Automobili di latta.



Re: Automobili di latta.

Messaggioda Tartaruga87+ST » 10 ott 2016, 19:05

Ciao Berto75

Grazie per i complimenti. Non so se le mie automobiline siano italiane. Non essendo marchiate ho cercato in rete e ho trovato le informazioni allegate che possono essere benissimo errate. Mi sembra strano che se fossero italiane abbiano le scritte spagnole ma tutto è possibile.
Davvero belle le tue automobiline! Non le avevo mai viste. Purtroppo non ti so dire molto ma le trovo molto interessanti. Non vorrei dirti di smontarle ma la curiosità è tanta!

Stefano
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda berto75 » 11 ott 2016, 14:06

Dice il proverbio che La curiosità uccise il gatto....(x) Ma è anche vero che i gatti han 7 vite quindi me ne rimarrebbero comunque ancora 6 :mrgreen: (se fossi un gatto) comunque non penso che se la aprirò ci troverò una maledizione come quella delle tombe dei faraoni (almeno spero) quindi val la pena tentare .....mio padre è d'accordo .....più tardi vi farò sapere ? Ah ! che suspence !
Saluti da brivido !!
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda Tartaruga87+ST » 11 ott 2016, 18:37

Ciao Berto

Navigando sulla rete ho trovato queste immagini:

VH1.JPG

VH2.JPG

VH3.JPG

VH4.JPG

VH5.JPG

VH6.JPG


Non sono come le tue ma ci assomogliano. Io mi orienterei anche sulla produzione tedesca dato che queste sono Schuco.

Stefano
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda berto75 » 11 ott 2016, 23:32

[lupe.gif] Mamma che meraviglia questa scatola Schuco un vero capolavoro altro che le mie automobiline ! Certo che i tedeschi li san fare bene i giocattoli !!
Grazie Stefano per questa bellissima segnalazione è una vera delizia per gli occhi vedere una scatola così .
è vero che le 3 automobiline di latta che aveva comprato mio padre concettualmente potrebbero riferirsi a un modello del genere di quell'epoca , ma appaiono data la loro fattura primordiale più una caricatura che una riproduzione di auto di quell'epoca; comunque ciò non toglie che abbiano un loro fascino.
Non credo che le mie auto siano di produzione tedesca i crucchi le fan più belle , la curiosità mi ha portato ad aprirle tutte e 3 !
Grazie all'aiuto di una pinzetta con un po' di pazienza è stato abbastanza facile alzare le linguelle e sfilare il fondino dalla carrozzeria !
Che cosa ho trovato ? cose imprevedibili......
IL primo modello quello rosso non dava indicazioni utili a capire qualcosa ,sotto la carrozzeria appare stampato un pezzo di scritta misteriosa in corsivo SILKI ..... che non mi diceva proprio nulla :? e una scritta in rosso mozzata incomprensibile .
auto rossa.jpg
SILKI ...che significa?


Poi sotto l'auto blu appare ancora in corsivo una grossa S a cui si aggiunge però una scritta in rosso fijacion fuerte (fissazione forte ?) cos' è portoghese ? ironia della sorte allude alla mia fissazione laught16 di capirci qualcosa su questi modelli ?
auto blu.jpg


Ma la risoluzione almeno parziale all'enigma viene dall'auto gialla :yahoo: !!
auto gialla.jpg
auto gialla 2.jpg




Appare una grossa scritta in bianco LACA e un discorso che da quel poco che capisco elogierebbe le qualità della laca Silkience dunque una lacca per capelli :-o !!Che significa ? che se non fisso fortemente i miei capelli li perderò è questa la maledizione per il profanatore ? laught16 laught16 Scherzi a parte queste 3 automobiline sono state ricavate da bombolette di laca Silkience che sono state riciclate per fare questi giocattoli !!
Le scritte credo siano portoghesi le macchinine potrebbero essere dunque spagnole o portoghesi , ma rimangono aperti altri interrogativi : a che epoca risalgono ?
Perché è stata usata latta Silkience riciclata ? Per risparmio o perché magari si era in un periodo in cui c'era carenza di materie prime come metallo ?
ERANO forse gadget dati in omaggio DA QUESTA DITTA DI LACCA ai compratori dei suoi prodotti ?
Ma la lacca SILKIENCE ERA venduta in Europa e in che anni ?
Mi fermo qui e vado a fissarmi i capelli prima che mi cadano (x) non si sa mai.......
BUONA SERATA A TUTTI Berto75
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda berto75 » 11 ott 2016, 23:44

aH ! per completezza aggiungo foto dell'interno del fondino che appare smaltato di bianco in tutti e 3 i modelli .Le ruotine sono in latta ribattute verso l'interno che strana macchinina !I i modelli sono scorrevoli .
Buenas Noches !!
Allegati
fondino latta smaltato di bianco.jpg
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda Tartaruga87+ST » 12 ott 2016, 13:32

Ciao Berto
Non é la prima volta che mi capita di vedere giocattoli fatti con latta di recupero ma non mi aspettavo di vederlo anche sulle tue macchinine. Devo dire che non sono poi male data l'origine del materiale. Curiosa anche la tecnica per la costruzione delle ruote. Davvero inusuale e portata al massimo del risparmio. Non avrei mai preteso che le aprissi tutte e tre ma a questo punto non posso dirti altro che hai fatto bene!
Queste nuove rivelazioni non fanno altro che renderle più simpatiche oltre che interessanti!

Stefano
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda berto75 » 12 ott 2016, 22:15

Grazie stefano !
Spinto dalla mia proverbiale curiosità ho provato a cercare in rete [lupe.gif] qualche notizia sulla lacca silkience .
Il marchio esiste ancora , ma non produce più lacche per capelli (almeno da quello che ho potuto vedere) ma shampoo e creme .
Tuttavia i prodotti silkience non sono presenti in Europa (su e bay hanno esclusivamente prezzi in dollari ) sono diffusi in Canada e Stati uniti ,infatti tali prodotti sono tutti made in Canada .
Quindi non sono più sicuro che queste macchinine siano spagnole o portoghesi potrebbero essere in teoria anche di fabbricazione americana del resto è possibile che tale lacca ai tempi venisse esportata nella penisola iberica o in America Latina .
il marchio Silkience attuale e degli anni 70 (ho trovato un paio di pubblicità dell'epoca ) ha una grafica diversa da quella in corsivo presente all'interno delle macchinine prese in esame che quindi appartengono di sicuro a un periodo antecedente .
IL problema è che non ho trovato notizie sulle industrie silkience quindi non so da quanto tempo esista tale marchio so solo che la linea shampoo Silkience è stata lanciata con pubblicità televisiva in America nel 1979.
Mah ! LE indagini per ora sono a un punto morto.....ma penso di aver scoperto fin troppo su un giocattolo di cui si ignora fabbricante ,nazionalità e marca ufficiale.
Bisogna vedere se queste automobiline erano prodotte direttamente da Silkience a fini magari promozionali e allegate ai suoi prodotti o se invece erano prodotte da qualche altro fabbricante che nulla ha a che vedere con tale marchio e che si è limitato a usare del materiale da recupero (che in questo caso era casualmente costituito da latte di bombolette lacca Silkiience riciclate) per i suoi giocattoli, ma questo credo sia molto difficile se non impossibile saperlo.
-4-Berto 75
Allegati
pubblicità silkience.jpg
pubblicità d'epoca Shampoo silkience
berto75

 
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda hiawatha » 13 ott 2016, 13:17

Avevo fatto anch'io qualche ricerca sul marchio..Pare che sia stato creato in effetti nel 1979 dal gruppo Gillette. E' stato venduto in Europa con diversi marchi.In particolare il marchio Silkience era distribuito in GB e Spagna. Le scritte sulle tue macchinine sono in spagnolo. Si dovrebbe dedurre che le tue auto sono posteriori al 1979 anche se hanno un tipo di costruzione e assemblaggio che sembra decisamente antecedente..
hiawatha

 
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda berto75 » 14 ott 2016, 15:30

Grazie Hiawatha per le tue conferme!!
Nel 1979 sicuramente è stato lanciato con tale marchio una linea di Shampoo e balsami tuttora presenti sul mercato (ma non compaiono e non si parla di lacche perché?[ph34r.gif] ) . La grafica del marchio come avevo già detto poi è in vecchio corsivo non corrispondente alla grafica di altre pubblicità degli anni 80 dei prodotti silkience che ho trovato in internet .
Sotto l'automobilina gialla, a fianco a destra della scritta terminale IENCE compare il simbolo del marchio registrato cioè la famosa R inscritta nel cerchietto, forse tale marchio ERA STATO REGISTRATO già prima e si producevano lacche poi nel 1979 MAGARI DOPO UN PERIODO di abbandono o flop della lacca si è deciso di rilanciarlo abbinandolo a una linea di SHAMPOO .
CERTO le mie sono SOLO TEORIE .....

Come dici tu ,la cosa strana e contradditoria è appunto la tipologia costruttiva e primordiale di tali modellini che presentano caratteristiche tipiche (come le ruote ribattute ) di un giocattolo degli anni anni 40 o 50.
Tuttavia mi sembra improbabile :? che dopo il 1979 o primi anni 80 si sia deciso di produrre delle automobiline con un procedimento così antiquato, esteticamente parlando questi modelli non potevano essere certo competitivi o attraenti su un mercato ormai moderno dove la scena era dominata da economici ma ben più veritieri modellini in plastica che si potevano reperire come gadget ovunque (es.uova kinder, merendine ,formaggini ecc, )
Oltretutto poi tale modellini erano verniciati a spruzzo in diversi colori ed veniva usata una masherina per dipingere a spruzzo il muso d'argento per simulare fanali e radiatori , insomma logicamente sarebbe stato molto più conveniente ed economico produrre modellini in plastica senza ricorrere oltretutto alla necessità di verniciarli !
Cioè questo tipo di giocattolo poteva andar bene come penny toys per gli anni 40 o 50 massimo 60 ,ma non ce lo vedo proprio per i primi anni 80, poi per carità tutto è possibile, forse erano prodotte per il mercato messicano (dove si parla lo spagnolo) un mercato magari povero senza esigenze o pretese modellistiche .

Per chiudere ricordo che il negozio jolly giocattoli in Corso Vercelli a Milano (esiste ancora ANCHE SE DI RECENTE HA CAMBIATO NOME ora non ricordo quale ma la proprietaria e il negozietto è sempre lo stesso!) dove mio padre le ha acquistate (a 10 euro l'una per a cronaca ) vende per quanto riguarda i giocattoli solo roba d'epoca molti dei quali di latta degli anni 40 50 e 60 che deteneva in un grosso magazzino che ha sul retro BAH ! misteriosi saluti Berto75
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Re: Automobili di latta.

Messaggioda Tricx » 19 ott 2016, 12:36

Complimenti, Berto, per quei tuoi reperti interessantissimi e singolari....e comunque di sicuro fascino !!!

Non sto a riportare i punti principali degli interventi che hanno preceduto, ai quali rimando, ma mi limito semplicemente ad esporre le mie opinioni sul punto.

Le tre automobiline di cui sopra raffigurano una tipica (e generica) carrozzeria degli anni '50- fino a inizi anni '60. Le forme degli anni '40 risentivano ancora di influenze del decennio precedente, dal momento che la guerra non aveva certo favorito il rivoluzionamento del design delle auto.... ma bensì di altre cose.

Dunque è quello il periodo di ideale riferimento.
Anche le modalità costruttive (e la stessa tipologia di materiale impiegato...) si attagliano al medesimo periodo.

In ogni caso escludo ( qualunque fosse il mercato cui originariamente erano destinate ), possa trattarsi di "gadget" omaggi per gli acquirenti di qualche prodotto (anche di quegli stessi anni !) compreso il marchio che dalle "autopsie" :lol: e dalle successive ricerche di Berto è spuntato fuori.
Del resto proprio nel campo dei "gadget" offerti dalla grande produzione internazionale anche in quegli anni e su ogni mercato, la plastica, stampata perlopiù in unico pezzo in grandissime quantità ed a costo bassissimo, aveva già soppiantato ogni altro materiale e tipologia di oggetti.

Quanto al Marchio di cui sopra: secondo me era sicuramente operante in precedenza al "rilancio" operato a fine anni '70 dalla multinazionale che lo aveva probabilmente acquisito, ri-registrandone anche una nuova grafia del nome, parzialmente diversa, più "alleggerita", rispetto a quella che compare nei modelli di Berto.
E sicuramente era già presente sul mercato spagnolo e/o quelli dell'America Latina, anzi più probabilmente in entrambi.
E su tali mercati spesso avveniva che i Governi condizionassero agevolazioni e facilitazioni (soprattutto doganali) all'importazione di quei prodotti, alla creazione di stabilimenti produttivi nel loro stesso Paese, con l'ulteriore vantaggio, spesso, per la multinazionale di turno, di potersi avvalere anche di un basso costo del lavoro.
In tale situazione, tra l'altro, poteva svilupparsi pure una filiera di "indotto" per la fornutura di materie prime e sub-componenti a quegli stabilimenti "locali" (....cioè "delocalizzati" rispetto all'Azienda multinazionale madre....).

Per tornare al caso che ci interessa, credo che possa essere avvenuta una cosa del genere.
Cioè non ritengo che qualcuno si sia preso la briga di andare ad "aprire" bombolette della lacca per capelli in questione, (...esaurite dopo l'utilizzo ?.... :lol: ...allora, belìn, in tal caso le hanno fatte a Genova !... :lol: laught16 ...avanzate ?.....scarti di produzione ? ), per "riciclarle" in quella maniera.

Più probabilmente qualcuno, da qualche parte, esaurite le forniture alla ditta che produceva quelle lacche, si sarà ritrovato in magazzino un certo quantitativo di materiale avasnzato, ossia intere lastre metalliche con scritte e marchi già stampati, pronte per essere ritagliate nelle loro precise misure per la produzione delle singole bombolette, lastre che non c'era modo di recuperare e riutilizzare così come erano, probabilmente anche per motivi di "marchio" e "copyright".
E quindi quel qualcuno ( probabilmente una ditta di stampaggi metallici ), si è industriato a "lavorarle" e recuperarle nel modo che abbiamo visto, ritagliando ( in modo e dimensioni diverse da quanto previsto per le originarie bombolette ) quelle lastre avanzate, nelle forme delle automobiline in questione e creando "linguette" per l'assemblaggio di quegli stampati con altri pezzi.

Non a caso le scritte, che sulla singola bomboletta erano sicuramente all'esterno e centralmente posizionate sulla superficie della stessa, nei modelli di Berto si trovano all'interno e semi-ritagliate in posizioni "a casaccio".
Oppure quel qualcuno si è limitato a venderle ad altri, che hanno attuato quanto sopra.
In ogni caso si tratta di una produzione "industriale" seppure rozza, effettivamente molto simile ai primordi Lima... tanto per fare un'esempio.
E realtà simili si saranno trovate di certo anche in Spagna, ad esempio, in quello stesso periodo.

Qual'era il mercato per quei prodotti ?
Nessuno ricorda - anche da noi - quelle bancarelle delle fiere di paese, degli anni '50 - ''60 ed anche successivi, con quelle cianfrusaglie di giocattoli da pochi soldi, tra i quali molti ancora erano proprio di latta e che ancora contendevano il posto a quelli di plastica ?

Scusate se mi sono dilungato.
Un saluto a tutti. Riccardo.
Tricx

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