin 0...

Messaggioda Max 851 » 12 ott 2022, 11:06

Ciao Berto,
il tema dell'autonomia dei motori a molla è interessante, e le spiegazioni di io_gioco_ancora mi sembrano molto corrette. Se ti può interessare, aggiungo che qualche anno fa ho acquistato una delle repliche realizzate recentemente da Maerklin dei suoi automodelloni a molla degli anni 30-50. Credo che siano in scala 1:32, perché sono veramente enormi. Ricordo che da bambino avevo visto qualcosa su un vecchio catalogo e ne ero rimasto affascinato, ma purtroppo erano già fuori produzione. Erano molto ben fatti, ma soprattutto mi piaceva il fatto che si poteva acquistare la scatola di montaggio dell'autotelaio, che poteva ospitare diverse carrozzerie: berlina, auto sportiva, autocarro, furgone chiuso, autocisterna e, un tempo, perfino autoblindo (stiamo pur sempre parlando della Germania anni 30!). Il motore a molla poteva essere acquistato a parte, come pure il kit per i fanali illuminati. Memore di tutto ciò, quando ne ho avuto la possibilità ho acquistato la replica dell'autocisterna "Standard", che Maerklin vendeva già montata e completa di motore e luci, in serie limitata e numerata. Bellissima, anche se per giocarci un po' ci vorrebbe una palestra, ma sono rimasto un po' deluso dalla scarsissima autonomia del motore a molla, che è in grado di far percorrere al modello (piuttosto pesante) solo pochi metri. Non so, tuttavia, se gli originali dell'epoca avessero più autonomia.
Massimiliano
Max 851

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda berto75 » 12 ott 2022, 21:28

Ringrazio io gioco ancora per l'esauriente risposta (3) (3) al mio quesito capisco quindi ci sono molte variabili da considerare e molti fattori che possono influire sulle prestazioni di un motore a molla .
Ringrazio anche Max per il suo contributo gli automodelloni di veicoli in grossa scala riedatati da maerklin sono stupendi li avevo visti diverse volte sui cataloghi e devo dire mi piacevano un sacco anche se sono una categoria di giocattoli che non rientrano (per ragioni di spazio più che altro) nella mia tematica collezionistica. magari se ti senti Max posta una foto della tua autocisterna standard [lupe.gif] .. [fischse7.gif]
curiosissimi -4- berto75
berto75

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda Coccobill 62 » 13 ott 2022, 19:33

Grazie al signor Bruno per l’ampia spiegazione sulle peculiarità dei motori a molla nelle loro diverse esecuzioni. Complimenti per la loco tender inglese del 1913, deve essere particolarmente rara, io non l’avevo mai vista neanche nei cataloghi.
Coccobill 62

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda Coccobill 62 » 13 ott 2022, 19:44

Rispondo a Massimiliano cerca il dubbio sulla limitata autonomia dell’autocisterna: anch’io possiedo l’automobile aerodinamica a due porte di quella stessa serie di giocattoli. Ho osservato e confrontato il motore di questo giocattolo con altri due prodotti negli anni 30 e 40 da Bing e Marklin, Il primo smontato da locomotiva fabbricazione anni 30 ed il secondo proveniente da scatola di costruzioni tipo meccano.entrambi i motori citati per ultimi hanno dimensioni di ingombro e diametro massimo della molla sensibilmente maggiori rispetto al motore montato sul modello di auto.inoltre il modello dell’auto e dell’auto cisterna è montato con una meccanica piuttosto complessa, a valle delle normali riduzioni con ingranaggi cilindrici in acciaio ed ottone ci sono ben due trasmissioni con assi a 90° +1 giunto cardanico, tutti questi particolari realizzati con precisione relativa dissipano buona parte della potenza meccanica nel loro funzionamento per cui direi che alla fine una resa di autonomia di tre o 4 m per un giocattolo pesante oltre 1,5 kg è un risultato più che dignitoso! Se volete approfondire dettagli, immagini e particolarità di questi giocattoli ed altri provenienti da scatole di montaggio tipo meccano proporrei di creare un argomento apposito senza appesantire questo intervento che vuole parlare di treni. Buona serata e saluti a tutti, Paolo.
Coccobill 62

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda Max 851 » 14 ott 2022, 7:24

Ciao Paolo, grazie per le spiegazioni sempre gradite. Hai ragione circa la creazione di un nuovo argomento, visto che Berto mi ha chiesto delle foto dall'autocisterna, che credo dovrei avere sul computer di Roma, non appena le trovo provvederò in tal senso. Pensavo anche io che le repliche, per quanto possano essere fedeli, non sono proprio identiche agli originali, e quindi i motori a molla dell'epoca fossero più potenti. In ogni caso, come dicevo, considerato anche che le case - di chi si poteva permettere simili giocattoli - erano più grandi di quelle odierne, i (fortunati) bambini proprietari delle auto avrebbero dovuto avere a disposizione una palestra per giocare. Ma lo stesso vale, credo, per le locomotive in scala 0 o 1 funzionanti realmente a vapore.
Massimiliano
Max 851

 
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Re: Marklin 0...

Messaggioda io_gioco_ancora » 14 ott 2022, 17:41

Buon pomeriggio,

vi propongo le immagini di 2 modelli Marklin della stessa macchina negli scartamenti 0 e 1 con motore a molla degli anni '20 al fine di mostrare le rispettive dimensioni e l'estrema qualità della meccanica .
Si tratta di modelli per il mercato inglese nei quali si ritrova l'apice di questa tecnica a motivo della diffidenza di quel mercato verso l'alimentazione ad alta tensione (ma non verso la trazione a vapore vero).

Quella più grande mostra la cascata di ingranaggi di cui distinguete:
1) - la leva che comanda l'ingranaggio per l'inversione di marcia automatica tramite apposito binario.
2) - gli ingranaggi di detto sistema.
3) - gli ingranaggi che permettono una forte demoltiplica della corona di carica; ci vuole più tempo per caricare ma, come scrivevo sopra, diventa "quasi" a portata di bambino.
4) - la cascata necessaria per il cambio di velocità (2 marce con leva nella cabina).
Sotto di questa e quasi invisibile il barilotto che contiene il regolatore.

Conseguentemente in cabina abbiamo 3 leve: freno, inversione di marcia e cambio di velocità.

Il modello più piccolo, in scartamento 0, è invece assai semplificato mancando sia l'inversione di marcia automatica, sia il riduttore per la carica ed anche il cambio di velocità.

Ritornando al tema generale posso dire che in certe condizioni ottimali la macchina in 1 può percorrere con una carica anche oltre 100 mt mentre quella in 0 circa la metà o poco più.

P1010001.JPG

P1010002 - Copia.JPG

P1010003.JPG

P1010004.JPG


Non meravigliatevi di certe prestazioni; esistono, negli orologi, meccanismi di ricarica che marciano per 15 e più giorni.
Tutto dipende dalle prestazioni che si vogliono ottenere e credo che oggigiorno dove si ricerca nei modelli una velocità quasi in scala sarebbe possibile far viaggiare certi trenini anche per distanze superiori al km.

Saluti
io_gioco_ancora

 
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