TRAGHETTO MISTRAL



Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda berto75 » 12 nov 2023, 17:48

La REEL ha risposto!
Ha telefonato a casa nostra una gentilissima signora che ha parlato con mio padre .
Ha detto che è entrata giovanissima a lavorare nella REEL nel lontano 1977 e ricorda di aver fatto appena in tempo a vedere quell'articolo fatto e finito nuovo in fabbrica che ha definito un bellissimo giocattolo appariscente di grandi dimensioni aggiungendo che quelli che ha visto lei dovevano essere le ultimissime produzioni perchè già nel 1978 il traghetto Mistral era sparito dalla fabbrica, il 1977 fu quindi l'ultimo anno che è certa che venne prodotto e distribuito .
le risulta che i traghetti Mistral furono prodotti all'incirca dal 1972 al 1977 ma in quantitativi assai modesti.
Ha detto che ha interpellato i tecnici REEL e che questi non si sentono di metterci mano (46) e non avendo i pezzi di ricambio di quel tipo di articolo e non conoscendolo non possono garantire niente, la signora mi ha consigliato di smontarmelo con calma da me e di procurarmi un prodotto apposito per i contatti elettronici per vedere se si sblocca il motore.
A questo punto farò cosi, appena ne ho tempo come ha detto lei lo sviterò tutto e naturalmente vi aggiornerò mostrandovi le foto dell'interno [lupe.gif] della nave e magari mi sapete dare qualche consiglio... (3)
Gentilissima comunque questa signora il servizio di assistenza REEL quindi è serio , perlomeno mi hanno risposto contattandomi telefonicamente.
BUONA DOMENICA A TUTTI saluti nautici berto75
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Coccobill 62 » 13 nov 2023, 12:38

Ciao Berto , se vuoi tentare la riparazione io ti suggerirei di operare come segue: innanzitutto c’è da capire se il guasto è sul motore o sul canale del radiocomando relativo.per capirlo basta un tester per misurare la tensione in corrente continua e la corrente in corrente continua. per prima cosa staccherei i fili del motore che non funziona collegandoli al tester selezionando la misura di tensione in corrente continua per basse tensioni, da zero a 10 V.a questo punto dando il comando di motore sul radiocomando del canale che non funziona se il tester misura tensione significa che il radiocomando funziona ed il guasto è sul motore.
Se il guasto è sul motore si potrebbe trattare di una spazzola che non fa contatto e sicuro, per colpa di ossidazione o eventualmente di una molletta rovinata o rotta. Normalmente i motori per giocattoli non consentivano l’intervento sulle spazzole come è ad esempio normale sui motori dei trenini, quindi la cosa più semplice è sostituire il motore. Per sostituire il motore prima di tutto dovresti misurare tensione di esercizio ed assorbimento di corrente sul motore del canale che funziona.una volta stabilita la tensione di esercizio e la potenza del motore dovrai sostituire entrambi i motori scegliendo Motori di grandezza uguale o leggermente inferiore agli originali in modo da poterli sostituire senza particolari difficoltà.se al contrario il guasto dovesse essere nel canale del radiocomando che non funziona, in questo caso ti converrebbe sostituire totalmente la parte radiocomando scegliendo apparecchiature moderne che si trovano a prezzi più che ragionevole, alcune decine di euro Per un radiocomando a due canali.ti dicevo poco fa che se il motore è guasto dovrei sostituirli entrambi perché è essenziale che i motori siano identici tra di loro e a parità di tensione sviluppino la medesima potenza ed il medesimo numero di giri, in caso contrario la barca non andrà mai dritta! Buon lavoro, Paolo
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Coccobill 62 » 13 nov 2023, 15:57

Due parole sul tipo di radiocomando installato sul tuo giocattolo: questo tipo di radiocomando è del tipo non proporzionale, vale a dire che il segnale è elementare, acceso o spento o nel caso di un servocomando che esegua un movimento tutto a destra o tutto a sinistra. Questo tipo di radiocomandi veniva utilizzato nel modellismo dinamico a partire dai primi anni 50 fino alla prima metà degli anni 60, per comandare aerei volanti o scafi naviganti, mentre per le automobili si dovrà necessariamente attendere l’apparizione dei radiocomandi proporzionale, dove era possibile dosare il movimento di sterzata più o meno accentuato e l’acceleratore del motore , fosse esso elettrico come anche a scoppio.io nella mia esperienza personale ho utilizzato solo radiocomandi di tipo digitale proporzionale, nel 1976 per acquistare un radiocomando a sette canali ho dovuto lavorare due mesi in estate per risparmiare il denaro necessario, e nota bene lo acquistai usato da un amico modellista Molto più grande di me. Ricordo ancora che lo pagai 180.000 lire. All’epoca lo stipendio medio di un operaio si aggirava tra le 500.000 lire e le 650.000 lire. Un altro mondo, oggi i giocattoli radiocomandati li puoi acquistare a 30 o 40 € tutto compreso…
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda berto75 » 15 nov 2023, 17:17

Grazie MILLE -2- per i tuoi graditissimi e validissimi consigli Paolo, in linea di principio è tutto chiaro, ma andiamo bene
in campo tecnico sono totalmente sprovveduto e ahimè ignorante :oops: (x) il tester per la misurazione corrente non c'è l'ho e manco ho mai avuto un saldatore per eventuali saldature di fili .
Dovrei chiedere forse al mio riparatore di trenini che ce l'ha.
Il traghetto al momento è ritornato nel box per ragioni di spazio, ma a dicembre lo riprenderò per svitarlo tutto e vedere [lupe.gif] come è fatto dentro e come sono collocati questi benedetti motori almeno questo posso farlo e poi valutiamo il da farsi.
I motori (da eventualmente sostituire) però dovrei averli, infatti con l'acquisto del traghetto ricordo che la signora del negozio JOLLY giocattoli mi aveva convinto, nonostante la mia reticenza, anche a comprare una scatola di ricambi navali (che dovrò cercare nel marasma del box) per modellismo dinamico tra cui c'erano anche dei motori nuovi, ma dovrò verificare se sono compatibili come dimensioni, che voltaggio hanno e di che marca sono.
Indubbiamente Paolo negli anni 50- 70 i veri modelli radiocomandati erano costosissimi ; un lusso che ben pochi privilegiati potevano permettersi di comprare.
Ricordo pure che nella manna di quel magazzino la signora svendeva pure grossi radiocomandi, ma io non intendendomene minimamente non li considerai.
Ma per curiosità Paolo con il tuo costosissimo radiocomando a 7 canali cosa manovravi ? un auto o una nave ?
vi informerò sugli sviluppi saluti radiocomandati -4- Berto75
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Coccobill 62 » 15 nov 2023, 18:47

Mi chiedevi cosa comandavo con il radiocomando: personalmente ho costruito alcuni aeroplani volanti di diverso tipo, un aereo a motore di 1,20 m di apertura alare, da allenamento al volo. Era dotato di motore a scoppio da 1,5 cm cubici ed aveva installati tre canali Con comando dell’acceleratore motore, timone direzionale e timone di profondità.un veleggiatori o moto veleggiatori di apertura alare 2,5 m poteva decollare con motore a scoppio oppure con cavo di traino e verricello per trascinarlo in quota, due canali utilizzati, direzionale e timone di profondità. un aereo acrobatico con quattro canali e motore a scoppio da 3,5 cm cubici.funzioni comandate: acceleratore del motore, timone direzionale, timone di profondità ed alettoni. Due motoscafi a motore a scoppio, il primo con elica aerea e motore a scoppio di piccole dimensioni, inizialmente 1,5 cm cubici Poi sostituito da motore con cilindrata di 2,5 cm cubici ed infine con motore da 3,5 cm cubici in questo caso due canali utilizzati, direzionale ed acceleratore del motore.un motoscafo con motore entrobordo a scoppio da 3,5 cm cubici sempre con due canali utilizzati , questo modello dopo diversi anni è stato integralmente ristrutturato per dotarlo di motore elettrico da 700 W alimentato con accumulatori ad alta capacità. Anche in questo caso i canali del radiocomando erano due, direzionale e acceleratore che regolava la tensione e corrente del motore elettrico in maniera elettronica .infine una barca a vela da 1 m di lunghezza, navigava effettivamente con la forza del vento e il radiocomando comandava il verricello che tirava e mollava le vele, motore elettrico con grosso riduttore ad ingranaggi che comandava il verricello delle funi e direzionale senza alcun motore ausiliario . Mi è anche capitato di guidare un’automobile con motore a scoppio da 3,5 cm cubici ed un aereo acrobatico con motore a scoppio da 6,5 cm cubici, in quest’ultimo caso i canali del radiocomando utilizzati erano quattro.questi radiocomandi erano concepiti per essere Velocemente installati e smontati dai vari modelli che si avevano a disposizione di qualsiasi tipo ed impiego e si fossero.

Rispetto al tester, dicevi che non ce l’hai e non lo sapresti usare: se la cosa ti interessa potresti chiedere ad un amico, ad esempio il tuo riparatore di fiducia di trenini elettrici che è sicuramente in grado di aiutarti, dicevo che potresti chiedere al tuo amico di insegnarti a fare qualche semplice misura di tensione e di corrente, l’utilizzo del tester è veramente elementare una volta appresi alcuni concetti base sulla tensione, resistenza, corrente in sistema di corrente continua o di corrente alternata.naturalmente dovresti farti spiegare in forma estremamente sintetica alcuni circuiti elementari che desideri analizzare. Ti posso garantire che si fa prima a farlo che a dirlo.si tratterebbe di dedicare a queste spiegazioni al massimo un paio d’ore del tuo tempo.
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda berto75 » 16 nov 2023, 22:53

Caspita complimenti Paolo hai giocato proprio ad altissimi livelli [09.gif] :shock: (3) (3) !! Tanto di cappello !
E di tutte queste meraviglie modellistiche e della tecnica mosse da potenti motori a scoppio che ci hai descritto, tra aerei motoscafi e auto :-o hai conservato qualcosa?
Stupiti saluti scoppiettanti berto75
PS vediamo se il mio riparatore mi può aiutare grazie ancora dei consigli!
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Coccobill 62 » 18 nov 2023, 13:24

Mi chiedevi se dei vari modelli costruiti in passato ho conservato qualcosa: sì, qualcosa ce l’ho ancora. Innanzitutto il famoso radiocomando anche se oggi è un pezzo d’antiquariato, non più utilizzabile perché le frequenze sulle quali trasmetteva sono oggi proibite… Gli aeroplani in ordine di volo li ho regalati tutti a mio cugino tanti anni fa in quanto ho dovuto prendere atto molto presto che la mia vista era insufficiente per governare in maniera soddisfacente questo tipo di modelli.mi è rimasto solo un aeroplano quasi finito, costruito da un progetto acquistato per corrispondenza negli Stati Uniti d’America. E ho conservato anche la barca a vela e il motoscafo entrobordo Nella sua ultima versione con motore elettrico. Invece l’aspetto che ultimamente mi ha coinvolto di più sono i motori, oltre ai motori a vapore vivo che ho già presentato in questo forum ho messo insieme una collezione di un centinaio di pezzi di motore a scoppio di vario tipo , a due tempi e a quattro tempi, in particolare mi sono interessato ai primi motori modellisti costruiti agli inizi degli anni 30 del secolo scorso ed in generale ai motori antichi specialmente se con soluzioni tecniche originali o diverse dal solito.in collezione ho alcuni motori a benzina ed accensione a candela con scintilla risalenti agli anni 30 e 40, una trentina di motori ad auto accensione o di tipo diesel fatti per funzionare con miscele di petrolio, etere solforico ed olio di ricino che si accendono semplicemente aumentando il rapporto di compressione tramite vite posta sulla testata. Infine motori a 2:04 tempi concepiti per funzionare con miscele di alcol metilico ed olio di ricino con accensione a candeletta incandescente.questi ultimi erano i più diffusi per qualsiasi tipo di impiego fino agli anni 2000 quando presero il sopravvento i motori elettrici di ultima generazione Che oggi sono usati nel modellismo dinamico.i fabbricanti di questi motori sono italiani, tedeschi, inglesi, americani e giapponesi con qualche ulteriore eccezione di paesi diversi e come dicevo perlopiù costruiti nei periodi tra il 1930 ed il 1960 con poche eccezioni di periodi più recenti . Le cilindrate di questi motori sono le più varie a partire da piccolissimi fino ai 20 cm cubici, quasi tutti i mono cilindrici mentre cinque esemplari sono bicilindri ed uno a quattro cilindri.dimenticavo il motore ad aria compressa che invece a tre cilindri disposti a stella ed un serbatoio per l’aria compressa piuttosto voluminoso.
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 18 nov 2023, 17:13

Un centinaio di motori a scoppio di vario tipo... sei davvero un tipo esplosivo!
complimenti! (bisogna che ti dai da fare a fotografare/far fotografare) Vedere!

alb
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda berto75 » 19 nov 2023, 15:55

Alberto Claudio Angiolini ha scritto:Un centinaio di motori a scoppio di vario tipo... sei davvero un tipo esplosivo!
complimenti! (bisogna che ti dai da fare a fotografare/far fotografare) Vedere!

alb

Dunque hai una vera e propria collezione storica di motori a scoppio :-o che percorre tutto l'arco del novecento e in questo campo devi essere un autentico esperto (3) (3) !
perdona la mia completa ignoranza in questo campo [ops.gif] , ma perchè sono proibite le frequenze del tuo vecchio glorioso radiocomando ? Sono ritenute pericolose/rischiose per la salute? O semplicemente interferiscono con le frequenze di altri oggetti tecnologici del nostro tempo compromettendone le prestazioni ?
la barca a vela e il motoscafo che hai conservato mi piacerebbe vederli ha ragione Alberto ( A proposito bentornato! -2- ) quando potrai e se ti senti postaci a tuo piacimento qualche foto!
buona domenica a tutti saluti scoppiettanti berto75
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Re: TRAGHETTO MISTRAL

Messaggioda Coccobill 62 » 19 nov 2023, 18:15

A proposito delle frequenze del radiocomando i tipi che ho avuto io, prodotti verso la metà degli anni 70, funzionavano in modulazione di ampiezza e trasmettevano sulle frequenze di 27 e poi 72 MHz .qualche anno più tardi le frequenze ammesse furono di 35 e poi 40 MHz s’.le prime due frequenze vennero proibite all’uso dei modellisti perché erano utilizzate dai mezzi di soccorso dei pompieri, ambulanze e forze dell’ordine in generale e creavano pericolose interferenze anche con gli utenti dell’aviazione civile e militare. Le ultime due frequenze che ho indicato qui sopra sono invece state utilizzate più allungo negli anni 90. Attualmente invece i radiocomandi moderni funzionano in modulazione di frequenza con frequenze altissime, nel campo dei gigahertz s’ comunque l’uso dei modelli radiocomandati ultimamente, soprattutto nel campo dei modelli volanti, è stato disciplinato in modi maniera molto rigida imponendo agli appassionati di conseguire un patentino tramite il superamento di esami piuttosto impegnativi per fare ordine nel traffico di oggetti volanti tipo padroni e simili che chiunque usava senza alcun criterio mettendo talvolta a rischio la sicurezza del volo.per quanto riguarda i motori non mi definirei un grandissimo esperto ma più semplicemente un appassionato; per farmi una cultura della materia ho studiato alcuni libri dedicati ai motori storici per modellismo e ho frequentato un forum dedicato al modellismo dinamico ed una associazione di aeromodellisti storici che pubblica o più precisamente pubblicava una rivista con cadenza bimestrale. Qualche foto sicuramente la farò e in qualche modo o con l’aiuto delle mie figlie o con l’aiuto di Alberto la metterò a vostra disposizione.cordiali saluti scoppiettanti, Paolo
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