Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)



Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 2 gen 2019, 20:41

Tartaruga87+ST ha scritto:.... con Oliviero ..... Volevo chiederti se la Policar è o era una ditta italiana e se è ancora in attività.
Grazie Stefano

Bella domanda! :D Risposta difficile da condensare... (x) ...ci provo:
Nel 1955 nacque l'italiana Politoys che produceva giocattoli e modellini di auto. Nei primi anni Sessanta la Politoys iniziò a produrre (ed evolvere micropiste Policar in scala 1:32 e verso la fine degli anni '60 col boom dello slot, anche modelli e piste Superpolicar in scala 1:24 ma anche un nuovo sistema di micropistre in piccola scala (1:64)
Vedi:
http://www.policar.info/
Nel 1974 venne cambiato il marchio in Polistil e in seguito (per la scala 1:32) la pista Policar venne sostituita con la nuova pista Polistil di larghezza maggiorata e con modelli , motori e pulsanti completamente riprogettati (....più volte!!)
Nel 1993 la Polistil (italiana) chiude i battenti e viene acquistata da una ditta cinese che detiene il marchio.
Naturalmente ho condensato al massimo ma la produzione e l'evoluzione di queste piste richiederebbe una trattazione assai più vasta.
Vedi per info QUI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Polistil
Sembra anche che alcuni appassionati stiano riproponendo una nuova pista col vecchio marchio PoliCar e con geometrie simili alle piste Scalextric (8 sezioni di cerchio da 45° anzichè 6 sezioni da 60°) ma non ho ancora approfondito l'argomento
Vedi anche QUI:
http://autopiste.info/forums/Discussion ... esclusiva/
e QUI:
http://www.policar.it/
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Tartaruga87+ST » 3 gen 2019, 9:53

Ciao Oliviero

Grazie per l'esauriente risposta (3) ! La cosa mi incuriosisce anche perchè ho alcuni modelli di macchine in scala 1:24 della Polistil e volevo vedere se c'era effettivamente un legame. Confrontandoli con i coevi modelli della Bburago erano più semplici ma comunque interessanti e belli da vedere. Ho notato inoltre che erano anche più "resistenti" al gioco a cui le sottoponevo durante la mia infanzia. Infatti sono rimasti intatti fino ad ora :D .

Stefano
Tartaruga87+ST

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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda berto75 » 6 gen 2019, 0:52

utilissime queste notizie (13) (13) OLIVIERO !!
Ho reperito nel garage le 2 diverse versioni di BRM Policar e le ho fotografate per evidenziare le differenze .
il modello giallo è quello classico con ruote sterzanti , mentre la BRM rossa è certamente una versione successiva forse fine anni 60? anche se al momento non ho ancora trovato notizie sul sito di questa seconda versione.
la BRM rossa non ha più le ruote anteriori sterzanti come la precedente versione , il telaio è completamente diverso e modificato (come pure il motore) e per aprirla basta svitare solo 2 viti ,mentre per la vecchia versione gialla occorre svitare ben 4 viti per togliere la carrozzeria.
nella BRM ROSSA LA LARGHEZZA DEL BATTISTRADA delle gomme è raddoppiata quindi il nuovo modello dovrebbe avere una migliore aderenza e tenuta di strada rispetto al precedente e anche i cerchioni delle ruote sono cambiati.
la brm rossa è stata dotata di un pick up enorme, il che ha fatto si che nella nuova versione venisse eliminata, per semplice mancanza di spazio, la mascherina anteriore cromata sul muso :lol: ma frontalmente si è creato un orrendo (x) (x) vuoto certamente l'estetica frontale del modello è stata notevolmente peggiorata :-x -
-4- e buona serata a tutti berto75
Allegati
b.r.m policar 2 versioni diverse a confronto.jpg
2 DIFFERENTI VERSIONI DI BRM Policar
DSCN0420.JPG
DSCN0421.JPG
IL LATO POSTERIORE è RIMASTO IMMUTATO
DSCN0423.JPG
DSCN0428.JPG
il telaio e i motori delle 2 BRM sono differenti
DSCN0431.JPG
anche lo stampo delle carrozzerie è stato modificato
DSCN0433.JPG
con l'eliminazione della mascherina frontale la BRM ROSSA risulta inguardabile nel muso con l'antiestetico vuoto scelta certamente molto discutibile sul piano estetico .
berto75

 
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 6 gen 2019, 2:51

berto75 ha scritto:... la BRM rossa è certamente una versione successiva forse fine anni 60? anche se al momento non ho ancora trovato notizie sul sito di questa seconda versione.
la BRM rossa non ha più le ruote anteriori sterzanti come la precedente versione , il telaio è completamente diverso e modificato (come pure il motore) ....
la brm rossa è stata dotata di un pick up enorme...... berto75

Conosco quella versione e ne possiedo una intermedia con un motore simile al tuo (ma con calotta bianca anzichè verde) e con pik-up uguale al tuo ma ancora con le stesse ruote dei modelli precedenti
è la Lotus grigia che si vede nella foto che ho mostrato qui:
download/file.php?id=31112&mode=view

Il pik-up non è "enorme" come pensi, ma è lo stesso che verrà (...viene) utilizzato sui prototipi 1:32 commercializzati da Politoys intorno al 1968.
anni 70-.JPG
Esempi di prototipi Policar 1:32 prodotti a partire dal 1968 (circa) fino alla metà degli anni Settanta

Motori policar.JPG
Motori Policar tipo KKK o Mabuchi D16 impiegati da Politoys/Polistil dal 1968 ai primi anni '70

Questo tipo di pik-up è una versione ridotta di quello montato sulle slot 1:24 in voga nei "center" che si stavano diffondendo in tutta Italia dal 1965/66
Pik-up Revell 1-24.jpg
Esempio di pik-up di auto slot 1:24 (seconda metà anni Sessanta)

Saluti da Oliviero
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda berto75 » 6 gen 2019, 23:21

buono a sapersi GRAZIE PER LE preziose informazioni OLIVIERO! Dunque la tua LOTUS grigia (senza ruote sterzanti?) sarebbe :-o una versione evolutiva intermedia che si colloca a metà tra le prime versioni classiche ( a ruote sterzanti) e quelle successive (COME LA MIA BRM ROSSA con le gomme molto larghe !) perdona la mia curiosità ,ma la tua lotus era ancora dotata di mascherina anteriore sul muso o questa era già stata eliminata dalla policar essendo dotata del nuovo pick up ?
posto sotto foto della ferrari grigia e lotus blu entrambe con ruote sterzanti
buona serata a tutti -4- berto75
Allegati
DSCN0439.JPG
lotus e ferrari policar.jpg
DSCN0442.JPG
DSCN0444.JPG
DSCN0446.JPG
ferrari grigio argento e lotus blu della Policar
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 7 gen 2019, 4:18

Risposta per Berto:
La mia Lotus Policar ha ruote anteriori con asse non sterzante, nuovo pik-up, vecchie ruote ed è priva di mascherina anteriore
Il motore è nuovo ma è diverso dal tuo (è tipo Mabuchi 16D mentre il tuo è un D16)
Appena posso farò delle foto
-4- OLI
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda berto75 » 7 gen 2019, 22:29

OK ! GRAZIE a te :-P OLIVIERO ora ho le idee un po più chiare sull'evoluzione di questi modelli Policar .
Essendo lunedi il mio giorno libero ho fatto una puntata nel box e ho rinvenuto i 5 lampioni TRIANG-SCALEXTRIX che avevo acquistato nel magazzino jolly giocattoli ai (bei) tempi della liquidazione .
non li ho mai usati anche perché non ho binari :-x di piste scalextrix dell'epoca , stupidamente col senno di poi ,ragionando a mente lucida (46) , avrei dovuto nel magazzino rinunciare all'acquisto di determinati giocattoli vari e scatole montaggio di aerei (anche quelle mai montate per mancanza di tempo e spazio) che avrei dovuto lasciar perdere (x) per concentrarmi e acquistare INVECE un sistema di pista triang scalextrix completo :-x .
ma il bombardamento visivo che avevo dei molteplici giocattoli e scatole colorate accatastate nel magazzino MI impediva un analisi lucida di quel che vedevo e trovavo.
Questi lampioni (pensavo di usarli per pista polistil) solo dopo mi sono accorto che erano muniti di 2 spine a baionetta quindi credo funzionino solo infilandoli direttamente sulla fiancata dei vecchi binari di pista triang -scalextrix che probabilmente erano predisposti al loro innesto.
con la pista polistil tali sono incompatibili a meno di alimentarli collegandoli a un trasformatore a parte ma ciò presuppone un impianto fisso . (46)
-4- buona serata a tutti berto75
Allegati
lampioni triang.jpg
la base del lampione è in plastica nera lucida il palo è di metallo , mentre il coprilampada è in plastica verde
base lampione.jpg
base lampadario triang.jpg
DSCN0509.JPG
DSCN0510.JPG
berto75

 
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 8 gen 2019, 2:00

berto75 ha scritto:Questi lampioni (pensavo di usarli per pista polistil) solo dopo mi sono accorto che erano muniti di 2 spine a baionetta quindi credo funzionino solo infilandoli direttamente sulla fiancata dei vecchi binari di pista triang -scalextrix che probabilmente erano predisposti al loro innesto. berto75

INTERESSANTISSIMO QUESTO TUO CONTRIBUTO ma.........
Ti assicuro che la pista Scalextic degli anni '60/'70 non era affatto predisposta per alimentare direttamente quei lampioni, quindi anche se avessi acquistato una pista non avresti potuto utilizzarli direttamente. Non conosco quel sistema ma è evidente che ci doveva essere un sistema di aggiuntivi da incastrare alle sezioni e munito di alimentazione separata. Se ci pensi un attimo, le "rotaie" delle piste analogiche (Scalextric. Policar, Polistil, Faller, Carrera.....ecc, ecc....) sono alimentate a tensione variabile in base ai pulsanti di guida quindi impossibile alimentare una lampadina che deve restare accesa anche a macchine ferme. In ogni caso le sezioni di pista non avevano attacchi adatti per quelle spine. I settori di pista Scalextric avevano esternamente dei bordini (dei solchi) che permettevano di incastrare dal basso, a pressione (in qualsiasi punto) accessori vari (guardrail, elementi per sopraelevare le curve, ponti, attacchi per raddoppio corsie...Ma solo attacchi in plastica...)
ESEMPIO di attacchi.jpg
Lungo i bordi un solco continuo per gli incastri

Pista Sezioni esempio.jpg
Esempio di sezioni di pista. Realizzata in materiale plastico simile alla gomma, permetteva di sopraelevare curve e creare dossi o sali-scendi

Quindi dobbiamo scoprire come funzionava il sistema di illuminazione visto che pure io lo ignoro :oops: )
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda berto75 » 8 gen 2019, 22:48

Oliviero Lidonnici ha scritto:[
INTERESSANTISSIMO QUESTO TUO CONTRIBUTO ma.........
Ti assicuro che la pista Scalextic degli anni '60/'70 non era affatto predisposta per alimentare direttamente quei lampioni, quindi anche se avessi acquistato una pista non avresti potuto utilizzarli direttamente. Non conosco quel sistema ma è evidente che ci doveva essere un sistema di aggiuntivi da incastrare alle sezioni e munito di alimentazione separata. Se ci pensi un attimo, le "rotaie" delle piste analogiche (Scalextric. Policar, Polistil, Faller, Carrera.....ecc, ecc....) sono alimentate a tensione variabile in base ai pulsanti di guida quindi impossibile alimentare una lampadina che deve restare accesa anche a macchine ferme. In ogni caso le sezioni di pista non avevano attacchi adatti per quelle spine. I settori di pista Scalextric avevano esternamente dei bordini (dei solchi) che permettevano di incastrare dal basso, a pressione (in qualsiasi punto) accessori vari (guardrail, elementi per sopraelevare le curve, ponti, attacchi per raddoppio corsie...Ma solo attacchi in plastica...)
]
Quindi dobbiamo scoprire come funzionava il sistema di illuminazione visto che pure io lo ignoro :oops: )
Saluti da Oliviero

HAI RAGIONE Oliviero [ops.gif] non ci avevo pensato i lampioni non potevano certo essere alimentati dai pulsanti ,ma da un alimentatore indipendente esterno.
TI RINGRAZIO :-P per avermi illustrato le caratteristiche dei vecchi binari di pista scalextrix che non ho mai analizzato dal vero dunque i lampioni andavano innestati non direttamente al binario, ma quasi certamente a un terzo elemento che andava quindi interposto tra binario e lampione un bel mistero… [ph34r.gif] quale era questo elemento ?
nelle mie 5 confezioni purtroppo non vi è traccia di foglietti di istruzioni o spiegazioni per il loro assemblaggio con pista scalextrix.
penso non fossero previste dato che li ho acquistati nuovi (si fa per dire) di magazzino ,ma uno all'epoca come faceva a montarli senza spiegazioni ?
forse la spiegazione era presente sui cataloghi triang scalextrix dell'epoca ?
anche in rete digitando il codice non ho trovato proprio nulla :? riguardo questo accessorio ho solo visto uno scatolino corto :shock: venduto a 15 euro art.241 contenente solo la cupola verde del lampione con filo e lampadina ,ma senza palo metallico e basamento .
Ricordo di aver visto nel magazzino decine e decine di scatolini triang di varie forme e dimensioni per curiosità ne aprii qualcuno a casaccio, ma il contenuto era però per me incomprensibile nel senso che non avevo la minima idea cosa fossero i pezzi contenuti e a cosa servissero :roll: e ovviamente non li comprai il fatto è che la figlia non sapeva nulla di piste l'esperto era il padre .
speriamo qualcuno che li usava all'epoca si ricordi o sappia magari indirizzarci a un sito che tratti questo affascinante argomento .
buona serata a tutti -4- berto75
Allegati
Scalextric-Triang-Vintage-Circuit-Accessoire-Lampe-Batiment.jpg
berto75

 
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Re: Storia dello SLOT RACING in Italia (1960/70)

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 9 gen 2019, 0:21

berto75 ha scritto: Quindi dobbiamo scoprire come funzionava il sistema di illuminazione ...
...speriamo qualcuno che li usava all'epoca si ricordi o sappia magari indirizzarci a un sito che tratti questo affascinante argomento . berto75

Stiamo però saltando di "palo in frasca". Lasciamo per ora da parte gli accessori Scalextric e torniamo a parlare di Policar (seconda metà degli anni Sessanta)......Dove eravamo rimasti? [lupe.gif]
più o meno QUI:
Telaio di F1 di berto.jpg
Questa F1 Policar presenta il nuovo motore (che verrà impiegato nei modellini dei prototipi) e nuove ruote con "gomme" più larghe

Però grazie a berto75 ho scoperto di possedere un modello di produzione intermedia e probabilmente abbastanza raro:
Lotus con motore 16D (a).jpg
Telaio di Lotus F1 dotato ancora delle vecchie ruote ma col nuovo pik-up, corona da 26 denti (anzichè 24) e nuovo motore di tipo Mabuchi(o KKK)

Lotus con motore 16D (b).jpg
La Policar Lotus F1 smontata in tutte le sue componenti

Motori Policar tipo D16.jpg
Confronto tra il motore della mia Lotus (calotta bianca) e con un motore del tipo montato sul modello di berto75 (con calotta verde)

CONTINUA
PS
Su questo sito ho trovato notizie precise riguardanti l'argomento suddetto [lupe.gif]
http://www.policar.org/policar_polistil ... eriep3.php
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