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Parliamo di scala G

MessaggioInviato: 20 apr 2013, 12:39
da alberto43
Racconto brevemente il mio incontro con questa scala: alcuni anni orsono mia mogle mi regalò il classici start set LGB (Stainz,due carrozzette bicolori,giro di rotaie e trafo).
Dopo aver inizialmente stortato il naso , sono andato alla ricerca di un catalogo e mi si è aperto dinnazi un mondo nuovo . Oggi le Stainz sono 7 come i giorni della stiimana ,più altre 12 0 13 motrici tra vapore e diesel. Pur senza dimenticare il mio primo amore (E424 RR che è in vetrina insieme ad altri 424 di ogni colore) I lavori in scala G proseguono tutt'ora.
Il resto lo racconterò un'altra volta.
Saluti.
AL 43.

Re: Parliamo di scala G

MessaggioInviato: 21 apr 2013, 17:19
da Dario Romani
Io sono stato trascinato verso LGB dal mio amico Mario, più vecchio di me.
Lui si è giustificato asserendo che se c'è qualcuno che dopo 20 anni cambia moglie, lui poteva benissimo cambiare scala.
Con la scala G o II, i modelli sono quattro volte l' HO, e questo permette a chi ha problemi di vista di fare un sacco di cose che altrimenti non avrebbe potuto fare.
Continuo il discorso un'altra volta.

Re: Parliamo di scala G

MessaggioInviato: 22 apr 2013, 11:29
da alberto43
daromany ha scritto:Io sono stato trascinato verso LGB dal mio amico Mario, più vecchio di me.
Lui si è giustificato asserendo che se c'è qualcuno che dopo 20 anni cambia moglie, lui poteva benissimo cambiare scala.
Con la scala G o II, i modelli sono quattro volte l' HO, e questo permette a chi ha problemi di vista di fare un sacco di cose che altrimenti non avrebbe potuto fare.
Continuo il discorso un'altra volta.

Asserzione assolutamente degna di nota!
Saluti. Al.