Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-1960



Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-1960

Messaggioda Coccobill 62 » 15 set 2021, 18:41

Buongiorno a tutti, con questo mio intervento desidero pubblicare alcuni giocattoli d’epoca in tema ferroviario ed automobilistico della mia collezione. Desidero in particolare collegarmi e dialogare con gli interventi già pubblicati negli anni scorsi da “ erregiesse55” che ha già affrontato questo tema e presentato molti pezzi della sua ricca collezione.

Cominciamo dai pezzi più antichi: due semplici treni giocattolo in latta con motore a molla :
Treno passeggeri articolo 763.

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treno passeggeri INGAP 763 fiancata sinistra


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treno passeggeri INGAP 763 fiancata destra


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vista di tre quarti


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dettaglio motore a molla


Questo simpatico trenino prodotto in lamiera litografata e stampata tutto in un pezzo rappresenta bene la filosofia della casa padovana durante gli anni 30: si voleva produrre giocattoli esteticamente molto accattivanti e raffinati con la maggior semplicità possibile nella produzione ed assemblaggio per poter proporre il prodotto a basso costo per la clientela più ampia possibile. Questo oggetto è ricavato da solamente cinque pezzi di lamiera sagomata, piegata e graffata oltre alle quattro ruotine funzionali, le due anteriori ricavate da lamiere di scarto, le due posteriori collegate al motore a molla.
Questo articolo è stato prodotto nel 1935, il peso del giocattolo è pari a 82 g, il convoglio è lungo 255 millimetri, larghezza della carrozza 35 millimetri senza contare la chiave, altezza massima 55 millimetri. Questo modello è meno conosciuto di altri, più grandi e più famosi, forse perché quasi mai riprodotto sui libri dedicati a questa ditta , io lo trovo particolarmente simpatico ed accattivante, molto adatto ai giochi dei bambini piccoli.

Locomotiva a vapore con tender separato articolo 772

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locomotiva INGAP FS 772


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vista di tre quarti


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dettaglio motore a molla


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dettaglio marchio e frontale


Anche questa locomotiva, come la precedente, è molto curata nella litografia e decorazione ma estremamente semplice nella costruzione: la locomotiva è composta solamente da sei parti in lamiera litografate sagomate e graffate tra di loro oltre alle quattro ruote funzionali, due semplici dischetti davanti e due ruote motrici collegate al motore a molla con chiave fissa dietro. Il tender, separato e non agganciato alla locomotiva è costruito con solo due pezzi di lamiera litografata oltre alle quattro ruote funzionali e ai due assi folli. Il peso complessivo di locomotiva e tender è di 106 g (77 + 29).
Le dimensioni della locomotiva si avvicinano parecchio alla scala H0 e sono le seguenti: lunghezza 155 mm larghezza esclusa la chiave 45 mm altezza massima 65 mm. Il tender è lungo 105 mm largo 45 mm ed alto 50 mm. La lunghezza complessiva di loco + tender è di 250 mm.

Anche questo articolo venne fabbricato nel 1935 e per dimensioni è particolarmente adatto alla manipolazione da parte dei bambini.
Mi è capitato un paio di anni fa di vedere presso un altro collezionista le locomotive di grandi dimensioni prodotte dalla Ingap negli anni 30 lunghe oltre 50 cm e molto famose riportate su tutti i libri che parlano della casa padovana, esteticamente sempre molto curate ma con la meccanica ridotta all’osso come questi giocattoli più piccoli. Prendendo in mano questi giocattoloni ne ebbi un’impressione che potrei definire come di scatola vuota! Forse perché sono abituato a maneggiare modelli in scala zero prodotti da grandi ditte tedesche che sono sempre fabbricati in lamiera di grosso spessore e con meccaniche molto robuste e pesanti. D'altra parte leggendo su un libro editato nel 1992 l'intervista fatta al figlio del creativo che negli anni 30 costruiva i prototipi per la Ingap ho imparato che era esattamente questo il mandato che il titolare della azienda dava ai suoi progettisti: tornava dalla Germania avendo acquistato alcuni dei più bei giocattoli tedeschi e chiedeva ai propri creativi: "fammelo più colorato, più fantasioso, più leggero"… Continua
a presto Paolo
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda berto75 » 15 set 2021, 22:52

Semplicemente stupendi :shock: questi treni ingap litografati!! Modelli in semplice lamierino litografato, economici, essenziali, ma irresistibili !! Del primo poi (la loco verde con le 2 carrozze) non conoscevo nemmeno l'esistenza!! Erano veramente attraenti e coloratissimi oltretutto complimenti anche per l'ottimo stato di conservazione di questi, sicuramente rarissimi, modelli d'anteguerra!!! Ammirati e ingappuistici -4- berto75
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 17 set 2021, 13:00

Ciao Berto , Sono d’accordo con te che il pregio maggiore di questi semplici giocattoli sia la litografia è molto curata. Il creativo che la inventò era un diplomato alla Accademia di belle arti di Padova. I prototipi li costruiva scolpiti in legno massiccio, sagomato e dipinto. Una volta raggiunto il risultato soddisfacente sviluppava anche i fogli di lamiera che avrebbero poi Consentito la industrializzazione del prodotto.
Rispetto alla rarità effettiva di questi pezzi non saprei dire di preciso; quello che è sicuro è che trovare oggi dei pezzi in ottimo stato e con il meccanismo funzionante non è molto frequente. E sulle valutazioni che girano oggi c’è stata in passato una assurda bolla speculativa per cui i prezzi sono saliti alle stelle, forse per moda.ad esempio la locomotiva articolo 772 l’ho vista in vendita su eBay qualche giorno fa con prezzo di partenza 399 €. È evidentemente assurdo, forse il valore reale di un pezzo del genere ottimamente conservato potrebbe aggirarsi per gli amanti del genere, tra i 100 e i 140 €, non di più. Io questi due pezzi li acquistai cinque anni fa in un’asta a Trieste pagandoli un prezzo moderato.saluti a tutti ed a presto con altri giocattoli INGAP , Paolo
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda berto75 » 17 set 2021, 14:55

Coccobill 62 ha scritto:Ciao Berto , Sono d’accordo con te che il pregio maggiore di questi semplici giocattoli sia la litografia è molto curata. Il creativo che la inventò era un diplomato alla Accademia di belle arti di Padova. I prototipi li costruiva scolpiti in legno massiccio, sagomato e dipinto. Una volta raggiunto il risultato soddisfacente sviluppava anche i fogli di lamiera che avrebbero poi Consentito la industrializzazione del prodotto.. .
, Paolo
interessantissime queste notizie Paolo (13) (13) è importante che non vada persa la memoria storica anche del bravissimo creatore di questi giocattoli d'epoca! Io di ingap colleziono solo i trenini dell'ultimissima produzione cioè quelli in plastica degli anni 60 anche perché non potrei certo permettermi di spendere le cifre stratosferiche che i venditori richiedono per gli antichi modelli in lamierino litografato; l'unico cosa che sono riuscito a reperire in latta è una variopinta stazioncina ingap presumo anni 50 che ho a Milano. Devo dire comunque che conosco solo superficialmente la produzione ingap dei giocattoli di latta e approfitto dei tuoi preziosissimi contributi documentari applause1 applause1 per imparare qualcosa di più su questo affascinantissimo mondo!! Condivido pienamente le tue perplessità riguardo le speculazioni esagerate su queste produzioni in latta ingap fanno sì che si tratti di un collezionismo d'élite per pochi facoltosi collezionisti. Se proprio dovessi fare una pazzia e spendere 400 euro lo farei per una 424 conti che è un modello pesantissimo interamente in metallo pressofuso con 2 potenti motorizzazioni non certo per un simpatico guscio in lamierino vuoto dotato di un semplice meccanismo a molla. Ma queste sono solo mie considerazioni puramente personali,. Attendo di ammirare [lupe.gif] i tuoi prossimi modelli ingap!! ;-) Cari saluti -4- berto75
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 23 set 2021, 17:52

berto75 ha scritto:
Coccobill 62 ha scritto:Ciao Berto , Sono d’accordo con te che il pregio maggiore di questi semplici giocattoli sia la litografia è molto curata. Il creativo che la inventò era un diplomato alla Accademia di belle arti di Padova. I prototipi li costruiva scolpiti in legno massiccio, sagomato e dipinto. Una volta raggiunto il risultato soddisfacente sviluppava anche i fogli di lamiera che avrebbero poi Consentito la industrializzazione del prodotto.. .
, Paolo
interessantissime queste notizie Paolo (13) (13) è importante che non vada persa la memoria storica anche del bravissimo creatore di questi giocattoli d'epoca! Io di ingap colleziono solo i trenini dell'ultimissima produzione cioè quelli in plastica degli anni 60 anche perché non potrei certo permettermi di spendere le cifre stratosferiche che i venditori richiedono per gli antichi modelli in lamierino litografato; l'unico cosa che sono riuscito a reperire in latta è una variopinta stazioncina ingap presumo anni 50 che ho a Milano. Devo dire comunque che conosco solo superficialmente la produzione ingap dei giocattoli di latta e approfitto dei tuoi preziosissimi contributi documentari applause1 applause1 per imparare qualcosa di più su questo affascinantissimo mondo!! Condivido pienamente le tue perplessità riguardo le speculazioni esagerate su queste produzioni in latta ingap fanno sì che si tratti di un collezionismo d'élite per pochi facoltosi collezionisti. Se proprio dovessi fare una pazzia e spendere 400 euro lo farei per una 424 conti che è un modello pesantissimo interamente in metallo pressofuso con 2 potenti motorizzazioni non certo per un simpatico guscio in lamierino vuoto dotato di un semplice meccanismo a molla. Ma queste sono solo mie considerazioni puramente personali,. Attendo di ammirare [lupe.gif] i tuoi prossimi modelli ingap!! ;-) Cari saluti -4- berto75


Ciao Berto, sul fatto che la memoria storica non vada persa ti rassicuro:
quello che accennavo rispetto al creatore è riportato su una bellissima intervista fatta al figlio nell'ormai lontano 1990, e pubblicata sul libro "Giocattoli italiani in metallo 1908-1955" dell'editrice Electa di Milano (pubblicato nel 1992) da questo libro ti riporto qui la fotografia del giocattolone da 50cm che a suo tempo mi fece quella impressione di scatola vuota:

a.jpg
Locomotiva Sempione 69001 - 1935


I.N.G.A.P. treno lusso internazionale… 1938

Qui di seguito vi presento il treno lusso internazionale prodotto dalla casa padovana tra il 1936 ed il 1939…

a.jpg
ingap treno lusso internazionale 1938


b.jpg
Didascalia:BRAL / INGAP convoglio misto


Questo bel convoglio in latta litografate è stato prodotto dalla INGAP negli anni che vanno tra il 1936 ed il 1939. La locomotiva non l’ho trovata né l’ho mai vista fotografata su libri che parlano della produzione di questa casa. L’aspetto generale delle carrozze e del furgone postale assomigliano molto a quelli del treno articolo 1400 però vi sono alcune piccole differenze. La locomotiva usata per le foto non c’entra nulla con il convoglio ma mancando l’originale ho chiesto una macchina al deposito locomotive… E mi hanno mandato questa! Scherzi a parte mi sembra che esteticamente e dimensionalmente si adatti in maniera abbastanza dignitosa al convoglio… Che non si è mai visto un treno di lusso senza locomotiva!
Della locomotiva ne riparleremo più avanti quando avremo esaurito il discorso sui treni padovani ora concentriamoci sulle carrozze passeggeri e sui furgoni postali:

rossa.jpg
carrozza passeggeri Rossa INGAP 1938


blu.jpg
carrozza di prima classe INGAP 1938


verde.jpg
furgone postale regie poste, INGAP 1938


c.jpg
testata carrozze con marchio di fabbrica periodo autarchia


d.jpg
Didascalia testata furgone con marchio autarchia


Le carrozze fotografate qui sopra sono state prodotte in due colorazioni differenti, come potete vedere, una rossa e una blu.lo stampo di tranciatura e la litografia sono identici. Da notare alcuni particolari che le contraddistinguono rispetto ad altri prodotti successivi: prima di tutto la presenza dei respingenti in alluminio ribaditi alle estremità delle carrozze, in secondo luogo i ganci sono entrambi fissati con un perno bloccato al fondo, particolare la scritta sul bordo superiore della fiancata immediatamente sotto al tetto che dice “treno lusso internazionale“ , da notare infine il marchio sulle fiancate che è del secondo tipo con la scritta in stampatello maiuscolo e i decori a spirale negli angoli del rombo mentre sulle testate delle carrozze c’è il logo tipico del periodo “Autarchia“ dal 1936 al 1939 che rimarcava in modo particolare la produzione italiana con tanto di simbolo dello stivale… Questo marchio sparirà dai giocattoli già a partire dal 1943. Le ruote in latta di queste carrozze sono molto diverse sia per forma che per dimensione da quelle montate sui carri della serie 1400.
La lunghezza ai respingenti di queste carrozze e del furgone postale risulta di 18,5 cm. Il peso della carrozza è di 147 g mentre quello del furgone postale è di 157 g.
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 23 set 2021, 18:11

marchio.jpg
evoluzione del marchio


poste.jpg
furgone postale 1946


poste2.jpg
furgoni postali a confronto


testata.jpg
testata furgone postale articolo 1400


ruote.jpg
assali e ruote a confronto


Nelle foto qui sopra vediamo l'evoluzione del logo e marchio nel corso degli anni, la versione del furgone regie poste a partire dal 1943 e probabilmente fino al 1946 o 1947. Si può notare immediatamente l’assenza dei respingenti sulla versione più moderna, anche i ganci sono differenti in quanto uno veniva fissato con un perno al fondino mentre il secondo era libero di spostarsi trattenuto solo da una piega della parte finale. Le ruote della versione più moderna sono molto differenti dalle prime sia per diametro che per geometria, anche il diametro dell’asse è differente: le misure sono le seguenti: prima serie: diametro ruota al bordino 30,3 mm e 23,75 mm sulla pista di rotolamento. Diametro asse 2,5 mm.
Diametro delle ruote della seconda serie: 22,3 mm / 18,4 mm e perno 2 mm.

Il peso del furgone postale seconda serie risulta di 117 g, non avrei mai detto che la differenza fosse così notevole mentre a prima vista sembrava assai simile: la riduzione dei costi è riuscita a risparmiare ben il 25% di peso!!

La colorazione del furgone è molto più fantasiosa ed artistica ed infine l’aspetto del marchio è riconducibile alla tipologia successiva a quello visto in precedenza e il marchio tipico degli anni 30 è sparito dalla testata del furgone.

Sarei molto grato agli altri utenti del forum ed in particolare a "ERREGIESSE 55" se potessero aiutarmi ad individuare con certezza l’articolo del catalogo ingap a cui fanno riferimento le carrozze del treno lusso internazionale.
La stazione in sottofondo nelle prime fotografie la illustrerò più nel dettaglio nel prossimo contributo… A presto Paolo.
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda berto75 » 24 set 2021, 15:37

Grazie Paolo per i tuoi inesauribili contributi documentari (3) (3) su queste antiche produzioni!! Veramente superbe le carrozze ingap del treno lusso internazionale :-o con il marchio ingap del secondo tipo con spirali. Le tue splendide foto consentono di ammirare nei dettagli questi pezzi storici del tempo dell'autarchia. Trovo che la locomotiva a vapore con tender bral si presti magnificamente per il loro traino.e poi quella stazione in latta sullo sfondo e' un vero capolavoro [wub.gif] e sembra oltretutto nuova di zecca!! non vedo l'ora c'è la mostri nei dettagli!! applause1 applause1 litografati e stupefatti saluti berto75
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 24 set 2021, 16:19

Ciao Umberto, ero sicuro di incontrare il tuo interesse con questa stazione… Le foto della stazione le ho già fatte ed inoltre ho fotografato dal libro che citavo in precedenza altri tre modelli di stazioni della casa padovana per poterle pubblicare , Ma per qualche motivo che mi sfugge, le foto delle pagine stampate risultano troppo pesanti e non riesco a ridurle a sufficienza per caricarle… Appena risolvo questo problemino pubblicherò i dettagli. Saluti Paolo
Coccobill 62

 
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda berto75 » 25 set 2021, 21:19

Grazie Paolo non preoccuparti fai con la massima calma ci mancherebbe! e' vero io ho sempre avuto un debole [wub.gif] non solo per i trenini in generale, ma anche per le stazioni, piantine e accessori ferroviari vari indipendentemente dalle Marche o materiali con cui erano fatti, infatti spesso mi sono privato di potenziali acquisti di carri o loco che mi mancavano per acquistare accessori scenici vari e arricchire le mie scenografie anche se purtroppo ahimè lo spazio occupato da tali accessori spesso è ben superiore a quello rappresentato dagli stessi trenini. Basti pensare allo spazio occupato da una piattaforma girevole o delle rimesse RR o altri edifici di medie o grosse proporzioni . Le stazioni e i fabbricati montati infatti richiedono di essere alloggiati in appositi e ingombranti scatoloni per evitare si danneggino e molti purtroppo li ho dovuti trasferire :cry: nel box. Ma pazienza e' il prezzo da pagare quando lo spazio è tiranno . . Non vedo l'ora di ammirare [lupe.gif] le tue stazioni oltretutto i tuoi articoli in latta sono una vera delizia per gli occhi!! -4- e Sognanti saluti berto75
berto75

 
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 3 ott 2021, 19:13

Ecco a voi le foto di dettaglio e la descrizione della stazione ferroviaria:

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stazione US Zone Germany 1952

PHOTO-2021-09-28-2.jpeg
posteriore, lato senza tettoia

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vista laterale

PHOTO-2021-09-28-6.jpeg
particolare del marchio

Nelle foto qui sopra alcune immagini di dettaglio della stazione in latta litografate. Il produttore oggi non lo ricordo più con certezza, mi sembra che potrebbe essere o la ditta Kibri o la HWN (Heinrich Wimmer Nurnberg) di Norimberga.
Quello che è certo è il periodo di fabbricazione, infatti il giocattolo è marchiato con la dicitura "Made in US Zone Germany". Che significa anni 1952 fino al 1958, zona di Norimberga che rientrava nel settore di occupazione delle truppe degli Stati Uniti. Dopo il 58 con l’assestamento delle nuove istituzioni della Repubblica federale di Germania il marchio sui giocattoli diventerà: Made in western Germany. Molto spesso per non dire quasi sempre sui giocattoli prodotti tra il 52 ed il 58 mancano le indicazioni del fabbricante effettivo del giocattolo.
Le dimensioni della base di appoggio sono: lunghezza 50 cm, larghezza 18,5 cm. L’edificio è lungo complessivamente 48,5 cm, 14 cm il deposito bagagli a sinistra, 20,5 cm il corpo centrale del fabbricato, 14 cm la zona viaggiatori a destra del corpo principale. Sulla parte davanti del corpo centrale c’è la tettoia lunga 20 cm e sporgente 3,5 cm dalla facciata. L’altezza massima del tetto del corpo centrale e di 20 cm al colmo del tetto, l’altezza dei corpi laterali è di 10 cm.
PHOTO-2021-09-28-4.jpeg
PHOTO-2021-09-28-5.jpeg
PHOTO-2021-09-28-7.jpeg
altri dettagli

La larghezza massima del corpo centrale è di 12,5 cm mentre la larghezza massima dei corpi laterali è di 10 cm. La costruzione dell’edificio è realizzata tramite linguette in lamiera ripiegate, non ci sono saldature in nessuna parte, i corpi laterali sono stampati e sagomati da un unico pezzo di lamiera, i tetti dei corpi laterali sono uguali tra loro e composti da due pezzi assemblati e graffati in maniera permanente alle pareti ed alla parete del corpo principale.
Non sono presenti da nessuna parte fori per l’introduzione di lampadine per le illuminazioni elettriche.
Il tetto del corpo principale di forma molto elaborata è composto da sei pezzi sagomati ed assemblati tra di loro contando anche le tre parti che compongono l’abbaino con l’orologio. Il tetto principale si può sfilare ad incastro dal corpo principale. Sul lato anteriore e sul lato posteriore ci sono due porte funzionanti dotate di maniglia di blocco.
Un particolare che osservavo rispetto alle finestre è che le tranciatura degli spazi vetrati sono eseguite su un piano posto circa a due o 3 mm di distanza dalla superficie delle pareti. Questo comporta sicuramente una complicazione nello stampo di tranciatura delle lamiere, immagino sia stato realizzato per dare all’osservatore l’impressione dello spessore degli stipiti e delle murature.
Un’altra cosa curiosa che osservavo rispetto alle scritte litografate sui fianchi laterali a caratteri cubitali è riportata la scritta in inglese STATION (in tedesco si scriverebbe Bahnhof) mentre sul lato posteriore è scritta la dicitura telefono e telegrafo con la grafia tedesca anziché quella inglese.
C’era qualche incertezza linguistica! Oggi invece i tedeschi sanno l’inglese meglio di noi.

Qui di seguito pubblico alcune fotografie di stazioni ferroviarie prodotte dalla ditta padovana tra il 1933 ed il 1940.

PHOTO-2021-09-28-8.jpeg
Ingap n. 1201/4 stazione mignon e n. 60 stazione

In alto un articolo prodotto nel 1933 la piccola stazione ferroviaria mignon art. 1201/4 che con le piccole dimensioni di 14 cm x 5,5 x 8 cm era probabilmente proposta per giocare con i trenini illustrati all’inizio di questo contributo, anch’essi di dimensioni molto modeste.
Sotto la riproduzione dell’articolo numero 60, di produzione anni 1940 e seguenti aveva dimensioni maggiori rispetto alla precedente e veniva probabilmente proposta assieme al treno articolo 1400.
dimensioni della stazione: 21 x 8,5 x 12,5 cm

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Ingap n. 350 stazione del 1935

PHOTO-2021-09-28-10.jpeg
dettaglio stazione 350

Infine nelle immagini qui sopra la stazione che personalmente preferisco, prodotta nel 1935, l’articolo numero 350. Lo stile razionalista di questa stazione si distingue parecchio dalle altre stazioni prodotte prima e dopo questa data.
Le dimensioni sono leggermente superiori all’articolo precedente: 23 x 9 x 16,5 cm Questo articolo era probabilmente proposto assieme al treno lusso internazionale articolo numero 1300 che abbiamo visto qui sopra.
Ragionando sulle dimensioni delle stazioni è chiaro che a Padova non si voleva costruire una stazione che fosse in scala con i treni di latta che avrebbero dovuto in quel caso avere dimensioni assai maggiori!
Evidentemente si riteneva fosse sufficiente costruire un oggetto dall’estetica accattivante e lasciare alla fantasia dei bambini e ragazzi il resto…
Al contrario sulle stazioni di latta prodotte in Germania negli anni 1938, 1940, 1950 da qualsiasi produttore il tentativo era quello di avvicinarsi il più possibile ad una scala reale attorno al rapporto di scala 1/45; venivano inoltre offerti alla clientela accessori di ogni tipo come figurini in pasta ed in metallo, lampioni, segnali, edifici secondari di ogni tipo, campanelli e chi più ne ha più ne metta. Alcuni di questi oggetti sono veramente pregevoli e arricchiscono sicuramente le stazioni o i plastici degli amanti del genere!
Continua …
A presto Paolo
Coccobill 62

 
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