Trovandosi a lavorare su un plastico o su di una piccola porzione di esso oltre al contesto ferroviario occorre riprodurre in maniera altrettanto attenta ed accurata il paesaggio in cui la ferrovia è inserita.
Propongo a seguire la soluzione da me utilizzata, prendendo come spunto un articolo pubblicato su una rivista di modellismo militare, per realizzare il terreno che sarà il fondo sul quale andrò a posizionare dopo averlo rifnito la vegetazione bassa, gli alberi, gli animali e tutto ciò che sarà il contorno del binario.
Come già scritto in altro topic il mio intento è quello di spendere il meno possibile in prodotti specifici ed ottenere il medesimo effetto reperendo gran parte della componentistica da ciò che poi dovrò andare a riprodurre...la natura.
Avendo modo sia per lavoro che per diletto di girare spesso fuori dalla città ho avuto più volte modo di rendermi conto che non c'è nulla di più variabile del colore del terreno e soprattutto della terra dei campi coltivati a volte marrone molto scuro, a volte rossastra a vole marroncina ed addirittura in certi casi tendente al bianco.
Così ho deciso di prelevare, armato di cucchiaio da minestrone di verdura e sacchetto di plastica cuki, in lungo e in largo per le campagne intorno a Bologna, sia nella bassa più depressa che nelle zone collinari, campioni di terra cercando il più possibile di andare a prendere tonalità di coloro diverse tra loro.
Una volta eseguita la raccolta del materiale ho iniziato a prepararlo per l'uso: con un piccolo macina caffè elettrico ed un vecchio setaccio da farina ho polverizzato e setacciato il tutto e raccolto le varie polveri così ottenute in barattoli ciascuno dotato di etichetta adesiva ove ho scritto la località di provenienza della terra.
Per realizzare un terreno il più realistico possibile la sola terra non è sufficiente; occorre mescolarla nelle dosi necessarie alla grandezza della superficie da ricoprire con altri componenti fino ad ottenere una mistura molto simile ad un fanghetto che potremo poi facilmente stendere con una spatolina sul nostro piano.
Ripercorriamo ora per immagini le fasi necessarie per arrivare al fanghetto pronto per la stesura...
Per prima cosa si prepara all'interno di un contenitore dello stucco da muro a base d'acqua e sopra di esso si versa un po' di terra in polvere.
Per potere amalgamare i vari componenti tra loroè necessario aggiungere, un poco alla volta, piccole quantità di acqua in modo da rendere la soluzione acquosa e facilmente lavorabile.
A seconda della composizione chimica della terra potrà essere necessario, per rendere l'impasto lavorbile, aggiungere più o meno acqua.
Rimescolando lentamente e per qualche minuto in modo da scindere bene i vari componenti tra loro otteniamo un fanghetto di colore marroncino molto chiaro.
Se anche dopo acuni minuti di lavorazione l'acqua non viene assorbita e l'impasto ottenuto è poco denso si aggunge altra terra in polvere per addensare il tutto e per permetterci poi di lavorare con un impasto consistente
Una volta che la consistenza del fanghetto è ritenuta sufficiente ci si può letteralmente sbizzarrire e si può andare a colorare l'impasto aggiungendo e mescolando tra loro già in opera diverse tonalità di colore.
Visto che come si vede dalla foto bisognausare grandi quantità di colore è meglio non utilizzare costose vernici da modellismo; per convenienza è meglio rivolgere la propria attenzione su vernici acriliche normalmente in vendita presso i grandi negozi per il bricolage e gli hobby in genere che offrono un'ampissima gamma di tonalità e di colori adatti a tutte le esigenze.
Una volta raggiunta la tonalità desiderata con una spatola ed in certi punti con il dito spandiamo il tutto e attendiamo il tempo necessario all'asciugatura completa.
A risentirci con il prosieguo delle lavorazioni...