Azz... mi accorgo adesso che ieri ho ripreso l'argomento nella stazione di Danaparte,
lo riporto anche qui
E grazie per il gradimento dei miei lavoretti...
In effetti sono tante le cose che non so fare, appiccicare barba e baffi è abbastanza facile...
il maestro si vede nella scultura del volto... o delle mani...
(poi è vero che spesso anche i professionisti sono bravi con la resina, e riciclano a più non posso teste mani e scarpe)
ed io ho avuto il piacere sia di vederli all'opera come di confrontare i miei figurini con i loro
(categorie diverse ma ripiani a pochi metri di distanza, il confronto è presto fatto! :)
Ma veniamo a Bernardino...
Quando l'unica foto è stata scattata era i primi anni del 900 e Grosseto all'epoca era una landa parecchio abbandonata...
il fotografo probabilmente aveva un macchina che faceva luce dai lati,
osservando bene l'immagine originaria si vede nettamente il centro dell'immagine abbastanza pulito e a fuoco
mentre sugli estremi destro e sinistro il fotografo è dovuto intervenire pesantemente per ricreare il fondale e soprattutto l'asino
che deve aver scrollato la testa proprio durante lo scatto
(non escluderei che all'epoca uno scatto di quel tipo potesse durare anche 15/20 secondi)
allego un dettaglio del solo asino, dove sono evidentissimi i ritocchi
e tutta una serie di cinghie o bardature che finiscono nel nulla
Evidentemente al fotografo veniva meglio il pelo che non il cuoio!
Oltretutto facendo una ricerca su internet non ho trovato bardature analoghe,
o era diverso lo scopo (caricare e non trainare) o era estremamente diverso il carretto
(i pochi che ho trovato hanno tutti ruote di medio diametro, mentre quello di Bernardino hanno un diametro considerevole)
Non ho ancora capito come realizzare il collare a campanelli, mentre faccio un poco di borchie e bottoni ci penso
alb