Principiante HO Lima



Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Michelemassa » 11 mar 2020, 21:48

Ciao Nino ,i consigli dell'amico Riccardo vanno benissimo
Per scrupolo ti posso dire che il rettilineo di compensazione è l'art è il 403023 se i binari sono degli anni 80 altrimenti se sono degli anni 70 ci vuole un mezzo binario art 3021 e un quarto di binario art 3022 ,per quanto riguarda il cerchio di binari con raggio 360 io personalmente non li userei perché limitano molto la circolazione dei rotabili lunghi ,poi se intendi il pendolino lima di produzione anni 80 ci circola. ,ma se hai intenzione di acquistare materiale più recente userei almeno le curve con raggio 431 sempre di lima art 403017 se anni 80 oppure se degli anni 70 devi inframezzare una curva con un quarto di rettilineo perché negli anni 70 lima produceva un solo tipo di curva
Per quanto riguarda le banchine ,io proverei ad autocostuirmele con legno di balsa così le fai delle misure che vuoi tu
Spero di esserti stato utile
Saluti
Michele
PS
Comunque il mio consiglio di farti un giro su lima tribute è sempre valido sezione cataloghi ,vedrai è illuminante ! -4-
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Apone60 » 12 mar 2020, 12:56

Salve Nino,tutto quanto Ti è stato detto precedentemente è assolutamente corretto,voglio solo segnalarti che esiste anche la curva Art 3011 (Dal 1978 Art 403011) con raggio 43,1 in produzione dal lontano 1968.
Saluti Gianluca.
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Tricx » 13 mar 2020, 10:47

Mentre scrivevo il mio ultimo precedente messaggio, NinoAl ha posto nel frattempo altre cinque domande alle quali cerco di dare una risposta ora.

Sul primo punto: .... non ho capito il problema.... intendi se si può fare a meno delle scarpette ?
Come è già stato detto, su un plastico i binari devono necessariamente essere fissati ( con chiodini o colla o.... tutti e due ) ad un tavolato di legno ecc. e quindi teoricamente se ne potrebbe fare a meno, ovviamente però collegando elettricamente i vari spezzoni di rotaia contigui l'uno all'altro.
Tuttavia, se le scarpette sono integre e serrano in maniera accettabile un elemento all'altro, non vedo perchè toglierle, rinunziarvi.
Al limite si può scegliere di eliminare le scarpette nei punti di inserimento degli scambi. Infatti questi ultimi sono degli elementi soggetti maggiormente ad usura o malfunzionamenti o comunque bisognosi di riparazioni o manutenzione, che si possono realizzare efficacemente solo se si stacca l'elemento dal tavolato su cui sono fissati. In tali casi, la presenza delle scarpette comporterebbe la necessità del distacco di ampie porzioni di tracciato da un lato e dall'altro di connessione dello scambio, per avere lo spazio sufficente ( quel mezzo cm circa, poco più o poco meno rappresentato dalla lunghezza della connessione della scarpetta ) per il distacco dello scambio dai binari a cui è collegato da una parte e dall'altra. E tale intervento comporta ovviamente un certo grado di.... demolizione o comunque di danneggiamento del plastico e delle zone sulle quali è necessario operare l'intervento.
Viceversa l'asportazione dello scambio, per una riparazione o addirittura una sostituzione o eventualmente anche modifica del tracciato è molto più agevole.

Comunque sul punto "scarpette" è già stato risposto in maniera eauriente nei vari messaggi nelle pagine precedenti di questa discussione, ai quali non ritengo possa essere aggiunto nulla ulteriormente.

Adesso devo sospendere e provvederò successivamente, nei limiti del possibile a cercare di dare risposta agli altri punti ed alle altre domande.

Saluti. Riccardo.
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Tricx » 13 mar 2020, 14:28

Continuo ora con gli altri punti e le altre domande di NinoAl,

Sul punto secondo è già stato risposto sostanzialmente e tecnicamente da Michele in messaggio precedente.
A mio parere quel raggio di curvatura ( corrispondente ad un diametro di cm 72 ) è piuttosto stretto e limitativo in genere e non solo per il tipo di rotabile prospettato ( nella specie un "Pendolino" dalla forma e carrozzeria lunga ed affusolata e composto di vari elementi ). Quel raggio di curvatura, va secondo me riservato ai circuiti interni più stretti, riservati magari a zone di "binari morti", cioè a raccordi per scali merce, sui quali operano locomotive da manovra ( corte ) e transitano carri merce corti a due assi o poco più e comunque non di lunghezze irrealistiche. In sostanza raggi di curvatura stretti si addicono a rotabili corti, come appunto quelli accennati o a veicoli ferroviari del passato aventi le medesime caratteristiche e non certo a moderne carrozze passeggeri, lunghe ( in scala H0 ) almeno 30 cm o a treni moderni come un Pendolino un TGV un Frecciarossa, con più o meno le stesse caratteristiche di lunghezza anzidette, il cui effetto su quei binari si può equiparare all'impressione che da un esagono inscritto in un cerchio: fermodellisticamente parlando... (x) .... una vera schifezza ! (10).

Quanto ho detto sul problema dei raggi di curvatura stretti, a parte problemi "tecnici" di materiale percorribilità da parte di rotabili lunghi, che in molti casi si verificano, è da ritenersi riferibile, da un punto di vista "estetico", in particolare ai binari "in vista", "scoperti" .
Tale aspetto negativo ovviamente può essere superato in un plastico, laddove le curve di raggio stretto siano nascoste sotto una galleria. In questi casi però bisogna stare attenti ai citati problemi di circolabilità di taluni rotabili lunghi ed ai possibili deragliamenti in punti nei quali non è agevole l'accesso ed il ripristino. In tali punti "difficili" bisogna avere l'accortezza di predisporre almeno facili mezzi di accesso.

Comunque, a questo punto, viene a me di porre un interrogativo: ma perchè, visto che ho letto di possibli misure dell'ideando plastico, piuttosto "abbondanti", ridursi a misure di curve così striminzite ?

Ora devo nuovamente sospendere, proseguendo poi con i rimanenti punti.

Saluti. Riccardo.
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Tricx » 13 mar 2020, 19:00

Passo ora ai residui punti di domanda.

Punto terzo: dipende. Anzitutto mi pare di capire che la domanda intenda (... ma non è stato specificamente detto... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 ) che detto ponte sovrappassi un'altra linea ferroviaria. Come detto dipende innanzitutto dalla tipologia di ponte di cui si tratta, cioè dallo "spessore" in altezza della parte di ponte che sorregge la linea ferroviari, i binari.
Ad esempio, in un ponte "in muratura ad arcate" tale elemento di ponte ha un certo spessore ( ... o meglio "altezza" ), mentre in un ponte metallico ( purchè a travata superiore ), tale spessore dovrebbe essere minore.
Allora bisogna intendersi cosa riteneva la domanda per "luce": distanza tra i piani di rotolamento delle due linee ferroviarie superiore e inferiore, oppure tra questa e gli elementi architettonici ( la parte inferiore ) del ponte ?
E' ovvio che nel primo caso, la "luce effettiva" da 9 cm sarà ridotta di un cm o due o tre a seconda dello spessore del ponte, mentre nel secondo caso la linea ferroviaria superiore dovrà avere il proprio piano di rotolamento innalzato di uno o due o tre centimetri rispetto ai 9 anzidetti, a seconda dei casi e delle tipologie di ponte.

Comunque, in genere, 9 centimetri purchè "puliti", sono più che sufficienti, anche se viene installata una linea aerea elettrica e quindi tenendo conto della realtiva palificazione e cavi di alimentazione e sostegno.

Quanto al punto quattro, correggo in parte quanto ho detto in un precedente messaggio. In realtà la Fonte alla quale facevo riferimento, dava "margini di tolleranza" leggermente superiori a quelli corrispondenti ai criteri utilizzati nelle ferrovie vere. Cioè non 3%, bensì 3,5%, il che consente una maggiore quota di salita con uno spazio inferiore. Quindi nel caso richiesto, i fatidici 9 cm di altezza vengono raggiunti con circa 2,50 - 2,60 cm di sviluppo di binario.
Comunque bisogna anche considerare che, se in linea retta due metri e mezzo o tre portano ad un discreto impiego di spazio ( quantomeno lineare ), l'utilizzo di cerchi e semicerchi ( che hanno comunque un discreto sviluppo lienare ) porta ad un certo "compattamento" degli spazi ( in lunghezza )necessari a raggiungere le quote desiderate.

Relativamente al punto cinque, mi sembra sia già stata data risposta ed anche adeguato suggerimento.
Personalmente ritengo che entrambi i sistemi ( utilizzo del materiale a disposizione oppure autocostruzione,,,, anche con materiali diversi dal legno ) possano andare bene ed anche integrarsi e fondersi a vicenda a seconda delle esigenze.

Spero di essere stato di aiuto.
Saluti. Riccardo.
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda NinoAL » 13 mar 2020, 20:07

Comunque, a questo punto, viene a me di porre un interrogativo: ma perchè, visto che ho letto di possibli misure dell'ideando plastico, piuttosto "abbondanti", ridursi a misure di curve così striminzite ?

Come anticipato sono un elettronico non un ferromodellista. Ho un ricevuto in regalo,negli anni passati, materiale LIMA, volevo quindi usare questo materiale ma....mi ritovo con carrozze lunghe e raggi corti (lo sospettavo)..per cui dovrò fare delle scelte...
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Tricx » 14 mar 2020, 2:05

NinoAL ha scritto:.... volevo quindi usare questo materiale ma....mi ritovo con carrozze lunghe e raggi corti (lo sospettavo)..per cui dovrò fare delle scelte...


Ma... non è neppure il caso di scoraggiarsi o addirittura di prendere drastiche decisioni d'impulso, dando via o accantonando del materiale che può comunque ritornare utile.... nel senso di essere direttamente impiegato, non "economicamente" trasformato... -1-

Infatti non ho affatto detto che quel materiale, anche quelle curve, non possano essere impiegate, ma vanno utilizzate "ragionatamente". Infatti nulla esclude, per parti più in vista o porzioni di plastico da destinare alla circolazione di veicoli lunghi, di inserire altri binari con raggi di curvatura maggiori, acquistati in aggiunta, da inserire e "raccordare" con quelli attualmente già in possesso, da collocarsi nei punti giusti, secondo i consigli che sono stati dati e quelli che potranno essere dati in futuro, nonchè quelli che potranno essere desunti da pubblicazioni del settore ecc.

E nulla esclude anche che in prossimo futuro capiti occasione di trovare nuovi rotabili corti, che possano poi anche animare le parti di tracciato destinate in particolare alla circolazione di tali tipi di veicoli ferroviari.

Insomma tutto può tornare utile ed anche gradevole se ben utilizzato ed inserito con raziocinio.
Basta solo non scoraggiarsi.

Saluti. Riccardo.
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda NinoAL » 14 mar 2020, 13:22

Sono più confuso che persuaso.
Per il Frecciabianca da 120 cm (2 motrici + 2 vagoni) oppure 90 cm ( 2 motrici + 1 vagone) potrei destinarlo ad una linea ad alta velocità.
C'è la stazione, un binario a se dove a tempo che determino io con un microcontrollore (Arduino o simili) transita il frecciabianca...questo binario alimentato a 15V ma sono sicuro che posso spingerlo a 16V mentre sugli altri binari dei convogli "normali" riducendo la tensione da 12V a 11 V...credo che venga reso l'effetto alta velocità.
In questo caso mi bastano due semicerchi a raggio ampio, il treno non farebbe il giro completo, sparirebbe in una galleria a destra e a sinistra della stazione per sfrecciare ora in un senso ora nell'altro...con fermata per un tempo a mio piacere e inversione di polarità.
Altri rotabili lunghi potrebbero ben riempire alcuni binari di scalo.
----
Effettivamente carrozze molte lunghe nelle curve danno una bruttissima impressione.... per ora ho solo un convoglio "corto", motrice , tre carrozze merci.
----
Sulle dimensioni del plastico posso contare su un ripiano di 160 cm x 300 cm comodamente spinte a 170 cm x 330 cm su telaio in tubolare di ferro e relative ruote...devo solo stare attento a non far cadere un tubolare di ferro proprio dove potrebbe cadere un sottolivello ( - 10 cm?).
Poi posso iniziare con i dislivelli, ho tutto le attrezzature necessarie ed anche la capacità.
Per i binari nessun problema pratico e nessun problema nell'elettronica che alla fine, nelle mie intenzioni dovrebbe essere tutto automatico, ci riesco..
....poi... al momento di arrivare al plastico, se ci arrivo... eh...le mie capacità si riducono a zero...mai fatto un plastico o un diorama...e qui casca il famoso asino ( è da secoli che quest'asino casca e non si è ancora rotto le gambe...)
Vabbè...un modo come un altro per rompere la monotonia dell'isolamento forzato...

P.S. che software usate? Io ho abbozzato con un normale programma di disegno tecnico disegnadno,ovviamente, solo le linee mediane dei binari....
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Re: Principiante HO Lima

Messaggioda Tricx » 14 mar 2020, 15:04

NinoAL ha scritto:Sono più confuso che persuaso.....

E' normale e comprensibile, del rersto devi ancora assimilare parecchi concetti ed esperienze, ma vedo che complessivamente, da quello che ora scrivi, ti si stanno già schiarendo un pò le idee.

Torno un attimo indietro. Poiche avevi scritto che avevi aiutato dei conoscenti a cablare plastici ecc., potresti anche rivolgerti a quelle persone, con le quali evidentemente sei in rapporti diretti e personali, e che dovrebbero avere già una certa esperienza, per avere da esse qualche consiglio pratico, direttamente "dal vivo", allorchè si presenti la necessità.

A parte questa considerazione, torno all'ultimo messaggio.
Un Frecciabianca o un treno moderno similare, deve avere una composizione di almeno quattro elementi, per apparire una cosa credibile e decente.
Quindi, in ogni caso, i binari di stazione devono essere molto più lunghi di quelli che avevi inizialmente disegnato.
Quanto alla "alta velocità", i treni modello di cui parliamo funzionano tutti con una corrente continua di massimo 12 Volts. Non è proprio il caso di utilizzare voltaggi maggiori: sottoporrebbe solo i motori a maggiore usura e probabilmente li brucerebbe abbastanza in breve, specie se l'utilizzo avviene di volta in volta non solo per pochi attimi, ma per un certo tempo.
In più inevitabilmente li surriscalderebbe e ciò potrebbe causare anche danni alla estetica dei modelli deformandoli irrimediabilmente.
La velocità massima che erogano i normali trasformatori è già più che sufficiente in un plastico, tenendo presente oltrettutto, che in caso di ipotetiche velocità maggiori, la forza centrifuga, nelle curve ( non dimentichiamo che anche le curve di raggio più largo possibile esistenti nel modellismo.... sono irreali rispetto alla realtà ferroviaria...), farebbe uscire i rotabili dai binari, che si ribalterebbero sul fianco esterno.
Anzi i treni modello e in specie proprio quelli di Lima, sono già fin troppo veloci rispetto al reale... (x) ma venivano fatti così....anche perchè ai bambini piaceva vederli correre veloci, fosse stata pure una vaporiera del '800 !! :lol: :lol:
Quindi per fare risaltare l'alta velocità è meglio semplicemente.... fare andare "piano" gli altri treni, cioè a velocità più realistiche.... rispetto alla "scala" !!!
Per fare questo, parlando ancora in "analogico", è meglio sezionare elettricamente i binari di alta velocità da quelli di linea normale e collegarli a due (normali) distinti trasformatori/regolatori di velocità e direzione di marcia.

Inoltre, sempre per quanto riguarda la linea "alta velocità", non capisco perchè non realizzare un anello completo, ma interromperlo in galleria, da una parte e dall'altra.... tanto lo spazio c'è ed anche a fare quanto scritto nel messaggio che precede, non ne verrebbe risparmiato un briciolo, nè vi vedo altri vantaggi.... anzi, semmai ik contrario !!
E poi, già che ci siamo, e visto che a quanto pare lo spazio non manca, direi che una linea ad alta velocità deve essere almeno a doppio binario parallelo ( e con raggi di curvatura belli ampi ), con i relativi trani che sfrecciano in un senso e nell'altro ( direi anche contemporaneamente e senza fermate... magari neppure in stazione.... tanto quelli, al vero non fermano quasi mai se non nelle stazioni più importanti e gigantesche.... e sostanzialmente "irreali" in un plastico "di casa" ).

NinoAL ha scritto:...P.S. che software usate?....

Carta e penna... :lol: ti assicuro che non sono affatto male, insieme ad un righello un compasso e carta millimetrata.... :lol: e tra l'altro allena pure le mani a fare "materialmente" un pò di lavoro... :D
Poi, per carità, personalmente ho usato anch'io il computer, semplicemente con programma "Paint".

Saluti. Riccardo.
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Messaggioda fabrizio » 14 mar 2020, 17:34

NinoAL scrive: Sono più confuso che persuaso.
E' normale.
Alta Velocità, ma stai entrando in stazione. "Dalla lettera di Faber agli amici fermodellisti (ho ricercaro una riflessione descritta nel mio libro): consideriamo una velocità di punta pari a 350 Km/h che corrispondono a 350.000 mt/h e 5833 mt/min. (350.000/60’). Ora calcoliamo la velocità riguardo alla nostra scala.
In scala 1:100 la nostra velocità è uguale a 58,33 mt/min.(5833/100) ma la scala 1:87 è più grande rispetto alla scala 1:100.
Il rapporto tra le due scale è pari a 1,149425 (100/87) quindi i 58,33 mt per min. della scala 1:100 diventano 67,04 mt per min. (58,33x1,149425) nella scala 1:87 e infine 1,12 mt per sec. (67,04/60)". Come ha suggerito il buon Riccardo è meglio rallentare gli altri. Considera che alla fine saranno i parenti e gli amici i tuoi critici, ma che ne sanno loro delle velocità dei treni? E tu spiegherai il motivo per cui i treni sembrano che vadano piano.
Detto questo fai finta di far "correre" il pendolino dove nessuno lo vede, ma deve immaginarlo. Devi avere binari di stazione abbastanza lunghi. E anche un discreto piano di stazione che inizia da quando i binari di entrata e di uscita si ramificano (es. da due a quattro, quindi due pensiline) e finisce dove i binari ritornano ad essere due (es. da quattro a due).
Sappi che il mio progetto faraonico (40 ml. di binario con 20 scambi e, non ricordo più quanti ponti) l'ho eseguito come ha scritto Tricx con carta e penna, ho solo aggiunto il compasso, un goniometro e l'immancabile catalogo dal quale ricavare i raggi di curvatura. Inoltre ricorda che esistono anche i cosiddetti binari flessibili che ti consentono curvature al di fuori degli standard. Successivamente, ancora carta e penna per calcolare la rata del mutuo.
ciao
fabrizio romoli detto "faber"
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