Riapro questa singolare discussione che tace da oltre due anni, constatando altresì che gli ultimi messaggi di Berto, - sarà un puro caso, una combinazione... mah ! -
risalgono agli inizi di febbraio 2022, proprio alla vigilia, ovvero pochi giorni prima dell'inizio della guerra tra Russia e Ucraina, tra l'altro intrapresa appena pochissimi giorni dopo la chiusura delle Olimpiadi Invernali, in quel momento appena disputate, e concretizzatasi con l'invasione della seconda da parte delle truppe di Mosca....
Dopo questa premessa che fa riferimento alla cronaca quotidiana degli ultimi due anni, torno un attimo ad alcuni commenti sugli ultimi contributi di Berto, che sono sostanzialmente giunti a concludere il racconto delle "avventure" e vicissitudini vissute dal suo nonno durante quel periodo di guerra passato sul "fronte orientale" e dal medesimo raccontate nelle sue lettere alla famiglia.
Comincio successivamente dall'ultimo mio intervento precedente e per rimanere in tema al titolo iniziale della discussione, ovvero "Foto di mezzi militari della seconda guerra", faccio riferimento a questa:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=viewove in senso contrario alla fila di autocarri italiani, si vede sopraggiungere un Panzer III tedesco, ( Pzkpfw III ) segnalando peraltro che il buon Berto aveva già in precedenza pubblicato tale foto alla 1^ pagina di questa discussione (...infatti mi pareva di averla già vista...
) e l'identificazione del carro era anche già avvenuta ad opera di Stefano/Tartaruga.
Questa poi,
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view che dice Berto reca
sul retro la scritta "le Katiusce"....
non sono sicuramente commilitoni di tuo nonno...
ed infatti quella solo con la berretta sulla destra, si vede benissimo che ha i tipici lineamenti dell'est e sono tutte sicuramente donne locali russe, o forse più correttamente ucraine....ma all'epoca tanto era lo stesso....non si badava per il sottile alla differenza...
La foto con la scritta dietro asseritamente "Slovacchia" del "marzo 1942" non mi convince tanto e non mi è chiara. In sostanza egli stava per essere rimpatriato e quelle foto sarebbero degli ultimi giorni di servizio o di quelli del viaggio di ritorno. Tuttavia la Slovacchia è molto più a ovest, che io sappia, rispetto a Leopoli e Varsavia, dove, secondo le foto sarebbe transitato nell'aprile 1942 ed a maggior ragione ancor più rispetto alla città portuale di Mariupol, una cui foto compare nel medesimo contributo di Berto.
Infine delle due ultime foto di gruppo del campo di "quarantena" a Udine, nulla di particolare da dire, se non il fatto che vi sono ritratti anche militari di altre armi, come l'alpino sulla sinistra, che compare anche nella seconda foto e che presenta ( logicamente ) alcuni particolari della divisa di fattezza diversa rispetto ad altri ( a parte l'ufficiale ).... anzi gli ufficiali, perchè mi pare tale (...paracadutisti ?
) anche quello a capo scoperto, vicino all'alpino ed indossante un paio di stivali. La truppa ritratta presenta anche copricapo vari e diversi. Infine le due foto sono state scattate nello stesso luogo, davanti probabilmente al dormitorio di cui si intravede dietro la porta di ingresso.
Concluse le considerazioni sulle ultime foto mostrate, torno alla premessa inizialmente posta in cima a questo messaggio, evidenziando la singolarità della situazione verificatasi in questi due anni nei quali abbiamo cominciato a conoscere per filo e per segno dalla cronaca quotidiana i nomi di quelle località lontane che il nonno di Berto aveva conosciuto e vissuto in prima persona, nonchè la loro pronunzia e la loro precisa ubicazione....
.... Strane le vicende della vita e della storia...!!
A Berto l'ultima parola e le riflessioni conclusive.
Rievocatori saluti a tutti.
Riccardo.