Sempre nel 1967 anche Policar si affianca ad Unicar e Mondial e propone una serie di modelli 1/24 con telaio in plastica, motore D26 e carrozzerie in acetato. Ma Policar bada a produrre un prodotto a basso costo e di modeste prestazioni. Ma Policar al contrario delle altre due ditte summenzionate, produce anche una nuova pista 1/24 e quindi gli automodelli sono pensati più a corredo della pista che a competere nei "Racing Center".
Non solo in Italia si producono modelli 1/24: la franco-inglese Scalextric sempre in quegli anni realizza dei bellissimi modelli realistici però anche piuttosto costosi e non particolarmente competitivi infatti non avranno successo in Italia. In Germania varie ditte producono piste e modelli 1/24: citiamo la famosa ditta di fermodellismo Fleischmann che già produceva piste e modellini 1/32, Stabo e in particolare Carrera che più delle altre realizza modelli molto competitivi, sulle piste in legno dei Center e preferiti dai telepiloti Romani.
La riscoperta dei piccoli motori D16 favorisce il perdurare dell'intramontabile Cucaracha COX che continua a mietere vittorie raramente contrastata da Unicar, Mondial e Carrera.
Comunque la Carrera avrà i suoi momenti di gloria soprattutto nei Center Romani ( a Milano invece imperversava la Mini A e poi la Mini B delle quali torneremo a trattare)
Ecco il telaio della tedesca Carrera
Il telaio visto dal basso:
Nonostante qualche successo della Carrera anche nel 1968, nelle gare prototipi, prevalgono Cucaracha e Mini A
Saluti da Oliviero
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