Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)



Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda norton+ » 10 apr 2021, 9:00

3. UN FUGACE RITORNO
Vi ringrazio per avermi ricordato il nome: Nozzoli. Mi ricordo il negozio all’inizio di via Magna Grecia sulla sinistra venendo da San Giovanni. Ma andiamo avanti e visto che è sabato vi beccate due puntate !!

Il mio rapporto con le slot cars ebbe poi un breve ritorno di fiamma qualche anno dopo. Era l’inverno del 1975 e per preparare gli ultimi esami universitari mi vedevo quotidianamente con i miei compagni Mauro e Fabio. La sede di studio era a rotazione nella casa di ciascuno di noi. Ogni location aveva un punto di forza. Da Fabio: la madre cucinava divinamente. Da Mauro: il bar sottocasa offriva uno dei primi videogiochi. Una specie di tennis con due specie di racchettine ai lati dello schermo e una specie di pallina che viaggiava velocissima; bisognava colpirla e non farla colpire all’avversario. Il punto di forza di casa mia era la pista Scalextric, riesumata dalla cantina, con upgrading con pezzi che ora si chiamano “Scalextric Classic”. Questi diversivi alleviarono le pene dello studio ma non ci impedirono di finire gli studi in estate. Ho poi perso di vista Mauro e Fabio, mentre la pista è tornata a “dormire” in cantina.
Ciao
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda norton+ » 10 apr 2021, 9:21

4. GLI ANNI DELLA SOFFITTA
… proseguendo nel racconto…..[/b]

Il letargo dura una quindicina di anni, ma ad inizio anni novanta si ripresenta l’occasione per riesumare la pista Scalextric. Per motivi di lavoro vivo a Milano con moglie e due figli che all’epoca avevano superato da poco i dieci anni. Una soffitta annessa alla casa, abbastanza ampia e luminosa, anche se freezer l’inverno e forno l’estate, non può che essere il luogo migliore per la rinascita. Basta l’aggiunta di qualche pezzo per fare una pista a quattro corsie con tanto di contagiri con fotocellule, auto-costruito. La pista, montata a pavimento per via del tetto spiovente, ha le caratteristiche che mi piacciono: lungo rettilineo, curva parabolica, tratto veloce, tornantino, chinane. Il parco macchine fu rinnovato con Formula 1 e Prototipi sempre rigorosamente Scalextric: gli amori non si tradiscono. Anche qui divertimento per tutti, figli in primis, ma anche amici e parenti di tutte le età.
La pacchia dura qualche annetto, ma, a metà anni ’90, si cambia casa e addio soffitta. La pista viene ancora una volta amorevolmente smontata e altrettanto amorevolmente riposta in …… cantina !!
soffitta1 bis.jpg
la pista della soffitta

soffitta3 bis.jpg
la pista della soffitta

Ferrari 643 1991 bis.jpg
Ferrari 643 del 1991

Williams FW15C 1993 bis.jpg
Williams FW15C del 1993

Jaguar XJR9 1984 bis.jpg
Jaguar XJR9 del 1984

Mercedes C9 1987 bis.jpg
Mercedes C9 del 1987. Il "dardo di argento", la più performante


ciao
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 10 apr 2021, 11:26

Bella pista! [09.gif] ma non ci hai detto se le nuove macchine sono ancora Scalextric oppure no e poi i modelli 1:32 col telaio metallico dell'epoca dei Center non le hai utilizzate sulla pista di casa?
Saluti ( [lupe.gif] curiosi) da Oliviero
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda berto75 » 10 apr 2021, 15:23

Complimenti che pista stupenda applause1 applause1 !!! :shock: :shock: e certo il problema dei nostri hobby (piste o trenini che siano)per giocare come si deve è sempre lo stesso ...lo spazio!
che goduria doveva essere gareggiare su una pista del genere!!
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda norton+ » 11 apr 2021, 8:32

5. LE MACCHININE DEL NONNO
…. ed infine siamo arrivati ai giorni nostri ……

Le connessioni astrali si ripresentano favorevoli una ventina di anni dopo: avete letto bene 20 anni dopo. Gli astri, nel 2015, si posizionano in maniera che: un vecchio box in una vecchia casa è troppo piccolo per ricoverare auto; io sono ormai pensionato e il tempo libero abbonda; alla famiglia si sono aggiunti cinque nipoti e il nonno ha il dovere morale di farli divertire.
L’approccio è professionale, o quasi. La progettazione fatta usando il “Race Management System” della Scalextric in modo da sfruttare al meglio lo spazio, inserendo nel layout: lungo rettilineo, curva parabolica, tratto veloce, misto-guidato. La pista montata su tavolato supportato da cavalletti. Il tavolato coperto da panno verde che simula il prato. Il tutto corredato da un sistema di gestione gara tramite PC, con tanto di schermo gigante.
Per la ambientazione mi sono ispirato, in scala 1:32, al Festival of Speed che Lord March organizza ogni anno a Goodwood, in scala 1:1 !!. Quindi tutto rigorosamente anni ‘60/’70. Gli edifici sono produzione Scalextric di quegli anni, trovati malandati su E-bay e poi restaurati.
Ho anche auto-costruito lo “Slot Car Museum” dove alloggiano i miei modelli degli anni ’60, e il “Tribute to a Champion” con le principali macchine usate dal grande Jim Clark.
Per quanto riguarda i modelli sono tutti raffiguranti auto del periodo. Ma ho tradito, dopo più di cinquanta anni, la Scalextric, in quanto ci sono anche slor car Fly e Slot.it.
La pista, ormai montata da più di cinque anni, rappresenta la maggiore attrazione della casa, con tiratissime e infuocate gare tra nipoti, figli, nuore (!?!?), nonni e amici. Speriamo quindi che la passione per lo “Slot Car Racing” venga così tramandata ai posteri !!
pista5 quater.jpg
panoramica della pista

pista7.JPG
Il museo delle slot cars

pista1.jpg
il Jim Clark Memorial

pista3 bis.jpg
passaggio davanti ai box

pista4 bis.jpg
il ponte Dunlop

Ciao a tutti
Giuseppe
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 11 apr 2021, 17:39

Congratulazioni quindi al "Nonno Slottista" che ha saputo conservare e perpetrare ai posteri una pista degli anni '50/'60 fino ai giorni nostri ricostituendo un vero e proprio "Center Post Litteram" completo di paddok e plastico in stile.
Sei riuscito dove invece io non ho potuto: le mie piste giacciono smontate in diverse cantine attendendo un sempre meno probabile giorno di essere rimontate.
Congratulazioni e saluti da Oliviero.
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Rocket68 » 12 apr 2021, 10:01

Bellissima questa pista e belli pure i modelli delle macchine! :yahoo: - Domanda ma hai utilizzato esclusivamente sezioni di pista della vecchia Scalextic anni 60? E in caso di risposta affermativa dove le hai comprate?
I pulsanti che utilizzi non mi sembrano Scalextric, hanno il freno? E non ci hai parlato della parte elettrica, che trasformatore usi? E il contagiri? Utilizzi solo modelli di serie o anche modelli elaborati?
Dacci altre informazioni vogliamo sapere tutto della tua splendida pista "vintage" applause1 applause1 applause1
Tanti saluti da Pippo
Rocket68

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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda norton+ » 12 apr 2021, 21:47

Accetto volentieri l’invito di Pippo. Ecco quindi alcune informzioni “tecniche” sulla pista
LA PISTA
I pezzi della pista sono tutti Scalextric “Classic”. Cioè quelli prodotti fino al 2000 circa. Il motivo è solo dovuto al fatto che già li avevo. I pochi mancanti li ho acquistati usati su ebay. Devo dire che ho in programma, in un prossimo futuro, di sostituirli con la produzione attuale “Scalextric Sport”. La pista infatti, per motivi di età e di escursione termica inverno/estate, non è più un biliardo. Inoltre la “Sport” ha lo slot più profondo. Adesso devo leggermente abbassare i pick-up per evitare che tocchino il fondo del canale.
Le dimensioni del tavolato sono 4x2 metri, lasciando un minimo spazio per girarci intorno.
La pista, di 15,5 metri, è stata disegnata avvalendosi del Race Management System (RMS), un programma su CD che si trovava dentro la confezione del contagiri. Credo che il programma sia ormai ampiamente obsoleto.
Ho cercato di fare un tracciato che ottimizzasse al massimo lo spazio a disposizione, evitando i lay out classici delle piste per slot cars che sono spesso, a mio parere, troppo geometrici.
IMG_0442.JPG
il lat out

L’ALIMENTAZIONE
Le quattro corsie sono alimentate da un unico trasformatore da 3-15 volts nominali e 10 ampere. A carico si hanno, sulle corsie 13 volts. Per evitare cadute di tensione, la pista è alimentata in tre punti separati . Inoltre se si hanno cadute di tensione in punti specifici, basta inserire una striscetta di lamierino di rame nella giunzione incriminata tra la bandella metallica e la plastica della pista. In questo modo in tutta la pista ci sono almenno 12 volts.
I pulsanti sono DS Basic 3 da 35 ohm, ovviamente con freno, ma non regolabile. Sono un ottimo compromesso qualità/prezzo.
LA GESTIONE GARA
L’ hardware è il pezzo C8143/8147 collegato a un vecchio computer che usa Widows XP. Ho utilizzato per anni la gestione gara con il RMS citato sopra, che va già benissimo. Ma un paio di anni fa ho trovato un altro programma, il “PC lap counter”, che è davvero eccezionale. Pur sapendolo io utilizzare solo parzialmente il programma offre un numero incredibile di possibilità. Gare a tempo, a giri, rotazione corsie, campionati, memorizzazione tempi sul giro, delle posizioni in gara, dei record delle singole macchine, piloti, corsie etc. etc. Ma la cosa più divertente sono gli annunci vocali personalizzati per il vincitore, il secondo, il giro veloce e molti altri ancora
LE MACCHINE
Come ho già detto, ho conservato sia le macchine degli anni ’60, che quelle degli anni’90. Però evito di usarle, sia per rispetto alla loro età, sia perché paragonate alle attuali sembrano appartenere alla preistoria.
Le macchine di adesso che utilizzo sono Fly, Slot.it, NSR. Fattore comune a tutte è il livello di precisione di riproduzione e la incredibile robustezza. Nonostante le “botte” che prendono, al massimo si stacca uno specchietto.
Le prestazioni sono abbastanza simili, anche se le Slot.it e soprattutto le NSR hanno qualche cosa in più. Tra l’altro hanno più possibilità di regolazione per quanto riguarda l’assetto. Comunque le uso sempre come escono dalla scatola. Non penso infatti che su una pista “casalinga” la regolazione dell’assetto possa dare sostanziosi vantaggi. Va invece molto curata la manutenzione con periodico cambio spazzole, pulizia interna, lubrificazione boccole assi e motore.
Ovviamente mantengo i magneti di cui le macchine sono dotate. So che questa cosa farà inorridire i puristi dello “Slot Car Racing”.
Infine un’idea sui tempi sul giro. F1 anni’60 : 9 sec../ F1 Prototipi anni ’90: 6 sec./ NSR: 4-4,5 sec./
MKIV.jpg
NSR Ford GT40 MKIV detentrice del record sul giro: 3,953 secondi.Purtroppo non com me al ... pulsante!

Ciao
Giuseppe
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Rocket68 » 13 apr 2021, 20:49

Grazie delle risposte (3) ma inviaci anche altre foto! ci piace moltissimo la tua pista e se non ti dispiace vorremmo anche vedere foto più dettagliate dei tuoi modelli vintage. :yahoo:
Tanti saluti da Pippo
Rocket68

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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 15 apr 2021, 23:55

Grazie anche da parte mia della tua partecipazione a questo forum e anche il sottoscritto avrebbe piacere di vedere altre foto del tuo plastico e dei modelli (soprattutto i più "antichi") Ad esempio la Chaparral 2F che si intravede in una foto è il modello originale della Scalextric o il rifacimento SCX degli anni Novanta col motore nuovo?
Saluti da Oliviero
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